Tra le località che mi sono rimaste nel cuore durante questa vacanza, c’è la città di Quebec.
Quebec è la regione che più delle altre abbiamo esplorato durante il nostro viaggio e la capitale ne rappresenta a fondo lo spirito a mio parere. Qui, come il resto del Canada, la mescolanza di diverse culture è evidente, ma in Quebec lo spirito francese è più radicato, più “autentico” se così vogliamo definirlo, rispetto ad altre zone.
Il simbolo della città di Quebec è senz’altro lo Château Frontenac, è un hotel e non castello, costruito alla fine del 19° secolo (in foto in alto che sovrasta la città), quindi non stiamo parlando di nulla di antico, ma è la vera attrazione del luogo, tanto che è possibile visitare anche le sue antiche fondamenta dove si conservano cucchiai e antiche tazzine che insomma, sono quelle della mia bisnonna, nulla di più. La città appare tutta fortificata, come erano una volta molte città della regione, ma questa è l’unica che ha mantenuto le fortificazioni perché sono state ricostruite negli anni.
Sotto il castello si sviluppano le piccole viuzze del quartiere chiamato Petit Champlain, zeppe di negozi e ristoranti, piene di vita. I palazzi sono sempre in uno stile in parte francese e in parte medievale in pietra, la parte bassa è collegata a quell’altra con una funicolare che riporta a Frontenac.
Nella parte superiore della città c’è anche la cittadella, una fortificazione militare e altri punti di interesse che vale la pena vedere. Quebec city si può abbondantemente visitare in un paio di giorni, a patto di andare spediti alle maggiori attrazioni.
Adesso però sarei per riportare la vostra attenzione a quello che ci interessa di più, il cibo, visto che vi siete collegati a questi schermi e siamo in blog di cucina. Oltre alla attrazioni di Quebec voglio fare una passeggiata virtuale al mercato del vecchio porto per fare un giro insieme e vedere tutte le specialità del Canada e ciò che di più tipico si può assaggiare.
In tutti i mercati e supermercati del Canada hanno maggiore cura nel proporre al cliente la frutta e la verdura, sono banchi sempre più curati dei nostri e vendono quantità inferiori a prezzi piuttosto elevati. Non di rado si vedono comparire prezzi “al pezzo” cioè 2 dollari una melanzana, 4 dollari per un cestino di prugne, 6 dollari per 5 fichi. Eh si! Davvero costosa la frutta e la verdura, in compenso la carne è economica, soprattutto se si parla di Wusterl e (quelle che loro chiamano) salsicce che ficcano negli hot dog.
Non c’è bisogno che vi racconti io che il Canada e il Quebec in particolare sono la patria dello sciroppo d’acero, ne vendono molto, anche proponendolo in forme che non avevo mai visto, come il burro. Lo sciroppo addensato diventa una specie di “dulce de leche” per capirci e va bene per essere spalmato sul pane e usato nei dolci. L’acero è usato per dolcificare al pari del nostro zucchero di canna.
Granchi giganti e aragoste provenienti dall’oceano sono diffuse in tutta la Gaspesiè, ma la patria delle aragoste è senz’altro Percè.
Inoltre se si va in Canada non si può mancare di assaggiare le famose Poutine, patatine fritte condite con il loro formaggio e la salsa gravy. Le vendono in ogni fast food e sono proprio una specialità del Quebec, a volte viene aggiunta anche carne o pezzi di wusterl al mix. Il risultato? Patatine mosce, formaggio terribile (lo vedete in foto sopra il formaggio per poutine!) e la salsa abbondante che le ricopre il tutto è a base di brodo di carne, insomma un esperienza da fare, ma con moderazione! 🙂
In fondo trovate la ricetta.
Passando invece a dove mangiare a Quebec city, dopo una lunga selezione abbiamo deciso di provare Chez Muffy, il locale è situato nella zona più bassa della città vicino al porto e a alla zona del museo della civilizzazione. Questo locale si trova dentro l’albergo Saint Antonine, è tutto in legno, molto accogliente, e gli ingredienti che utilizza per la parte dei vegetali, vengono dalla fattoria che hanno in zona.
Abbiamo assaggiato dei piatti davvero buoni e ben realizzati e anche un paio di vini locali, ma davvero senza alcuna rilevanza, anzi, non particolarmente buoni, peccato! Perché invece la carta dei vini era molto ben fatta.
All’inizio ci viene portato il pane fatto da loro con burro salato e una terrina di maiale, per antipasto invece assaggiamo: l’uovo poché con piselli e verdure del loro orto e salmerino selvaggio dell’artico,levistico (una specie di sedano) fagioli e pepe Trinidad. Di secondo: Halibut, levistico, ravanelli, patate alioli e salsa allo zenzero e limone, piatto particolarmente azzeccato per il gioco di consistenze e deliziose le patate alioli che erano fritte come delle piccole crocchette.
L’altro piatto di carne invece era agnello, con il suo estratto come salsa di accompagnamento, pappardelle ai funghi come contorno… eh sì, in Canada capita la pasta per contorno. Che ci si può fare! Tuttavia era buona anche nella consistenza.
Per finire, di seguito la ricetta per le Poutine come le trovate in Quebec, il loro formaggio può essere sostituito con una scamorza molto fresca.
LE POUTINE
500 gr di patatine fritte
200 gr di formaggio per poutine
sale
olio per friggere
Per la salsa Gravy:
1/2 litro di brodo di manzo
1 cucchiaio di farina
25 gr di burro
sale
Sciogliere il burro in un pentolino a fondo spesso e aggiungere la farina, mescolare velocemente con una frutta, come si fa per la besciamella e aggiungere il brodo. Cuocere fino ad ottenere una salsa densa. Tenere da parte.
Friggere le patatine, salarle e aggiungere il formaggio, al momento di servire unire la salsa gravy, sopra.
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