Quando arriva la fine di maggio e iniziano si iniziano finalmente a trovare le fragole italiane, pagandole il giusto, è il momento di farne incetta per conservarle e farle durare tutto l’anno. Fine maggio segna l’inesorabile inizio della produzione casalinga di marmellate, che so già, andranno nell’ordine: prima fragole, poi albicocche, seguono le pesche, le prugne e i fichi con le mele cotogne a settembre.
Quest’anno ho sperimentato una nuova ricetta, ero molto scettica a riguardo, infatti nonostante l’avessi letta oramai diverso tempo fa, non mi decidevo mai a tentare. Sto parlando della famosa marmellata al microonde di cui sembra che Anna Moroni ne sia l’originale autrice.
Partendo dal presupposto che se ci vogliono due giorni per fare quella della Ferber e quelle 2 orette (con obbligo di mescolare) da mettere in conto se si prepara la marmellata come quella di mia nonna, in confronto i 20 minuti di cottura al micronde sembrano un passeggiata di salute.
Parliamo quindi del risultato che si ottiene: la marmellata è soddisfacente, ma non è una marmellata consistente resta piuttosto liquidina, con la sosta nel vasetto migliora un poco. Dalla sua, ha senz’altro il fatto che restano abbastanza integri i pezzi di frutta, come piacciono a me. La ricetta è promossa, anche se non con voti elevati.
La soluzione all’eterno dilemma della marmellata liquida vs. infinita cottura, sapete qual’è?
Imparare a controllare la temperatura. La marmellata deve essere portata alla temperatura di 105°C una volta raggiunta sarà ben legata, perciò la prova del piattino nel congelatore o meglio ancora quella di un vero termometro servono proprio ad essere precisi in questo. Poi c’è il discordo della frutta che contiene più o meno pectina, una marmellata di mele sarà normalmente più consistente di una di pesche.
In più esiste un trucco, lo so è poco ortodosso, ma a volte funzionale: togliere parte del liquido per farne dello sciroppo e lasciare la restante parte più consistente per i vasetti. Lo sciroppo poi può essere usato per i dolci.
Cosa occorre per preparare la marmellata di fragole al microonde
500 gr di fragole (o altra frutta)
200 gr di zucchero
1 cucchiaino di succo di limone
Come preparare la marmellata di fragole al microonde
Lavare e tagliare le fragole a pezzettini, mettendole in un contenitore adatto al micronde (tipo pyrez) aggiungere lo zucchero e mescolare.
Cuocere al microonde alla massima potenza per 10 minuti.
Mescolare.
Cuocere alla massima potenza per altri 10 minuti.
Controllare la consistenza ed eventualmente continuare la cottura ancora un poco (io non l’ho fatto perché non volevo pregiudicare troppo il colore).
Invasare la marmellata in vasetti precedentemente bolliti per sterilizzarli e chiudere bene il tappo.
Capovolgere i vasetti e lasciar freddare.
Claudia dice
Visto che odio fare confetture e marmellate perchè non ho pazienza.. questo potrebbe essere il giusto compromesso!!! Microonde forever! :-* baciotti
Imma dice
Semplicemente geniale e anche golosissima e poi siamo ormai alle ultime fragole quindi bisogna approfittare!!Baci,Imma
Angie dice
Non ho mai preparato la marmellata al microonde. Può essere curiosa come cosa…l’importante è sperimentare!
Ago dice
Molto molto interessante Ely! Appena ho la prima frutta buona sotto mano, proverò di sicuro con il tuo metodo! ^_^
Ti è venuta benissimo, speriamo che anche con il mio forno venga così!
Un bacione,
Ago