E ammettetelo anche voi, un forno tandoor farebbe la vostra gioia, mica sarò solo io l’unica pazza? 🙂
Mi guardo intorno con fare circospetto e mi domando… “Vero no?”
Fino a desiderare un forno così, nulla di strano immagino, ma la vera pazzia (mia) forse sta nel fatto che mi piacerebbe proprio costruirmelo, farmelo io in terracotta 🙂 un po’ come qui. Creare questi strumenti dal nulla con terra e acqua, poi utilizzarli calibrando fuoco e aria per la cottura degli alimenti, ha un fascino incredibile ai miei occhi.
Magari un giorno lo farò, adesso però guardo un po’ sconsolata la mia padella antiaderente e cerco di accontentarmi.
La magia del Naan sta nel fatto che una volta steso si “attacca” alle pareti del forno tandoor e si cuoce così, andrebbe poi condito spennellato di ghee e, a piacimento, si possono mettere delle spezie. L’origine del Naan è pakistana, ma è diffuso in tutto il Medio Oriente. Si differenzia dal chapati o da altri tipologie perché prevede la presenza di un poco di lievito e dello yogurt.
Fatto il pane, gli accompagnamenti possono essere davvero molteplici, ma il bello sarebbe sfruttarlo con qualche hummus o qualche piatto di carne speziato. In settimana vi racconto il mio companatico.
NAAN, IL PANE INDIANO
400 gr di farina 00
200 gr di yogurt bianco
140 gr di acqua
4 gr di lievito di birra disidratato
5 gr di sale
1 cucchiaino di miele
In una ciotola versare la farina e al centro mettere acqua, yogurt e lievito.
Mescolare e poi iniziare ad impastare.
Aggiungere il miele e alla fine il sale.
Proseguire impastando così per 10 minuti su una spianatoia.
Valutate, a secondo della farina usata, il quantitativo di acqua che potrebbe variare.
Formare una palla e lasciarla lievitare coperta fino al raddoppio, serviranno un paio d’ore almeno.
Prendere l’impasto e capovolgerlo su una spianatoia infarinata.
Sgonfiarlo un poco per formare un panetto da dividere in 8 parti, formare delle palline e lasciare 15 minuti a riposare sempre coperte da un panno. Dopo con un mattarello stendere le palline formando dei dischi.
Scaldare bene una padella antiaderente per cuocere il naan.
Cuocere i dischi prima da una parte e poi dall’altra, ci vogliono circa 3 minuti per lato.
Coprire un piatto con carta stagnola e tenere in caldo i pani che via via vengono cotti avvolti in alluminio e impilati uno sopra l’altro, fino al momento del servizio.
1
Paola dice
Mi sa che ognuna di noi ha desideri relativi alla cucina un po’ particolari. Non arrivo a desiderare di fabbricarlo da me un forno tandoori per il semplice motivo che sono una banana con questo genere di cose, ma certo che averne uno non mi dispiacerebbe mica poi tanto 🙂 Intanto il naan comincio a pregustarmelo e magari me lo preparerò pure 🙂
Daniel Etherington dice
Ah, interessante. Ho provato di fare naan recentamente anche. Il curry e’ uno dei cibi nazionale del Regno Unito, lo mangiamo spesso – frequentamente con il naan.
La mia versione era un po’ troppo simile al pita / pitta, e era infornato, non cotto in padella. Il tipo mangiamo qua al Regno Unito normalmente e’ un po piu largo e morbido, senza tasca. Per mio, la sfida e’ di farlo senza tasca!
ElisaKitty dice
@Daniel: infatti hai ragione è corretto farlo senza tasca 🙂
maurizio dice
Ciao Ely,
spettacolo il forno in terracotta!! Hai lo spazio in giardino per costruirlo?
ElisaKitty dice
@smau: bè forse un po’ di spazio si può rimediare… Sarebbe proprio una figata!