Sembra proprio che io sia la “solita fortunella”.
Insomma avrete letto che mi gongolo del fatto di aver assorbito molto bene le tradizioni e i piatti della metà famiglia abruzzese. Avrete anche letto che ho una nonna ex-cuoca che mi insegna a tirare la sfoglia e fare i ravioli, dall’alto della sua “toscanitudine”.
L’altra nonna novarese, che mi ha insegnato ad apprezzare frittura dolce e salame della duja.
… E il mio lui, di origini Calabre. Anche in questo caso, non c’ho messo molto ad amare anche susumelle e melanzane buttunate! Partendo da queste premesse uniteci, anche un pochina di sana “romanità”, dato che io sono nata e cresciuta, qui, nella capitale.
Potete ben immaginare come da queste parti esista un crocevia di ricette e tradizioni diverse, che vengono un po’ da ogni parte della penisola. La sottoscritta gongola felice della miscela esplosiva, che mi fa rimanere un po’ “cane sciolto”, nel senso che il mio blog non si è mai specializzato in alcuna di queste cucine in particolare, proprio come a casa mia nessuna delle tradizioni ha preso il sopravvento sulle altre. Semplicemente coesistono e convivono.
Oggi però vince la mia metà toscana con la zuppa più ricca che esista a mio parere, quella con il cavolo nero: la ribollitta. Non è bello il nome e non è nemmeno fotogenica la signorina immortalata, ne tantomeno ha un profumino delicato in cottura. Questa zuppa è roba rustica, corroborante, in vista del fatto che pare nevicherà in settimana.
Solo un favore, non sbagliate l’olio qui sopra…
E’ fondamentale un olio extravergine di buona qualità che vedrete, valorizza un piatto così semplice rendendolo sontuosissimo. Scegliete oli, intensi e di carattere, molto amari e molto piccanti, in questo caso stanno benissimo monocultivar di Coratina o Cima di Mola oppure per rimanere in toscana il Moraiolo denocciolato di Felsina.
LA RIBOLLITA
250 gr di Cavoli nero
150 gr pane sciapo
250 gr fagioli
200 gr bieta
100 gr passata di pomodoro
50 gr Olio extravergine d’oliva monocultivar moraiolo (molto amaro e piccante)
1 patata
1 cipolla
1 carota
1 costa di sedano
prezzemolo
sale e pepe
La sera prima mettere in ammollo i fagioli per 12 ore o per il tempo indicato sulla confezione, poi cuocerli per 40 minuti/un ora, il tempo che siano cotti e al dente. Lasciare i fagioli con la loro acqua da parte.
Tagliare la verdura dopo averla lavata per bene, e tritare finemente il sedano, la carota, prezzemolo e la cipolla per metterli in casseriola e lasciar soffriggere con un pochino di olio.
Appena le verdure iniziano a sfrigolare aggiungere un mestolo di acqua di cottura dei fagioli e proseguire a cuocere il fondo fino a che la cipolla non sarà trasparente.
Unire tutte le restanti verdure, il sale, il liquido di cottura dei fagioli e coprire la pentola con il coperchio.
Lasciar cuocere a fuoco basso. Nel frattempo, frullare la metà dei fagioli cotti e tenere da parte l’altra metà.
Quando la zuppa sarà quasi cotta e le verdure saranno tutte tenere si aggiungono i fagioli (purea e interi) e si cuoce ancora un po’.
A seconda dei gusti, si puo’ scegliere se dare un altra frullatina alla zuppa o lasciare pezzi interi. Controllare di sale e aggiungere il pepe.
Tagliare le fette di pane (anche raffermo), grigliarle e stofinarle con poco aglio (se piace).
Adagiare il pane su fondo del piatto e coprire di zuppa. Un filo d’olio buono ed è pronta.
Il giorno successivo si “ribolle tutto” con il pane dentro ed è ancora più buona.
Di qui il termine “ribollita” poi!
Leggo molte ricette che utilizzano anche pomodoro e passata di pomodoro, a casa mia non si usa, quindi non la metto.
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valebri dice
Elisa tesoro! questa è in assoluto la ricetta preferita di massimo, ma ho sempre avuto timore a farla, non so perchè!!!! La proverò e ti farò sapere!!!! Baci a iosa
imma dice
Adoro questa zuppa ma purtroppo non sono mai risucita a riprodurla in casa perchè non trovo il caovlo nero dalle mie parti però l’ho assaggaiata ed è strepitosa!Bacioni e complimenti per il mix di cucine regionali che ti circandano:-)!!!
Imma
provare per gustare dice
a me piace un casino..
lia
simona dice
la ribollita è LA zuppa per eccellenza! grazie per condividere con noi queste chicche della tradizione che amo alla follia! pur adorando zuppe e minestre questa mi manca… segno tutto e la preparo in settimana (sperando però che non sia davvero neve!!) un abbraccio! buona mattina:*
Chiara dice
A casa mia invece la cucina toscana la fa da padrona e la minestra di pane almeno una volta all’anno viene fatta, così come la farinata di cavolo nero. Famosa era quella della sorella della mia nonna, zia Berta. Ho provato a replicarla ma buona come la sua non mi è mai venuta….
Carolina dice
La spinta toscana te l’ho data io? 😉
È bello avere tante “influenze” diverse. Ci arricchisce moltissimo.
Buon mercoledì,
Caro
Serena dice
Sì, un pomodorino in Toscana ci si mette 🙂 Ma serve solo per il colore, sai come può essere buono il pomodoro a novembre. Lovable! Trovi ancora il cavolo nero?
Giulietta | Alterkitchen dice
Io amo la ribollita oltre ogni limite.. che meraviglia!! Di solito ne mangio talmente tanta che finisco per stare male 😀
Cappero, che crocevia di tradizioni! E me l’ero persa la nonna novarese 😉
Un abbraccio, bella!
Sara dice
Insomma, sei un meltingpot culinario!Che bellezza, questa è una vera ricchezza mia cara 😀
E la ribollita è una cosa che adoro viscerakmente, alla follia!
Un bacione
Ostriche dice
Che bontà! L’ideale per una sera d’inverno… Io amo molto anche la pappa al pomodoro, la farò presto. Ciao. F
Alessandra dice
Io invece la trovo molto fotogenica. Sarà perché la ribollita mi piace moltissimo, sarà che ti è venuta molto bene, in ogni caso le foto sono belle.
Ho le ultime foglie di cavolo nero da cogliere nell’orto e ho una gran voglia di ripetere la tua ricetta.
A presto!
Alessandra
Micaela dice
Adoro la ribollita! l’ho assaggiato la prima volta in Toscana e l’ho rifatta un paio di volte… devo provare anche la tua versione. 🙂
Milen@ dice
E’ un piatto che non ho mai assaggiato, ma mi incuriosisce molto: di recente me ne ha parlato con grande enfasi mio fratello che in occasione di un we a Pisa lo ha gustato con soddisfazione 😀
Elena dice
Sono convinta che l’incrocio tra le tradizioni di diverse regioni ne fanno un mixer esplosivo… sono sicura che un giusto olio rende la ribollita eccellente!!!Ciao, Elena