La curiosità di utilizzare questo sostituto dell’albume era troppo forte.
In questo periodo ho voluto fare qualche prova e mi sono sorpresa di alcuni buoni risultati che si ottengono.
Il sostituto dell’albume in questo caso e l’acqua di cottura dei ceci,detta anche aquafaba.
Ebbene per tutti gli scettici, l’acqua di cottura dei ceci può essere montata in una planetaria proprio come fossero albumi, l’ho visto con i miei oggi e ho anche testato il risultato.
Ecco perché qualche giorno fa avevo cotto i ceci, utilizzandoli insieme alla zucca, unicamente per il fine di ricavarne aquafaba per i miei esperimenti.
Quindi un paio di cose interessanti che è bene condividere qui subito.
– L’aquafaba che io ho utilizzato è quella dei ceci che mi sono cotta, ma comunemente si utilizza quella dei ceci in scatola, che a dire di qualcuno monta anche meglio, ma io ho preferito farmela da me.
– L’aquafaba una volta montata se avanza può essere conservata in frigo e se, il giorno dopo si desidera riutilizzarla, sarà in parte smontata, basta azionare di nuovo le fruste e montarla di nuovo per ottenere il composto perfetto come prima.
– L’aquafaba va montata da fredda, può essere sostituita in tutti i dolci che contengono albumi per realizzare un alternativa vegan ad alcune preparazioni “impossibili” senza, come le meringhe.
Infine sembra che per lo stesso fine possano essere utilizzati anche altri legumi in scatola, come i fagioli, ma con risultati meno efficaci.
La ricetta di queste tegoline, biscottini o brutti ma buoni, chiamateli come preferite, è stata una mia sperimentazione, ma l’aquafaba per onor di cronaca sembra sia stata inventata da un utente del gruppo FB “what fat vegan eat” del marzo del 2015, a seguito di questo post sulle meringhe vegane, l’acquafaba inizio a diffondersi moltissimo nel popolo online, dando vita al sito ufficiale.
Le tegoline qui sotto, sono biscotti croccantissimi e leggeri che possono essere realizzati con più o meno aquafaba in base al risultato che si vuole ottenere, se si metter più acqua montata si ottiene un impasto più liquido la tegolina verrà “più piatta” e più simile ad una cialda, se invece si lascia l’impasto più asciutto si ottengono degli agglomerati più simili a dei brutti ma buoni. In entrambi i casi sono biscotti croccanti e leggerissimi a patto di avere la pazienza di cuocerli in forno a bassa temperatura come si farebbe per le meringhe.
Attenzione attenzione! Prima della ricetta, volevo dirvi che domani sabato 29 ottobre, alle 12 su Raiuno, ci sarebbe la nuova puntata di Linea verde girata a Roma, in cui ci sarò anche io a parlare di Mercati (eh non finanziari come sono abituata a fare a lavoro!) ma Rionali! 🙂 Appuntamento a domani sabato prossimo, su Raiuno e poi anche qui sul blog con una sorpresa. (AGGIORNAMENTO: La puntata è stata spostata per ragioni di palinsesto).
TEGOLINE VEGAN CON ACQUAFABA
100 gr di nocciole o mandorle
100 gr di acquafaba
70-80 gr di zucchero
Accendere il forno a 100 gradi.
Frullare la frutta secca desiderata per ottenere una farina grossolana. Io ho usato soltanto nocciole.
Montare con delle fruste l’acqua di cottura dei ceci una volta fredda fino a che il composto non sarà ben montato, candido e spumoso come quello degli albumi.
Incorporare l’aquafaba alla farina di nocciole con movimenti circolari dall’altro verso il basso e aggiungere anche lo zucchero.
Foderare una teglia con della carta forno e con 2 cucchiai distribuire, ben distanziate delle quenelle di impasto.
Cuocere 1 ora/ 1 ora e 15 a 90-100° le tegole fino a che iniziano a dorare.
Togliendole dal forno si avrà la sensazione che al centro siano rimaste molli, ma una volte fredde saranno ben croccanti.
Buonissime briciole nelle yogurt o mangiate così semplicemente.
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