Per me è la marmellata di casa, quella di mele cotogne e uva fragola. La ragione è molto semplice, quando è questa stagione e andiamo a Chieti a raccogliere le olive si raccolgono anche le mele cotogne che ci sono sugli alberi in campagna, in realtà noi abbiamo una varietà che chiamiamo pera cotogna, ma non ho mai ben compreso se tra le due ci sia poi una differenza. Comunque, si finisce ogni anno per avere questi frutti in abbondanza e in famiglia cerchiamo di utilizzarle come meglio si può.
Una volta erano finite nei pandolci e un’altra nella quattro quarti all’olio, sono sempre in cerca di ricette per utilizzarle, ma è vero che la cosa semplice quando si hanno grossi quantitativi e ridurle in marmellata per poterle conservare per tutto l’anno.
Poi c’è sempre quell’uva fragola a Roma, quella di nonna che, per lo stesso principio delle mele cotogne finisce direttamente anche lei nella marmellata antisperco.
L’accoppiata dei due frutti è collaudata da tempo e viene sempre bene, quindi ogni anno la magia si ripete e come i funghi ad ottobre compaiono anche i barattolini da mettere in dispensa.
MARMELLATA DI MELE COTOGNE E UVA FRAGOLA
2 kg di mele cotogne
3-4 grappoli di uva fragola
1 kg di zucchero
Lavare le mele cotogne, metterle in una casseruola senza sbucciarle, coprirle con dell’acqua fredda e lessarle fino a che la boccia sarà screpolata. Quando le mele saranno bollite, pelarle e passarle al passa verdure.
Nel frattempo, lavare e deraspare l’uva. Aprire tutti gli acini a metà e togliere i vinaccioli.
Può capitare, come nel mio caso, che queste mele non siano belle integre e molte parti siano da scartare perché iniziano ad annerire, questo è comune soprattutto per le varietà un pochino selvatiche, come quelle che abbiamo in campagna. In questo caso io evito di bollirle e passarle, ma procedo prima allo scarto delle parti cattive, alla pelatura della bucce e poi le riduco a piccoli pezzettini e le cuocio.
Le due soluzioni sono alternative, dipende da che tipo di mela si ha a disposizione. Il primo caso, quello che prevede la bollitura, porta a realizzare la marmellata con una cottura più rapida, nel secondo caso ci vuole un po’ più di tempo.
Mettere le mele (a pezzetti o passate) in una pentola insieme all’uva e unire lo zucchero. Mescolare bene e cuocere a fuoco moderato lasciando sobbollire, continuare la cottura e continuare a mescolare di tanto in tanto fino a che la consistenza non è quella desiderata.
Fare la prova del piattino mettendovi un poco di composto sopra: se questo scivola velocemente la marmellata non è pronta se invece questa ha una certa consistenza vuol dire che ci siamo.
Sterilizzare i barattoli bollendoli, riempirli con la marmellata ancora calda, tappare e capovolgere per far formare il sottovuoto. Quando saranno freddi si possono riporre in dispensa.
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Links utili di ricette alle mele cotogne (che mi fanno sempre comodo):
Gelatine di mele cotogne di Trattoria da Martina
Cotogne sciroppate in agrodolce e cotognata di La Cucina di Calycanthus
Crostata di mele cotogne e frutta secca di Roberto Murgia
Vanilla Quince Cake di Drizzle&Dip
Quince and Vanilla Sorbert di The Kitchn