Adesso il tormentone del web di questo periodo: la povere di agrumi! La saga comincia, vediamo un pò… Credo a casa di Alex e come un fulmine ha conquistato uno per uno tutti i gastrointeressati. Pensavate di farla franca? Pensavate che da queste parti non ve la sareste dovuta sorbire? Vi sbagliavate. Per non farvi mancare proprio nulla ecco qui anche la versione Kittynese, al mandarino. Arrivati a casa a fagiolo i mandarini dell’alberello… Che peccato sarebbe stato, mangiarli e buttare via tutte quelle scorze profumate? La polvere nasce proprio a questo scopo, usare le bucce che altrimenti sarebbero inutilizzate e conservare il loro fantastico aroma tutto l’anno. Cosa farci? Bè le soluzioni sono davvero molteplici: a comiciare dalle insalate, passando per i piatti di pesce o di carne, per dare un tocco in più ad una macedonia o anche ad un primo piatto. Insomma potrete metterla davvero ovunque. La versione al mandarino è data dalla disponibilità che ho avuto io di reperirli biologici, ma è chiaro che si può realizzare con qualsiasi agrume. Penso già a quando in estate aprirò il magico battolino e respirerò quell’aroma anche fuori stagione! Non è una bellezza?
10 mandarini bio
Lavare bene i mandarini e con un pelapatate prelevare le scorze. Potete anche utilizzare: arance, pompelmi o limoni, anche se questi sono reperibili tutto l’anno. Nel pelare gli agrumi fate attenzione a non prendere la parte bianca che da sapore amaro. Accendere il forno al minimo e adagiare tutte le scorze un pochino distanziate sulla leccarda, coperta di carta forno. Lasciar asciugare le scorze per circa un ora con lo sportello del forno aperto. Quando saranno praticamente “croccanti” prelevatele e inseritele nel frullatore, ridurle in polvere abbastanza sottile. In alternative potete lasciarle seccare su di un termosifone. Una volta frullate prendete la polverina magica e richiudetela in un contenitore ermetico.