Se dico mercatini di Natale sapete già che sto parlando di Trentino e di Alto Adige. Sono probabilmente i mercatini più famosi del nostro paese, anche se a mio parere il fascino di Spaccanapoli in questo periodo è davvero incredibile, ma è tutta un altra atmosfera.
Trento, Bolzano e Merano, sono state queste le mete che quest’anno non mi sono lasciata scappare, immergendomi totalmente in un clima così natalizio e magico che, per tutta la settimana non ho fatto altro che continuare a canticchiare canzoncine (spero che passi presto perché se vado avanti così fino al 25… E’ grave!).
Ogni paese e città in questa zona ha il suo proprio mercatino, più o meno interessante più o meno caratteristico, sicuramente voi me ne saprete consigliare molti altri che vale la pena vedere, ne sono certa. Io in questo tour, ho preferito quello di Bolzano, curatissimo, abbastanza grande con moltissima scelta di tutto.
Ma veniamo a noi, come siamo messi per il lato food, nei mercatini di Natale dell’Alto Adige?
Si, lo so che ci state pensando dall’inizio, ok, il Vin Brulè. Sicuramente una bevanda perfetta per scaldarsi… Le mani. Ma quanto a qualità, bè, è meglio sorvolare e forse prima di mandarne giù uno di troppo e trovarsi con il mal di testa devastante il giorno dopo, è meglio scegliere una grappa o un distillato, di miglior qualità.
Quasi sempre in questi mercatini c’è anche uno stand che ha vino imbottigliato in vendita, anche al calice a volte (sicuramente più consigliato).
Che poi, per carità, un vin brulè è quasi un rito imprescindibile e uno ce lo possiamo anche concedere! (Forse).
Risolto il problema, del cosa bere.
Veniamo al cosa mangiare.
In effetti, c’è da sbizzarrirsi, polenta e canederli sono serviti in tutte le salse, dal dolce al salato, alle versioni vegetariane a quelle con lo speck, possono essere consumati in piedi a prezzi abbastanza accetabili. Alcuni utilizzano anche la polenta di Storo e la accompagnano con gulash o salsa ai formaggi
Meno interessanti invece, panini e pretzel farciti ecco, con tutti gli ottimi salumi di questa zona, ma proprio il peggior prosciutto cotto, dobbiamo prenderci? 🙂
Se poi volete lasciarvi tentare dai loro classici dolci fritti che sono: frittelle di mele, stauben e Kaiserschmarrn, a vostro rischio e pericolo per l’olio di frittura… Ma va bè, come si dice, tanto per una volta!
Così vi siete lasciati convincere dai mille venditori di vin brulè, dal panino con la raclette e il prosciutto non meglio identificato e dai dolci fritti? A fine giornata siete leggermente appesantiti forse?
Sicuramente un cartoccio di caldarroste o una cioccolata calda può aiutarvi a rimettervi in sesto e se proprio non avete digerito… Un bombardino e passa la paura! (Così lo stomaco è sistemato).
D’accordo il tono era ironico, quindi qui di seguito trovate qualche consiglio, dove, almeno io, mi sono trovata bene:
BOLZANO:
Loacker caffè MOCCARIA: Sì, la Lacher, quella dei wafer, ha qui proprio nel centro di Bolzano una bella pasticceria-bar, dove oltre ai biscotti vari confezionati, ha anche pasticceria fresca.
Sacher shop: La Sacher originale quella dell’hotel Sacher, in tutti i suoi formati e dimensioni, qui si può acquistare, nel incartata di tutto punto come fosse quella di Vienna.
MERANO:
Gastronomia Siebenförcher: Principalmente salumeria e macelleria, ma anche altra scelta di altri prodotti. Tantissime tipologie e wustel (anche i Meraner ovviamente) e tantissimi tipi di salumi, al piano di sotto un piccolo angolo dedicato ai formaggi.
TRENTO:
Birreria Forst: Anche se la birra forst non è una birra che mi fa girare la testa, il locale è molto carino, sevono piatti sostanziosi e non si spende molto. consigliata in questo periodo ovviamente, la birra di Natale. Presente anche a Merano e Bolzano.
Lo scrigno del Duomo: Grazioso ristorante proprio nella piazza centrale di Trento, cucina tipica con ingredienti ricercati. Una proposta di menù degustazione che cambia frequentemente con i prodotti di stagione. Buona la polenta in bianco con ragù di coniglio, la Tosela e buona scelta di salumi e formaggi.
Nel salutarvi e augurarvi buon weekend di abbobbi di Natale e biscottamento folle, vi lascio anche un idea rapissima, tratta dal libro “la cucina bruta” giunto a me grazie a Babs.
INSALATA DI POMPELMO ROSA CON BRICIOLE CROCCANTI DI TORRONE
Pelare a vivo un pompelmo rosa, aggiungere poco zucchero e mescolare. Tagliare il torrone bianco duro (io prediligo quello mandorle a pistacchio) a pezzetti piuttosto piccoli e amalgamare le briciole alla frutta.
Spolverare di zucchero a velo e servire subito.