Aggiornamento 2015: Il ristorante ha cambiato chef.
L’Attico Bistrot è il locale che si trova all’ultimo piano dell’hotel Capo d’Africa, siamo nel quartiere Celio a due passi dal Colosseo, monumento simbolo della città eterna, che infatti che fa bella mostra di sé, proprio dalla graziosa terrazza di questo ristorante.
Con la bella stagione, la terrazza ha un atmosfera invidiabile, ma con questi primi freddi che sono arrivati è bene accomodarsi dentro per gustare al meglio le pietanze che lo chef Davide Lombardi prepara quotidianamente, insieme alla sous chef Costanza Salem.
Alla direzione dell’albergo invece, Alessandra Laterza, già direttrice del Visconti Palace Hotel, adesso impegnata, tra tanti altri progetti, anche in quello di rilanciare il ristorante L’Attico, con nuovi arredi e numerose novità. In effetti è proprio l’ambiente piuttosto freddo del locale ciò che mi è piaciuto meno, confido però nelle ampie possibilità di miglioramento sia dell’arredo interno che di quello esterno.
Il menù ha una proposta stagionale, attualmente con piatti autunnali che possono variare giornalmente in funzione della materia prima che lo chef stesso reperisce quotidianamente da mercati locali. Un’altra parte del menù invece resta fissa insieme ad alcuni cavalli di battaglia di Davide Lombardi. Esempi di questo sono il menù tipico romano, i salumi e i formaggi di Vincenzo Mancino di DOL, alcuni primi piatti.
Il percorso degustazione che ci ha suggerito lo chef, per farci provare diverse sue creazione è iniziato dal “fiore di zucca in pastella con mozzarella di bufala e alici” insieme al “bagaglio gastonomico” (salumi e formaggi che vanno dalla Coppietta di Bassiano al Conciato di San Vittore) entrambe le portate un omaggio a Roma e ai prodotti del Lazio.
Per quanto riguarda i primi, la pasta e gli gnocchi sono fatti tutti in casa e non mancano di creatività. Provati gli “gnocchi di patate con latte di cocco, cozze, peperone e basilico” che sono un piatto fatto in omaggio a Angelo Troiani, storico locale romano in cui lo chef ha lavorato.
A seguire “pappardella ripiena di funghi porcini, burro fatto in casa, perlage di tartufo”: tutti i profumi dell’autunno sono racchiusi in questa pasta all’uovo, servita come se fosse un rotolino. Un piatto molto godibile che ho apprezzato per i profumi e la presentazione.
Tornando invece a Roma, si fa per dire, abbiamo anche avuto modo di assaggiare un ultimo primo, sempre a base di pasta farcita: “ravioli cacio e pepe all’amatriciana”, il ripieno di cacio e pepe all’interno è in forma semi-liquida, genera quindi un gradevole mix quando si assaggia insieme al sugo di guanciale. Un piatto robusto e molto saporito, carina l’idea di rivisitare così due piatti classici tanto cari alla cucina della mia città.
Per lo “Stinco di agnello con patate novelle e mostarda di mele verdi, zenzero e peperoncino”, devo dare il 10 e lode alla cottura delle patate e della carne, morbida, tenera grazie all’esecuzione realizzata a bassa temperatura. Il piatto si accompagnava alla perfezione con l’acidità e la dolcezza della mostarda di mele, gradevolmente speziata. Nonostante ero davvero sazia ormai, ho apprezzato la buona esecuzione di questo secondo.
Per concludere in bellezza ci viene servito come predessert una piccola porzione di “tiramisù dec”, la versione normale è in una grande coppa martini. Il tiramisù è leggero e arioso, una crema fatta al sifone regala una sofficità impalpabile che si può gustare anche la sera perché fatto con decaffeinato.
Ultima coccola il “Tortino al cioccolato con gelato al pistacchio e marmellata di arance”, tortino ben eseguito liquido nel cuore, interessante il contrasto con il pistacchio e la scorza d’arancia.
L’Attico è stata un scoperta nuova, locale forse fuori dai soliti circuiti modaioli romani, ma con buone possibilità di crescere e migliorarsi, una proposta valida anche nel prezzo, per la qualità della materia prima trattata. Per fare un esempio il menù della tradizione romana che si compone di Supplì al telefono, Spaghetti alla carbonara, Saltimbocca alla romana, Tiramisù ha un costo di 35 euro, spero presto di andarlo a provare anche io. Tuttavia scegliere i piatti in cui lo chef si esprime con più creatività è senz’altro una buona decisione.
Bistrot L’Attico (Hotel Capo d’Africa)
Via Capo d’Africa 54, Roma
Tel. 06 772801
info@hotelcapodafrica.com
www.hotelcapodafrica.com
Aperto tutti i giorni dalle 19 alle 23
daniela @senzapanna dice
Ho rivissuto la cena grazie alle tue foto sempre bellissime.
Mi viene voglia di tornarci.
Ultima cosa mi è piaciuta molto l’umiltà dello chef forse potrebbe osare di più perchè ha tutte le carte in regola per farlo.
Elisa dice
@Dani: verissimo concordo!