L’acquisto di quel panetto di pasta di mandarle mi aveva mandato in sollucchero vuoi perchè il ricordo della pasta di mandorle per me è legato alla Pasqua e a quegli agnellini tipici del leccese, vuoi perchè l’associo ai mitici dolcetti siciliani per cui da piccola (e perchè adesso no?) impazzivo letteralmente.
La prima volta ho visto questa torta sul suo blog mi è piaciuta subito, la ricetta è americana (non poteva essere da meno in quanto è una vera bomba calorica) ma io non ho resistito nel modificarla e renderla ancora più “sicula” mettendoci anche i pistacchi di Bronte, quelli già usati qui e qui per intenderci. Tuttavia il pistacchio non si sente molto nella preparazione, perciò la prossima volta credo lo ometterò, seguendo la ricetta originale.
TORTA PASTA DI MANDORLE E PISTACCHI DI BRONTE (tortiera da 24 cm)
150 gr di pasta di mandorle
200 gr di burro 200 gr di zucchero
100 gr di pistacchi di Bronte tritati
150 gr di farina 00
6 uova a temperatura ambiente
1 cucchiaino e 1/2 di lievito per dolci
1 pizzico di sale
zucchero a velo
La cosa migliore sarebbe usare una planetaria, mescolare la pasta di mandorle con lo zucchero e il trito di pistacchio, cercando di far amalgamare gli ingredienti il più possibile. Aggiungere il burro morbidissimo mescolare fino a che l’impasto non diventa omogeneo. Aggiungere una ad una le uova, aspettando che siano amalgamate prima di aggiungere il successivo.
A parte pesare la farina con il lievito e un pizzico di sale e unire il composto solido setacciandolo all’interno del precedente impasto. Mescolare bene e versare l’impasto in una tortiera.
Deve cuocere a 160° per un ora e 15 minuti. Lasciar freddare e spolverare con zucchero a velo. Dato l’elevato quantitativo di burro può essere consumata anche per i 5 giorni successivi senza che perda morbidezza.