Ho ricominciato con la mia droga autunnale preferita: i litri di tè caldo al pomeriggio e/o i litri di tisana dopo cena, la mia routine casalinga è sempre contraddistinta da una tazza gigante da sorseggiare, appoggiata sul tavolo davanti al divano e sulla mia scrivania.
Ne bevo dei quantitativi imbarazzanti, ne sono consapevole, ma queste bevande mi scaldano e mi confortano e sono poi un attimo di calma alla corsa senza sosta di alcune settimane.
A volte mi trasformo, come dentro twin peaks, in Dougie alla ricerca dei suoi caffè.
L’autunno è la mia stagione, la stagione che preferisco, i miei momenti di relax che aspetto quasi tutto l’anno, quelli con la coperta, il divano, un tazzone bollente e un film in tv, anzi meglio ancora, un libro. Ma questo è davvero un lusso che di rado mi capita, ci sono sempre mille mila cose più importanti da fare prima, sta diventando complicato persino riuscire a vedere un film per intero.
Comunque, non mi posso lamentare fintanto che qualche volta riesco a prendermi il mio tempo…. E fintanto che ci saranno dolci alle mele ad allietare alcuni momenti della giornata! 🙂
Di torte di mele da queste parti, ne abbiamo davvero ne abbiamo uno “catafascio” per ogni gusto, alla ricerca sempre di ricette nuove, mi sono resa conto che un grandissimo classico mancava all’appello e per questo ho scomodato, un grande pasticciere per insegnarmi a farlo nel migliore dei modi. Ecco vado per ordine: il sole in questione è il famoso strudel di mele, il grande pasticciere di cui sopra è Montersino.
Eh si si, lo so, adesso mi scriverete che esiste anche la versione dello strudel con la frulla e è altrettanto se non più buona di quella tradizionale, ma va bene, sentitevi liberi di utilizzare la vostra frolla preferita per il vostro dolce alle mele, io vi racconto quanto è semplice e bella da fare la pasta strudel, che al suo interno non ha latticini, perché si fa con l’olio e che rimane sottile come un velo ad accogliere il ripieno.
Metto sù un altro tè, e ve la racconto… con le mie modifiche.
Cosa occorre per preparare lo Strudel di Mele
Per la pasta:
125 gr farina forte
75 gr di acqua
10 gr di olio di arachidi
2 gr di sale
Per il ripieno:
750 gr di mele
30 gr uvetta
20 gr di pinoli
25 gr di noci
35 gr di zucchero
60 gr di pangrattato
25 gr di burro
100 gr confettura di albicocca
cannella
zucchero a velo (per spolverare)
(la ricetta originale prevede 50 gr di rum e 175 gr di pan di Spagna che io ho omesso).
Come preparare lo Strudel di Mele
Mescolare la farina, sale, olio e aggiungere poco alla volta l’acqua. L’impasto sarà piuttosto colloso, ungere una ciotola con l’olio e mettere la pasta lì, coperta da pellicola in frigo per un paio d’ore.
Nel frattempo preparare il ripieno.
Tagliare le mele a spicchi, e poi ogni spicchio tagliarlo solite al coltello o con la mandolina. Aggiungere di seguito tutti gli altri ingredienti: l’uvetta i ponti e le noci leggermente tritate. Seguire con ill burro fuso, il pangrattato, il e la confettura. Mescolare bene insieme allo zucchero e alla cannella.
Trascorso il tempo di riposo della pasta è necessario stenderla.
Spolverare una spianatoia di farina e con il matterello iniziare ad allungare cercando di ottenere un rettangolo, sottile, per arrotolare lo strudel la cosa migliore è trasferire la sfoglia dalla spianatoia ad un canovaccio, sempre infarinato. Stendere ancora di più sul canovaccio fino ad uno spessore di 1 mmm. Disporre la mele sulla pasta lasciando 5 cm per lato e arrotolare il tutto delicatamente con l’aiuto della stoffa.
La sfoglia è molto delicata, se tirata sottile anche le spigolosità delle mele potrebbero romperla, per questo è necessaria la farina di forza.
Una volta avvolto il dolce, traferire su una teglia foderata di carta forno. Cuocere a 180°C per 45 minuti.
Può essere consumato freddo o tiepido con una spolverata di zucchero a velo sopra.
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Daniela @SenzaPanna dice
Poi ti domandi perché io ti adoro e ti stimo molto, semplicemente perché fai queste cose.
Da anni conduco una mia battaglia personale contro gli strudel fatti con la pasta sfoglia e non con la vera pasta strudel nelle due versioni, con o senza uovo oppure con o senza burro.
C’è da dire che in Alto Adige non si usa solo questo impasto, Ma ad esempio nella zona di Merano e anche in altre zone si fa uno strudel che utilizza un qualcosa che è simile a una frolla un po’ più morbida o anche altri impasti, ma in quel caso il ripieno cambia e si passa dai semi di papavero alla ricotta con le ciliegie e tanti altri ingredienti.
Ma per lo strudel di mele la vera pasta da utilizzare è questa.
Per farla ancora più sottile si usa il metodo di tirarla con i pugni delle mani però se l’impasto non è abbastanza elastico c’è il rischio di rotture.
Sinceramente se anche si rompe in qualche singolo punto non è un grosso dramma Secondo me perché una volta arrotolato lo strudel questi buchi scompaiono. Anzi alcune volte faccio apposta dei piccoli fori per far uscire il vapore che altrimenti romperebbe lo strudel quindi non ho questo grande terrore di eventuali piccole rotture.
Detto questo come al solito ti faccio i miei complimenti ovviamente. ????
Elisa Ceccuzzi dice
Grazie Dani,
questi sono i commenti che fanno davvero piacere e scaldano il cuore.
Tu sei un’esperta della cucina dell’Alto Adige, quindi quello che dici riguardo allo strudel mi fa ancora più piacere.
Grazie ancora