Il menù già era stato stilato, la macchina fotografica era carica e il sabato pomeriggio molto soleggiato, mi sposto sul litorale laziale verso sud e vado ad incontrare Giulia, “la rossa” russa, che ci avrebbe ospitato per parlarci della cucina del suo paese. Argomento per me quasi sconosciuto, nonchè un tipo di cultura sicuramente distante dalle nostra ma altrettanto ricca e interessante. All’appello: Rossella, Eva e Alessandra.
Si parte, previste quattro ricette più variazioni sul tema.
Mi sorprendo subito della varietà di piroghi esitenti in questo paese, ognuno con un nome diverso ognuno con un ripieno diverso e un metodo di cottura diverso. I piroghi, un lievitato tradizionale, sono un goloso apripasto e diciamolo anche abbastanza sostanzioso. Tre tipologie realizzate quelli con il rieno di carne, quelli cavolo cappuccio e uovo ed infine la versione dolce con mele e cannella… yummi! 🙂
Mentre in cucina alternavamo macchinette, appunti e prove per tecniche su come si chiude un piroghi… “Rossa, ma il cordoncino? Ma il triangolino? Ma il fagottino?”
Passava il tempo e nemmeno me ne sono resa conto, che già eravamo passati all’aringa in pelliccia la preparazione che più ha stuzzicato le mie papille gustative. Un sapore davvero nuovo per me che non avevo mai provato aringhe in salamoia.
Si susseguo altri due interessanti preparazioni:
beefstroganov, ricchissimo piatto a base di filetto, abbondante cipolla e smetana, la panna acida che a quanto pare sta davvero bene con tutto, è finita anche nel contorno che è stato un gradito fuori programma.
Questa la dovete fare assolutamente!
INSALATA PANNA ACIDA E ANETO
1 cetriolo
6 pachino
aneto tritato abbondante
3 cucchiai di panna acida
sale
Lavare la verdura, lagliarla a pezzetti salare aggiungere panna e aneto tritato, mescolare bene.
Sorvolando argomento mousse, la mia sbadatagine non ho limiti 🙂
La cena si è conclusa con tante risate, ve le immaginate cinque foodblogger allo stesso tavolo cosa possono creare? Torniamo a casa con la scorta di pirighi e un belissimo vasetto di aneto che potremo riutilizzare per i compiti a casa.
Per le altre ricette mi piacerebbe sperimentarle prima di raccontarvele quindi alle prossime puntate con la cucina russa…
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gaia dice
Molto interessante il tuo post sulla cucina russa, forse è una di quelle che ancora non è venuta ” di moda” e di conseguenza non c’è grande informazione in merito!
Io personalmente non posso dire di conoscerla anche se ci sono delle pietanze e degli abbinamenti con alcuni ingredienti che mi incuriosiscono.
Carolina dice
Che belle queste cose!
Mi piacciono da morire…
Voi sì, che vi divertite! 😉
Un bacio e buona settimana!
Giulia dice
Elisa, non ti preoccupare per la mousse, c’era qualcosa di sbagliato nell’aria.. lo rifaremo!
Grazie a te per essere stata mia ospite, è stato un grandissimo piacere!
Un bacio
Rossella dice
La varietà di pierogi è veramente sorprendente. Forme e ripieni non mancano.
La mousse voglio provarla presto 🙂
Onde99 dice
Ooohhhh, come vorrei essere stata dei vostri! Sono innamorata dei piroghi, si mangiano anche in Uzbekistan e per tutta la durata delle vacanze sono stati l’unica nota di colore dal punto di vista gastronomico!!!
Donatella dice
Che bello sei stata dalla Rossa! Peccato che da me è così lontano… I questi piroghi sono davvero curiosa di assaggiarli!
Donatella
Saretta dice
Mo’ però m’hai messo una mega pulce con questa cucina..mmmmmmmmm!!!
Michelangelo dice
ah ma sai che ti ho visto nella foto sul sito di Giulia? almeno così al prossimo dissapore day ti riconosco! 😀
kristel dice
Che buono e che bello. Non so da dove cominciare. Mi piacerebbe anche a me imparare qualche piatto russo. Purtroppo la lontananza é troppa per poter partecipare a questi incontri di cucina russa. Spero di imparare attraverso le tue preparazioni. Un bacione!
Alessandra dice
IO sono stata benissimo.. e poi quella vodka !!!
EP Ep EP ;0)
BACI Alessandra
babs dice
elisa
che bel post!
e che fame….. mannaggia sono solo le 10 del mattino!
🙂
buona giornata!
Lievito e spine dice
E’ stato tutto molto carino, sono stata benissimo, con te poi… come sempre! Un bacio
UnaZebrApois dice
non sai che invidia, mi fai 🙂 io volevo partecipare alla sua lezione di Sabato 2, ma non potrò esserci e a vedere questi piatti favolosi mi vien quasi da piangere!!!Giulia è mitica e non vedo l’ora di leggere altro in merito!!!Un saluto grande!!!
natalia dice
🙂 mia nonna farciva i piroghi anche con la purea di patate mischiata o con l’aneto, o con un pò di carne macinata e ripassata in padella con la cipolla. Poi li farciva anche con la crema di fagioli, e d’estate alla variante con le mele si aggiungeva quello delle visciole… mmmmm questi ultimi li porto nel mio cuore.. andavo pazza! 🙂 La variante di verza è soggetta alle variazioni: si poteva stufare la verza fresca, oppure quella salata fermentata, che si usa per la conserva d’inverno.
Un caro saluto! 🙂