Il mio viaggio verso Modena, ha inizio in una bella giornata di sole. Sta arrivando la primavera, che mostra i suoi inequivocabili segni durante il percorso per raggiungere l’Osteria Francescana. Viaggio che è parte integrante dell’esperienza stessa. Quasi, un pellegrinaggio (senza essere blasfemi) verso la mecca, verso il tempio del gusto.
Massimo Bottura, uno chef che non ha bisogno di presentazioni e che di anno in anno riceve premi, riconoscimenti, meritati elogi è l’anima dell’Osteria Francescana, insieme ad uno staff di altissimo livello. Durante viaggio, quasi uno sorta di timore reverenziale mi assale nell’incotrarlo di persona.
Vi racconterò attraverso qualche scatto, come è stato sedersi all’Osteria Francescana e godere dei cibi e degli abbinamenti proposti.
Il locale, ha un arredamento di estrema eleganza a mio parere, di una semplicità minimale, che tuttavia non trasmette freddezza.
Si resta colpiti dai quadri, alcuni molti colorati e dai picconi messi lì nell’angolo, quasi a dare l’impressione di star ancora percorrendo qualche piccolo vicolo di Modena.
Appena accomodati, ci vengono serviti vari tipi di pane con dell’olio Toscano mentre scegliamo dal menù e dalla carta dei vini il percorso da fare.
La scelta ricade sul menù “i classici” con abbinati i vini proposti dal sommelier Giuseppe Palmieri.
L’Aulla in Carpione’ è il piccolo benvenuto che ci viene servito. Un bocconcino sfizioso fatto di contrasti fra il croccante della cialdina e il gelato sopra. A seguire…
‘Viaggio a Modena di un Capitone di Comacchio’ abbinata con birra alla castagne Beltaine
‘Caesar Salad’ abbinata magistralmente con Genziana Giovanni Boroni allungata con acqua leggermente frizzante
‘Cinque stagionature del Parmigiano Reggiano in consistenze e temperature’ abbinato con Ribolla Gialla di Damijan Podversic
‘Come mangiare cotechino e lenticchie 365 giorni l’anno’ abbinato con Timorasso Farewell Walter Massa
‘Le neve si scioglie al sole’ abbinato sempre con Timorasso Farewell Walter Massa
‘Tutte lel lingue del mondo’ abbinato con la Barbera dei Colli Tortonesi La Locomotiva di Walter Massa
‘Croccantino di foie gras con cuore di aceto balsamico tradizionale di Modena’ abbinato con Anarchia Costituzionale di Walter Massa
Chiudiamo con un dessert che non era in carta, avevamo un compleanno da festeggiare, quindi abbiamo assaggiato una memorabile torta la cioccolato, servita con gelato e pistacchio, abbinato con moscato Lumine di Ca’ d’ Gal.
A seguire la piccola pasticceria e il caffè.
Quasi le 17 quando ci alziamo da tavola, più di un piatto mi ha davvero emozionata, più di un abbinamento mi ha lasciato senza parole.
Un esperienza come poche, quella fatta da Bottura, un grazie va a lui e al suo staff e un grazie ai miei compagni di viaggio.
Osteria Francescana
Via Stella, 22, 41121 Modena
Tel 059 210118
Chiusura: Sabato a pranzo e Domenica
vaniglia dice
aspettavo tanto questo post. 🙂
bellissimo, buonissimo e bravissima tu!
baci
r.
alem dice
lo aspettavo anche io 😀 Avevo sbirciato le foto
Rossella dice
Che bell’esperienza.
Ricordo ancora il Croccantino di foie gras da una cena romana dai Fooders. Imbattibile. Eccelso.
Il resto lo posso solo immaginare.
daniela @senzapanna dice
bellissimo Elisa!!! è stato un pranzo ottimo e l’ho rivissuto qui!
veronica dice
resto senza parole a vedere tutto questo candore dove ogni pietanza viene risaltata un postoincantevole complimenti
Mondomulia dice
Bellissime foto!
Pillow dice
queste foto sono sensazionali… e che voglia di assaggiare la neve sciolta al sole, il cotechino e quella cosa meravigliosa e croccantina…
Giulietta | Alterkitchen dice
Sono senza parole. Un’esperienza che mi piacerebbe da morire fare
Marcolino dice
Sono veramente estasiato. So che non è elegante e a questi livelli da un certo punto di vista ha una importanza “relativa”, ma per curiosità in che ordine di grandezza di costo siamo a persona?
Elisa dice
@Marcolino: prendendo il menù degustazione “i classici” e scegliendo anche il degustazione per i vini, siamo intorno ai 300 €. Ma come giustamente dici tu, ha un importanza relativa se si considera che è una vera “esperienza”.