Niente a che fare con le ricette primaverili che dilagano in questi giorni, questa torta di primaverile ha ben poco, ma io l’approvo ogni giorno dell’anno. La torta in questione è un dolce tipico di Ferrara, un imbarazzante quantità di cioccolato, un cuore super tenero e soprattutto, cosa che a me mi manda ai matti, la crosticina croccante che si forma sopra. Potrei vivere solo di crosticine di torte tenerine? 🙂
Impasto senza lievito e in alcune ricette anche senza farina, un pochino nello stile della torta Barozzi di Vignola o la Pistocchi di Firenze ma qui la crosticina meringata fa la differenza.
La storia di questa torta risale ai primi del 900, Vittorio Emanuele III si sposa con Elena Petrovich, nata in montenegro, infatti la torta all’inizio fu conosciuta con il nome di “Torta Regina del Montenegro” o “Montenegrina”, in onore alla sposa dolce dal cuore tenero. Con il tempo il nome cambiò in “Torta Tacolenta” soprannominata così dai ferraresi, proprio perchè il suo interno e morbido e cremoso, fino a diffondersi in tutto il nostro paese con il dolcissimo nome di torta tenerina.
TORTA TENERINA
200 gr di cioccolato fondente 70%
150 gr di zucchero semolato
100 gr di burro
3 uova
60 gr di farina
50 gr di latte
zucchero a velo
Accendere il forno e preriscaldarlo a 180°.
Sciogliete a bagno maria il cioccolato tritato, girando di tanto in tanto e aggiungendo a piccole dosi il burro a pezzettini lasciando amalgamare bene di vota in volta.
Separare gli albumi dai tuorli e montare gli albumi, quando saranno gonfi a neve ben ferma aggiungete anche 75 gr di zucchero, continuate ancora a montare il composto per un minuto e mettete da parte.
Procedere con i tuori, montando anche questi per ottenre un composto spumoso, aggiungendo il restante zucchero.
Una volta che il cioccolato, al quale avrete incorporato tutto il burro è pronto e appena tiepido, aggiungerlo mescolando ai tuorli montati, insime anche a tre cucchiai di latte a temperatura ambiente.
A questo punto con delicatezza cominciate a incorporare anche gli albumi usando una spatola e mescolando dall’alto verso il basso incorporando aria.
Trasferire il tutto in una teglia (io 20 cm con fondo amovibile) foderata di carta forno e cuocere 30-35 minuti (forno ventilato). Quando sarà fredda potete tagliarla o a fette o quadrotti e servire anche con panna leggermente montata, oppure leggermente scaldata al micronde insieme ad una pallina di gelato alla panna.
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Scusatemi, prima che scappiate, vi invito a fare un giro sul blog di cibando, dove trovate la recensione del locale di Renato Pesce, la Pace del Palato, by me. Buona settimana
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