Leggi in italiano: polpettine di pesce giapponesi, anzi letteralmente polpo infarinato. Sono uno street food giapponese della zona nel Kansai, ma sono diffusi in tutto il Giappone.
Adesso, piccola premessa, fare dei veri autentici takoyaki a casa mia a Roma ovviamente è pressocché impossibile, per realizzare qualcosa di simile e queste polpettine ho dovuto accettare dei compromessi e il fatto che non avevo a disposizione tutti gli ingredienti originali made in Japan.
Prima di tutto il brodo di pesche dashi, problema numero 1, che molti sostituiscono con la colatura di alici, ma da alla preparazione un sapore un pochino troppo forte. Allora ho pensato di sostiuirlo con il sugo delle vongole fatto un pochino ridurre e a questo punto ho messo anche le vongole all’interno dei takoyaki (di solito ci dovrebbe essere il polpo! Ma fa niente avevo detto che li avrei fatti a mio modo, no?). Problema numero 2, i gamberetti secchi per salsa okonomiyaki, con i quali vengono conditi… Questa era troppo complicata e l’ho eliminata 🙁
Per il resto della ricetta ho seguito le indicazioni della signora (che adoro ormai!) di Cooking with dog, mixando cun pochino con altre versioni trovate online.
TAKOYAKI
1 uovo
100 gr di farina
1 kg di vongole
3 cm di alga kombu
1 cipollotto
zenzero marinato (pikled ginger)
olio di sesamo
Cuocere le vongole, dopo averle lasciate qualche ora in acqua. Lasciarle aprire in padella in un padella e lasciarle aprire in padella con poco olio di sesamo. Mettere da parte le vongole e filtrare il liquido di cottura con un panno. Rimettere il liquido in padella e far concentrare un pochino, insieme all’alga kombu diciamo in modo da ottenerne un 100/150 gr.
Adesso mescolare l’uovo battuto con il liquido delle vongole, lo zenzero marinato a pezzettini piccolissimi (ah! Questo io l’ho trovato al naturasì, è di colore rosa!) e la farina e un pizzico di sale. Mescolare ed eventualmente aggiungere un goccio d’acqua . Il composto deve essere liquido come quello delle crepes.
Quando la piastra per dei takoyaki sarà calda, ungerla con olio di sesamo e disporre il composto, aggiungere una o due vongole per takoyaki, aggiungere la cipolla tritata e cuocere le palline, qualche minuto aggiungere poi altra pastella e iniziare a girare con l’aiuto di uno stecchino i takoyaki, . Un volta cotti da ambo i lati condire con mayonese, concentrato di pomodoro mescolato alla salsa di soia e erba cipollina.
Con queste dosi si ottengono una dozzina di takoyaki, ma avanzano un po’ di vongole. 🙂
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arabafelice dice
Non le conoscevo, sembrano buonissime!
E sono bellissime…
Nathalie (@spacedlaw) dice
Il dashi lo trovato a Roma!
Elisa dice
@araba: grazie infinte
@Spacedlaw: in polvere?
chiarina-ina dice
Elisa i tuoi takoyaki sono davvero meravigliosi! Ora mi pento di non aver preso la piastra per farli quando ero a Kyoto…
Da poco son stata in giappone e ho riportato sia dashi sia scagliette di katsuobushi che vanno sopra i takoyaki.
Se vuoi un pochino di entrambi dimmelo che ti faccio un pacchetto.
Juls @ Juls' Kitchen dice
carina la signora, non la conoscevo!! che dolce che è, la farò scoprire anche alla mia amica, che sta studiando giapponese e adora tutto ciò che è giapponese… uhm, no, mi che lei ti legge comunque, quindi lo scoprirà da sola… vabeh, io intanto le mando il link al tuo post! 🙂
un viaggetto in Giappone di lunedì mattina, bene, si comincia bene!
buona settimana
Roberta | Il senso gusto dice
ciao Elisa, non conoscevo il tuo blog e l’ho scoperto passando dal blog di Chiarina. Complimenti per tutto: foto (bellissime), ricette (interessanti), spiegazioni (precise). Brava, ti seguo!! a presto
cleareIlpomodorosso dice
mi piace il fatto che tu abbia presentato una versione fattibile di un piatto super interessante. Lo zenzero marinato poi io lo mangio anche così.. Domanda: ma la piastra per takoyaki è quella quadrata?
Giulietta | Alterkitchen dice
Ma che belle queste polpettine di polpo (ma in realtà di vongole). E a me la signora col cane (che detesto -il cane-, non me ne abbiate a male) fa scassare!
amaradolcezza dice
mi piacciono queste polpette! te ne è avanzata una la metto nel bento oggi??
😀
Giulia
ho passato la mia domenica a ingozzarmi di Dorayaki e tè verde! 😀 😀
inutile dire che mi appassiono sempre di più alla cucina asiatica!
ho fatto nuovi acquisti bentosi!
Serena dice
Le vongole avanzate puoi darle a me, non preoccuparti! Eli, sei stata bravissima, io proprio per le cotture alla piastra non sono portata: i tuoi takoyaki invece sono incantevoli
Tery dice
Sai che mi sono appena innamorata?!?!?!!?!
So veramente stupende queste polpettine e mi hai fatto venire una gran voglia di provarle!
A Milano forse riesco a essere più fortunata con gli ingredienti visto che abbiamo una piccola Chinatown…!
Sara dice
Chapeau!!!Ammazza che brava sei stata!
vale dice
belli belli belli!
e per fortuna che hai sostituito gli ingredienti con qualcosa di più accessibile, altrimenti nemmeno io a Milano avrei potuto riprodurli 🙂
Silvia-La gelida anolina dice
Ecchecavolo…mi piace proprio il tuo blog!!!sia per le ricette che per le foto…complimenti ^_^
Elisabetta dice
accipicchia che belli! Non so se è più bello il piatto o la foto…comunque mi viene una voglia di papparmeli e rifarli!
Gio dice
adoro la cucina giapponese e vado sempre alla scoperta di nuovi risto 🙂
ma a casa ho fatto solo cose basic, credo che il tuo tentativo con le variazioni necessarie (perché qui non si trovano tutti gli ingredienti ovvio!) è davvero ben riuscito! complimenti!
Elisa dice
Ciao Elisa,
se ti può interessare un confronto, puoi dare un’occhiata a come preparo io i takoyaki qui: http://www.cucinare-web.it/ricetta/cucina_giapponese_takoyaki.html.
Non so quale sia il sapore con l’acqua delle vongole, ma ti consiglio di acquistare il dashi nei negozi di cibi etnici (a Roma se hai bisogno di indirizzi contattami te ne posso dare svariati), perchè il sapore del dashi è decisamente unico.
Comunque complimenti !
elisa
Elisa dice
@gooditalianrecipes: grazie per la dritta, sono andata a vedere, post molto utile.
Conosco il dashi lo trovo al negozio a via cavour. Un saluto!