Tre amiche, gli anni che passano, ma sempre noi tre.
Le novità da raccontare, quelle belle e quelle brutte.
I nostri discorsi sugli uomini e i nostri caratteri diversi.
Panze che crescono, lauree che si conseguono, lavori che ingranano.
La torta della scrittrice, me l’ha fatta scoprire una personcina speciale, delle sopra citate. Una torta cioccolatosissima, morbida e tenera, senza glutine perché lei (la mia amica, non la torta!) ha qualche intolleranza. Mettete una sera fredda di novembre, una torta così e noi intorno al tavolo e secondo voi cosa succede? 🙂
Mi sono annotata subito la ricetta e in due giorni la torta è già online.
Veniamo ora alla scrittrice in questione, che dona il nome a questa preparazione, si tratta di George Sand (1804 – 1876), francese, amante della buona cucina e assidua viaggiatrice. Pare che tra le varie ricette che la signora ha trascritto durante la sua vita e i suoi viaggi, ci fosse anche questa. Un bel caratterino la donna, che viene spesso ricordata anche per il suo anticonformismo e per la vita sentimentale movimentata, tra le sue frequentazioni più famose Alfred de Musset (lo scrittore) e Fryderyk Chopin (il musicista). Al di là dell’interessante personaggio, la torta merita davvero di essere rifatta e più di tutto condivisa con le amiche!
TORTA DELLA SCRITTRICE
250 gr di cioccolato fondente
100 gr di mandorle tritate
90 gr di zucchero
90 gr di burro
4 uova
1 pizzico di sale
In una terrina mescolare 70 gr di zucchero con le mandorle.
Fondere il cioccolato a bagnomaria e aggiungere il burro morbido, mescolare fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
Togliere la ganache da fuoco e e aggiungere un tuorlo per volta mescolando velocemente.
In una ciotola montare a neve gli albumi e e lo zucchero restante.
Aggiungere gli albumi al composto di cioccolato e unire il trito di mandorle con un pizzico di sale.
Trasferire il tutto in uno stampo antiaderente da 22 cm e cuocere per 35 minuti a 180°, forno ventilato.
Lasciar riposare 15 minuti e sformare. La torta è buonissima tiepida, perché il cuore rimane morbido e scioglievole, conservarla fuori da frigo altrimenti tende ad indurirsi troppo.
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