Fino al 18 giugno a Roma si susseguono incontri, corsi, degustazioni e rassegne dedicate al mondo del vino, della birra e anche della gastronomia, da qualche giorno si è dato il via all’incontro annuale con il vinòforum, l’evento offre alla capitale la possibilità per produttori, appassionati e semplici curiosi del settore dell’enogastronomia di incontrarsi tra stand e serate condite da jazz.
Non ho mancato di fare un salto anche io, incuriosita soprattutto dalle degustazioni che hanno riguardato la Francia, dato che più di rado ho modo di approcciare a questi vini ed ero curiosa di vedere quale indirizzo i relatori avrebbero usato nel presentarceli, ma passo subito a raccontarvi qualcosa in merito ai veri protagonisti di queste giornate:
I BOURGOGNE DELLA MAISON JOSEPH DROUHIN
Per una introduzione sui borgogna consiglio di leggere qui.
Provati 4 vini della Côte de Beaune due rossi (2009 e 1999) e due bianchi (2008 e 1999) Clos de Mouches, 2 Mersault-Perrières (2008 e 2003) e Puligny Montrache (2008), tutti 1er Cru, chiaramente del medesimo Drouhin, produttore biologico-biodinamico. Tutti i suoi vini fanno almeno un passaggio in botti nuove e le botti le produce lui. Il legno è ben utilizzato, in nessuno di questi vini c’è una predominanza di questo su quella del vino.
01. Il primo calice cher ricorderò senz’altro è: Chassagne-Montrache Marquis de Laguice 2008 18 mesi di barrique che non si sentono affatto in bocca entra senza spigoli, elegante e fine note agrumate e fiori bianchi leggerissima tostatura. buona acidità e mineralità. Un vino adatto anche a invecchiamento (il relatore suggerisce addirittura ventennale)
I BIANCHI DELLA LOIRA DI PASCAL GITTON
Tra i nomi più famosi dei vini prodotti in questa ampia zona ci sono senz’altro Sancerre e Pouilly-Fumé gli uvaggi usati nella zona sono: Sauvignon Blanc, Chenin Blanc e Melon de Bourgogne (per il muscadet). Qui il savignon blanc trova un clima ideale e il vino assume note minerali e affumicate, infatti nella zona di Pouilly sur Lir il sauvignon prende il nome di blanc fumè.
Provate 4 diverse annate di Sancerre Les Herses 2000, 1998, 1996 e 1992. Il vigneto di Guitton è della zona di Sancerre con terreno siliceo e argilloso che consente al vino un lungo invecchiamento quelli più giovani infatti ancora sono chiusi, la mineralità e la pietra focaia si sentono meno.
Un pò diverso nei 4 Pouilly-Fumé Joanne d’Orion che nascono da terreno marnico, oltre al 2000, 1998 e al 1986 arriva il secondo caliche che ricorderò:
02 – Pouilly-Fumé Joanne d’Orion 1985 in netto contrasto con il 1986 molto più ruffiano, a causa dell’annata molto assolata, l’85 è un vino austero, perfetto per eleganza profumi ed equilibrio, evidente la mineralità e l’affumicatura.
I BOURGOGNE DELLA SELEZIONE CUZZIOL
Non è stato facile tra questi trovare un calice preferito, anche perchè parliamo di vini ben diversi tra loro che ognuno a suo modo esprime magnificamente un pezzetino di territorio della borgogna con le sue peculiarità:
Boillot Volnay 1er Cru Les Fremiets 2006
Boillot Puligny Montrachet 1er Cru Clos de la Mouchere 2007
Boillot produce prevalentemente rossi, tuttavia anche il Puligny con la sua sapidità è un vino che non si scorda facilmente. Il Volnay però, con il suo colore rosso un pò scarico, la mineralità forte che ancora mi sembra di percepire insieme all’odore di fieno è un vino dal tannino gentile e dalla buona acidità, ha incontrato più il mio gusto.
Concludo con il terzo calice che va direttamente al numero 1 in classifica però:
03 – Arnoux Echezeaux Gran Cru 2006
Vigne situate in Vosne Romanée, nella Côte de Nuits passa 18 mesi in botti di quercia e forse è stato un peccato averlo bevuto un pò troppo giovane, il tannino è elegante anche se ben presente, la persistenza è incredibile, il frutto rosso resta in bocca a lungo , qualche odore vegetale e di ciliegia matura. Buona sapidit
Tra gli altri provati anche:
Girardin Corton Charlemagne Gran Cru 2007
Dampt Chablis 1er Cru Les Lys 2009
Girardin Meursault Villes Vignes 2008
Duband Nuits St Georges 1er Cru Aux Thorey 2005
Arnoux-Lachaux Bourgogne Pinot Fin 2008
Gli ultimi 4 in abbinamento ai piatti dello chef Davide Mazzoni Enoteca al Parlamento.
Sicuramente alla chiusura di queste giornate, non mi resta che una grande curiosità di saperne di più e soprattutto una gran voglia, guarda un pò il caso, di fare un viaggetto da quelle parti magari da Romanèe Conti! 🙂 sono aperte le iscrizioni per un viaggetto a settembre-ottobre…
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Carolina dice
Mi piaci tanto quando parli di vini. Assumi un’aria così affascinante! 😉
E per me, totalmente ignorante in materia, è un ottimo allenamento.
Buon fine settimana stella e un abbraccio.
imma dice
Non ne capisco veramente niente di vini però è un mondo cosi intrigante ed interessante e sono catturata dal tuo post.molto molto interessante!!!Bacioni,Imma
Enrico dice
Ci andrò a vinofòrum! (che dici mi uccideranno se ho sbagliato di proposito l’accento?) ;-)))
Elisa dice
Mi sa che ci tengono un bel pò a quell’accento, visto che lo scrivono ovunque. Queste degustazioni francesi penso proprio che ti sarebbero piaciute!
Se fai un salto tra gli stand, non mancare Santa Margheritia e Banfi.