Mori soba vuol dire soba fredda, sono i noti noodle giapponesi a base di grano saraceno usati o per accompagnare una pietanza a volte il tempura oppure mangiati soli con aggiunta di vari ingredienti.
La tecnica per mangiare la mori soba è quella di immergere gli spaghetti nella salsa, anch’essa fredda e gustarli così, la salsa in questione è a base di brodo dashi. Lo trovo quindi un piatto molto godibile in estate, ma un pochino meno in inverno. Quando sono stata in Giappone a dicembre, in effetti non ho amato particolarmente questo piatto, anche perché sono sempre stata abituata a mangiare primi caldi, ma non è solo questione di testa, alla fine ho imparato ad aprezzarli molto e con loro mi sono presa anche qualche licenza sul loro l’utilizzo.
Trovo interessante l’incredibile numero di piatti a base di soba suddivisi in base alle loro varietà, riporto la classificazione di wikipedia, leggermente modificata, solo per far capire quando la soba sia diffusa:
Per provenienza:
Etanbetsu soba – dal nome della regione centrale dell’Hokkaidō (la città di Asahikawa)
Shinano soba – dal nome di Shinano nella prefettura di Nagano
Shinshu soba – dal nome della zona meridionale di Nagano
Izumo soba – dal nome di Izumo nella prefettura di Shimane
Per ingredienti:
Sarashina soba – sottile, leggermente colorata, fatta con grano saraceno raffinato.
Inaka soba – “soba di campagna”, soba spessa fatta con grano saraceno integrale
Tororo soba o Jinenjo soba – insaporita con farina di patata dolce selvatica
Cha soba – insaporita con tè verde in polvere
Mugi soba – insaporite con amarella
Ni-hachi soba – soba con 20% di frumento e 80% di grano saraceno
Towari soba o Juwari soba – soba con 100% di grano saraceno
I piatti freddi più comuni a base di soba:
Mori soba 盛り蕎麦 – Le tagliatelle sono bollite, raffreddate e servite un piatto o su una griglia di bamboo piatta. Accompagnati da una salsa fredda in cui immergerli, solitamente una forte miscela di dashi, mirin, e shoyu. Mangiata con il wasabi.
Zaru soba 笊蕎麦 – Mori soba guarnita nori.
Bukkake soba ぶっかけそば – servita con varie guarnizioni sparse sopra, dopo di che il commensale vi versa del brodo, può includere:
– tororo – purea di yamaimo
– oroshi – daikon (una specie di grossa rapa) grattugiata
– natto – appiccicosi semi di soia fermentati.
– okra – okra fresco tagliato a fettine
Soba maki – soba fredda avvolta in nori e preparata come il makizushi.
MORI SOBA
200 gr di soba
2 cm di alga nori
cipollotto fresco
per la salsa:
200 ml di brodo dashi
2 cucchiai di mirin
3 cucchiai di salsa di soia
poco wasahi
Preparare la salsa mescolando tutti gli ingredienti: il wasabi più essere sciolto all’interno oppure servito a parte.
Il brodo dashi, una volta introvabile, oggi si può trovare sotto forma di dado. In alternativa c’è chi mescola acqua e colatura di alici ,per ottenere un gusto simile.
Cuocere la soba in una casseruola in acqua leggermente salata.
Cuocere la soba 2-3 minuti non di più, deve rimanere al dente, durante la cottura fare attenzione alla schiuma che si forma sulla superficie dell’acqua che potrebbe fuoriuscire dalla pentola, meglio usarne una capiente.
Scolare la soba e passarla sotto l’acqua fredda corrente.
Disporre i noodle sui piatti da portare, decorare con alga nori e servire con la salsa, in cui vanno intinti.
E’ un piatto davvero comodo e veloce da preparare ma è davvero importante che venga consumato subito, appena freddato, altrimenti la soba perde la sua idratazione, si secca e diventa collosa.
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