Satricvm è il locale di Max Cotilli e Sonia Tomaselli, siamo a Latina, a Le Ferriere, un posto che mi è sempre piaciuto un bel po’, tanto che ve ne parlai già nel 2018.
Sono stata nuovamente e fargli visita perché questa volta ho ricevuto un invito speciale, quello di andare a provare un nuovo menù, e no, non sto parlando di un menù qualsiasi, ma di un percorso veramente particolare legato al territorio, alla storia e alla cultura della costa della zona di Latina. Il litorale di questo territorio con località come Nettuno, Il Circeo e Sperlonga, è indissolubilmente legato alle gesta narrate nell’Odissea e al viaggio di Ulisse.
Esatto! Lo chef Max Cotilli ha messo in piedi un intero menù dedicato al viaggio epico non tralasciando ovviamente quello che è la vera essenza di Satricvm, ovvero la continua ricerca delle materie prime di eccellenza, l’idea del fine dining come inteso da loro, ovvero la perfetta unione tra ricercatezza estetica, stile, ma soprattutto gusto!
Il percorso dedicato all’Odissea si divide in due degustazioni: “Nessuno” di 5 portate (100 € il menu con abbinamento a 4 calici, acqua, caffè – 70€ il solo menu) e “Itaca” di 8 portate (130 € il menu con abbinamento a 6 calici, acqua, caffè – 90€ il solo menu). Noi abbiamo scelto il percorso “Itaca” e vi assicuro che ne vale assolutamente la pena.
Una volta accomodati a tavola arriva subito il pane servito su un perfetto cavallo di Troia con tanto di soldati nascosti! 🙂 Qui assaggiamo le chips di melanzane, crackers al carbone vegetale e hummus di ceci, con delle mezze, tipiche dell’area meridionale del Mediterraneo, da spiluccare con i questi farinacei e vegetali.
Il primo antipasto invece è dedicato a “Nettuno”: un calamaro cotto sui carboni ardenti, servito sul tridente e con degli sfilacci di cavallo per evocare la figura del dio del mare. Piatto strepitoso e altrettanto geniale l’idea.
È la volta del piatto dedicato a Circe, forse uno di quelli che ho preferito.
All’interno di una pita greca, a forma di Circeo, c’è un ripieno di tonno ed erbette spontanee, questa è servita con una terrina di maiale e tonno (eh si la maga trasformava i malcapitati in porci!). Il tutto è accompagnato da una bevanda a base di yogurt e mastica, quest’ultima è la resina del lentisco e si riteneva avesse poteri magici, per questo si usa nell’abbinamento. Il cocktail che fa da paring alla portata ha sentori di eucaliptus e mastica, un cocktail balsamico che ha un abbinamento magistrale con il tutto. E’ stata una vera esperienza vivere questi assaggi provando a mixare i sapori e soprattutto creando ogni volta un abbinamento diverso e sorprendente.
Quanto è geniale il piatto realizzato in omaggio a Polifemo?
Ricciola marinata nel grasso di pecora e glassata con acqua di zafferano, la ricotta di pecora va a formare un unico occhio, quello del gigante.
Non avrei mai pensato che il primo piatto potesse essere creato con farina di lino che evocava la tela di Penelope, e invece in questo menù siate pronti a sorprendervi!
Un intreccio di fili di capelli d’angelo, servito con scampi, bisque, feta e tzatziki, anche questo un gran piatto, la sfoglia fine incontra sapori mediterranei che richiamano la Grecia e il suo mare, soprattutto non perdono di leggerezza e gradevolezza.
Il piatto “Incontro con le Sirene”, è dedicato alle “code”! Coda di rana pescatrice in salsa di coda alla vaccinara con un olio all’aglio orsino. Un piatto tripudio di umami, ricchissimo di gusto, che non fa perdere tuttavia il gusto del pesce.
Bellissima anche l’idea alla base di “Scilla e Cariddi”, qui siamo in Calabria con la rivisitazione del piatto “morzello calabro” di carni bianche stracotte, liquirizia e timballo di bucatino. La presentazione è a dir poco geniale! Il bucatino dalla forma di vortice è per l’appunto Scilla, e il mostro marino a base di liquirizia, è Cariddi il mostro dalle 7 teste.
Ultima portata di carne è “Iperione”, omaggio alla Sicilia, regione amata dallo chef, con vaca veja podolica di pascolo brado, limone arrosto e melange mediterraneo di erbe e spezie. Qui devo veramente annoverare uno degli abbinamenti vino-cibo meglio riusciti delle mie esperienze gastronomiche. Abbinamento basato tutto sull’aromaticità del piatto perché qui c’è stato proposto un marsala rosso di uve Pignatello di Marco De Bartoli dalle sfumature leggermente assidative. Il limone esplode all’ennesima potenza dopo ogni sorso, valorizzando il piatto senza coprirlo e portando una vera armonia all’assaggio finale. Complimenti alla sensibilità di Sonia Tomaselli per aver creato un match veramente perfetto.
Il predessert ci porta al “Naufragio”, il piatto evoca una barchetta dove il protagonista è la cipolla ossidata, servita con una pasta sfoglia. Un mix tra dolce e salato perfetto per traghettarci (e qui è proprio il caso di dirlo) al dessert: uno dedicato a Calipso, che si componeva di semifreddo allo yogurt e petali di rosa di damasco, in abbinamento ad un cocktail dagli stessi profumi, L’altro: “Le colonne di Ercole”, un cremoso olio di Argan, con torrone di olive croccanti e una spruzzata di mirra.
La piccola pasticceria finale che arriva con il caffè è veramente una coccola che parla di mediterraneo, Sicilia, Sardegna ed evoca altri personaggi quali: pegaso e i mori.
Sicuramente un’ esperienza che consiglio di fare perché la storia di questo menù è avvincente, i piatti sono veramente ben realizzati e non tralasciano di parlare del territorio con cui sono indissolubilmente legati.
Per me fondamentale anche il paring con il vino perché è un esperienza che completa veramente tutto il percorso arricchendolo sicuramente di nuove suggestioni.
Satricvm
Str. Nettunense, 1227, 04100 Le Ferriere LT
martedì e mercoledì chiuso
Dal lunedì al venerdì solo a cena
sabato 13–14:30, 20–23
domenica13–14:30, 20–22
Telefono: 349 192 3153