Ci voleva una spinta gentile quest’anno per ricominciare a battere le dita sulla tastiera per ricomparire tra queste pagine. Tornare a metà settembre e ancora non avere fatto precisamente tutti i programmi e le pianificazioni che è mio solito fare in questo mese, avere ancora tante foto di queste vacanze da sistemare e qualche storiella che vorrei condividere… Quasi non è da me. Arriverà il tempo anche per questo, evidentemente questo periodo deve andare così, necessito di maggiore lentezza e più tempo del solito per riprendere.
La spinta gentile di cui parlavo, è venuta questa volta, da Taste Abruzzo, che mi ha dato modo di parlare di una ricetta, che racconta bene questa stagione in cui l’estate sta finendo, i filari di Montepulciano stanno iniziando a raggiungere una buona maturazione (quest’anno pare sia proprio l’anno buono!), e per me è il momento di andare a Chieti a raccogliere le noci, i caki, l’uva e le giuggiole.
Oggi si parla di marmellata di uva, ma non una qualsiasi, la scrucchiata, che viene realizzata tradizionalmente schiacciando gli acini d’uva tra le dita e una volta tolti i vinaccioli, si cuoce per conservarla in vasetti. Questa marmellata scura e densa viene utilizzata tradizionalmente per altre preparazioni tipiche, i “cellipieni” ad esempio, unita a noci, mandorle cannella o altro.
Che altro dovrei aggiungere? Che è buonissima e che è senza zucchero…
Non me ne vogliate, se ho scritto anche la versione per farla con il passaverdure 🙂
Per leggere tutta la storia, cliccare qui.
LA SCRUCCHIATA
2 kg di uva Montepulciano
Per la realizzazione indico il metodo con il passaverdure, qualora si scegliesse di fare a mano è necessario schiacciare tutti gli acini tra le dita togliendo i vinaccioli ma lasciando le bucce e poi procedere alla cottura a fiamma bassa fino a che non si ottiene la giusta consistenza.
In alternativa
Sgranare e lavare tutti gli acini di uva. Mettere gli acini a cuocere in una pentola capiente con il doppiofondo spesso. Cuocere per circa 30 minuti a fiamma media fino a che l’uva non inizia a disfarsi e prendere il bollore, dopo abbassare e cuoce un altra ora a fuoco basso mescolando di tanto in tanto.
Trasferire l’uva in un passa verdura e girare fino a che il composto non è passato del tutto. Attenzione a non usare un passa verdure troppo stretto che potrebbe spaccare i semi, questi devono essere eliminati integri.
Ottenuto un composto liquido leggermente grumoso, rimetterlo sul fuoco bassissimo e continuare la cottura per almeno un’altra ora o fino al punto che la consistenza della marmellata non è quella desiderata.
Ovviamente usando un piccolo quantitativo di uva i tempi sono piuttosto rapidi, al contrario per grossi quantitativi potrebbero essere necessari due giorni di lavorazione tra prima e seconda cottura per ottenere il risultato.
Mettere la marmellata di vasetti sterilizzati e capovolgere per far formare il sottovuoto.