Ancora kumquat, si, proprio loro, ma questa marmellata ve la devo raccontare, perché qui, non stiamo parlando della solita marmellata, anzi si, della solita marmellata ma di un insolito procedimento.
La ricetta l’ho trovata su di un gran libro, “Al mercato locale“, un libro, che su questo blog ha trovato largo utilizzo e nonostante tutto è una continua fonte di ispirazione. Vado al capitolo agrumi e trovo proprio quello che fa al caso mio per quel certo quantitativo di mandarini cinesi ancora da consumare.
La preparazione richiama subito la mia attenzione per il fatto che i semi dei non vengono buttati via ma vengono utilizzati per dare sapore alla marmellata. Che cosa strana, ho pensato tra me e me, che differenza potranno mai apportare al risultato finale? Invece la differenza c’è, ed è stata inaspettata, a venir fuori è un sentore ammandorlato, insieme a quello tipico dell’agrume si percepisce il leggero amaro e degli aromi di mandorla. In più, pare che la funzione di cuocere in infusione anche i semi dei frutti ne migliori consistenza e colore, ma di questo non ho evidenza scientifica.
Il libro dice che la stessa ricetta può essere fatta anche con i lime, ma in quel caso è meglio omettere il succo di limone.
Vi lascio alla ricetta e… Buon fine settimana!
MARMELLATA DI KUMQUAT
(1,75 litri di marmellata)
1 kg di kumquat
1,25 litri d’acqua
60 ml di succo di limone
1,25 Kg di zucchero, scaldato*(nota)
1 quadrato di garza 10 cm per lato
Lavare i kumquat, tagliarli a metà e prelevare i semi tenendoli da parte. Tagliare sottilmente i frutti e metterli in una terrina non metallica, con dell’acqua.
Chiudere i semi in una garza, legarla per chiuderla bene e mettere anche questi nella terrina. Coprire e lasciare riposare per una notte.
Mettere due piattini nel congelatore, che serviranno per fare la prova della cottura della marmellata.
Il giorno seguente mettere la frutta con la sua acqua, la garza con i semi, e il succo di limone in una pentola. Portare ad ebollizione e cuocere a fuoco basso per 30-45 minuti.
Aggiungere lo zucchero scaldato, mescolare per 5 minuti senza far bollire, lasciar sciogliere lo zucchero.
Sul cucchiaio dovrebbe formarsi un velo spesso, quindi fare la prova con il piattino per verificare se la marmellata si è addensata. Togliere la pentola dal fuoco e prendere il piatto dal congelatore, far cadere una goccia di marmellata sul piatto questa dovrebbe formare una pellicina e toccandola con dito dovrebbe raggrinzirsi.
Altrimenti lasciar cuocere ancora qualche minuto e fare la prova con il secondo piattino.
Togliere la garza.
Trasferire la marmellata in barattolini sterilizzati e sigillarli.
La marmellata si conserva per 12 mesi nei vasetti chiusi, una volta aperta conservare in frigo per 6 settimane al massimo.
* (Nota) – Per riscaldare lo zucchero:
Accendere il forno a 150°. Distribuire lo zucchero in modo uniforme in una pirofila scaldarlo in forno per 10-15 minuti. Per risparmiare tempo si può scaldare quando la frutta è già sul fuoco. Non aggiungere mai lo zucchero prima che la frutta sia ammorbidita perché rimarrebbe dura.
Imma dice
Trovare i kumquat a Napoli e come cercare il sacro Graal però ti confesso che farei pazzie per assaggiare questa marmellata, il colore è meraviglioso!!Un bacio grande,
Imma
Serena dice
Mi incuriosisce questa cosa dei semi… non danno un sapore troppo amaro? O forse sono troppo piccolini perché si percepisca qualcosa di più dell’ “ammandorlato” (che bellissima parola!)
simo dice
ciao carissima! Quest’anno non ho trovato i kumquat da nessuna parte, sob…….
altrimenti ci avrei provato, io li adoro!
Quel libro è uno di quelli che amo di più in assoluto…lo trovo semplicemente meraviglioso.
Buon fine settimana, un abbraccio
gloria dice
I love this marmellata look beautiful!!
Maurizio dice
Ho un albero di kumquat in giardino e quest’anno ho voluto provare a fare la marmellata con i frutti che raccolgo.
Ho seguito la ricetta alla lettera, aumentando i tempi di cottura, ma mi è rimasto un ottimo sciroppo.
Sei sicura che debba cuocere con tutta quell’acqua o mi sono perso qualcosa? Perché il gusto è ottimo ma la consistenza è pressoché liquida.
Hai qualche consiglio per rimediare?
Elisa dice
@maurizio: secondo me se è liquida bisogna proseguire con la cottura. Riguardo l’acqua si, bisogna metterne circa un litro e 1/4, è quella la dose.
Maurizio dice
è quello che poi ho fatto: ho ripreso la cottura fino alla giusta densità ma ci sono volute quasi altre 2 ore a fuoco basso per ottenere la consistenza giusta.
Il risultato è ottimo. Consiglio a chi vuole farla di regolare la cottura sui propri fornelli fino alla consistenza desiderata e sarà un successo.
Elisa dice
@Maurizio: grazie per il tuo preziosissimo feedback, io uso fornelli ad induzione magari cambia qualcosa. Comunque se non ti dispiace aggiungerei nel post questa tua nota.
Francesca Violi dice
anch’io sto avendo il problema di maurizio: dopo 35 minuti di cottura era ancora un brodo, sto proseguendo la cottura, sono sicura che sarà buonissima :-D. Per chi cerca i kumqwat: potete comprare una pianta, è molto facile da coltivare, più resistente al freddo degli altri agrumi (io abito nel nordest e d’inverno lo lascio fuori sotto il portico) ed è piccolino quindi sta benissimo in vaso. Inoltre è molto decorativo.
ElisaKitty dice
@Francesca: fuoco basso e prosegui. Grazie per averla provata.