Chi legge questo blog, conosce bene la mia passione per la cottura barbecue e alla griglia. Sono sempre stata incuriosita dalla trasformazione di un ingrediente semplice: cane, pesce o verdure, mediante una fonte di calore così primordiale, così naturale e difficile da domare come la gestire del fuoco.
Tutti i sistemi di cottura a legna hanno fascino per me, quindi quando ho saputo che da Eataly ad inizio novembre avrebbe aperto una griglieria, non ho potuto far a meno di andare a curiosare. Qualche sera fa ho provato il nuovo ristorante al secondo piano dell’Air terminal Ostiense: “Terra”.
Come sempre per me è stato proprio il sistema di cottura ad interessarmi, qui hanno installato uno strumento potente e imponente: 3 metri di lunghezza, costruito in cinque mesi interamente a mano, una bella griglia, che si può ammirare dalla sala, costruita su un modello spagnolo. La brace è alimentata con carbone vergine di Leccio della Calabria e richiede una certa sapienza nel dosaggio del calore e una grande cura nella gestione dei tempi (ne so qualcosa!)
“La cottura alla griglia è una sfida molto intrigante: fa emergere la bontà del prodotto e l’abilità dello chef – commenta Enrico Panero, Executive Chef di Eataly – Altro aspetto strategico è la freschezza delle materie prime che da Terra è garantita dalla filiera cortissima dal banco, della pescheria o della macelleria, alla tavola. Un formato innovativo per sperimentare una cucina naturale, sana con prodotti di stagione e di prossimità”.
L’apertura di Terra “La Griglia by Eataly”, arriva dopo quelle di Boston e Los Angeles, ed è un idea di ristorazione un pochino diversa da quella che solitamente ero abituata a trovare dentro Eataly, infatti mentre prima erano tutti piccoli punti ristoro specializzati, dove mangiare un piatto e via, Terra, ha un concept di più ampio respiro perché vuole essere un vero e proprio ristorante dove si può fare un intero percorso di degustazione dall’antipasto al dolce, con pasta e fritti inclusi. Ovvio che il punto di forza restano le pietanze cucinate alla brace: carne, pesce e verdure tutte rivenienti dalla selezioni di Eataly.
Per quanto riguarda invece l’architettura del ristorante, è stato scelto uno stile che richiamasse la Natura, quindi da qui il nome “Terra” e l’ambientazione botanica, con piante che pendono dal soffitto e piccole lucine sparse in ogni dove sopra un centinaio di coperti con un apparecchiatura semplice e senza tovaglie, tipo bistrò.
Veniamo quindi alla fatidica domanda: ma cosa si mangia da “Terra”?
Personalmente ho avuto modo di assaggiare per iniziare vari tipi di bruschette, fatte con il pane di Eataly (Otto Tondo bio) grigliato, tra cui: zucca e pecorino pecorino romano DOP “Cibaria”, baccalà mantecato e pomodorini semi secchi, e ventricina di “Fracassa” e pesto alla menta. Accompagnati da un cocktail, il Pisco Fumè.
Sempre come antipasto Servito a tavola “uovo in camicia e tartufo nero”:
si tratta di uovo biologico di “Oliviero Claudio” in camicia con spinaci in saltati, cremoso al Parmigiano Reggiano e tartufo nero di stagione “Urbani”.
Ma veniamo ora alla protagonista indiscussa della griglia che è la carne, qui come sempre la selezione è della macelleria di Eataly, La Granda in Piemonte Presidio Slow Food, la costata di Fassona assaggiata è servita con limone grigliato e rosmarino, portata a tavola su piatti in ghisa caldi e già porzionata per poterla dividere tra i commensali più facilmente.
Il pesce è del mediterraneo e in particolare dalle cooperative dei pescatori di Anzio e Civitavecchia, per le invece verdure la provenienze è dell’orto bio del produttore “Agricolonna”: tutta la ricerca dei prodotti converge nel menu secondo il principio “dal banco alla tavola”.
E cosa si beve? L’abbinamento può essere fatto in stile americano con un cocktail, magari un negroni, oppure con i vini, la carta di ne conta circa 300 tra Lazio e tutta Italia. Noi abbiamo assaggiato “alta Langa brut di “Brndini” Piemontese e un Chianti classico Montelodoli “Certoso di Belriguardo”.
Dessert interessanti, non alla griglia ovviamente! 🙂 Sono stati una mousse di chioccolato bianco “Venchi” con zappetta di cachi, mandarino e nocciole sabbiate come pre-dessert e come dessert vero e proprio un ottimo gelato del gelatiere Eugenio Morrone al pistacchio con pochissimo zucchero, l’amakoji di origine giapponese e un sorbetto al melograno, mosto e gocce di cioccolato.
Io un giro vi consiglio di farlo, sia per il ristorante sia dentro Eataly, da quando è partita l’iniziativa “Tutto Nuovo” davvero ci sono state tante modifiche e belle novità che vale sempre la pena di scoprire.
Terra Eataly
Aperto lun-dom:
12.30 – 15.00
19.00 – 23.00
Per le prenotazioni:
tel. 349.9357311 – terra@eataly.it
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