L’estate del foodblogger non è mai totalmente sganciata da quella che è la sua passione. Anzi, soprattutto in vacanza e nei momenti di tempo libero si concretizzano i suoi più reconditi sogni e le sue follie da vero amante del buon cibo. Mettete una settimana passata in Cilento, alla ricerca di alici di Menaica, mozzarelle di bufala, sfogliatelle e olio extravergine. Nella campania felix un gourmet gioca facile, ci sono talmente tante cose da vedere e da fare che quasi una settimana di tempo non basta.
Il post di oggi si concentra sul prodotto per cui questa zona è famosa, in tutto il mondo, la mozzarella di bufala. Basta una giornata libera, e sono tutte lì le migliori aziende, a portata di mano, cioè a Paestum.
Le azienda visitate:
BARLOTTI
IL GRANATO
RIVA BIANCA
VANNULO
Barlotti, è situata a Paestum a differenza delle altre 3 che si trovano a Capaccio Scalo, tutte sulla medesima strada statale. Entrando si ha l’impressione di essere in un ambiente familiare, le bufale sono a vista in recinti ampi e puliti.
E’ disponibile piccolo bar e piccolo ristorante all’interno, con possibilità di provare gelato, fatto con latte di bufala e yogurt vari.
Se vi lasciate tentare dalla brioche con gelato, sappiate che quella tipica del Cilento non è quella “consistente” più caratteristica della Sicilia o Calabria, è una brioche sofficissima, tanto che è davvero difficile tenere in mano, l’involucro con il gelato dentro. Bè come potete capire dalla foto, io l’ho ben apprezzata molto e spazzolata via in men che non si dica.
Accanto al bar trovate il negozio che vende le mozzarelle, ma anche una piccola ma bella selezione di prodotti del territorio, tonno, vino, pane… Insomma tutto l’occorrente per organizzarvi la vostra cenetta.
Entrando da “Il Granato”, si ha l’impressione di un azienda enorme, ampio bar con tavola calda dove si trova un po’ di tutto, poca selezione di qualità, almeno all’apparenza. Il negozio vende le mozzarelle e le vende anche in piattini di plastica pronti alla degustazione sui tavoli del bar.
Le bufale sono posizionate appena lontano dal punto vendita, visibili appena si entra.
Vannulo, è un azienda agricola biologica certifica, si vanta per essere l’unica ad esserlo e forse a buon ragione.
La loro mozzarella, se volete acquistarla, dovete prenotarla il giorno prima, altrimenti alle 11 del mattino, quando sono arrivata io, c’è il rischio che sia già terminata.
Il piccolo negozio è letteralmente preso d’assalto. Per politica aziendale, il loro prodotto non viene spedito e non viene commercializzato da nessun distributore, si trova solo presso il loro punto vendita. Perciò se volete assaggiare Vannulo è necessaria la visita a Capaccio.
Accanto al negozio un piccolo bar fornitissimo di yogurt ai vari gusti e piccoli budini, a base di latte di bufala. Davvero deliziosi. Anche qui possibilità di assaggiare gelati a latte di bufala, con brioche o cannoli.
Visitare la stalla delle bufale di Vannulo è un esperienza. La mungitura è tutta automatica e sono le bufale a scegliere da sole quando farsi mungere, un sistema automatico controlla però che non ci vadano troppo spesso. In più, gli animali, hanno un ampia stalla munita di area relax, dove si fanno massaggiare sotto rulli rotanti. Si, avete letto bene, non sto parlando di fantascienza, ma di realtà.
Poco lontano dalle precedenti aziende anche la cooperativa Rivabianca, qui, disponibile solo il punto vendita delle mozzarelle e delle carni di bufala. Possibilità di acquistare i loro prodotti, che vanno dal burro ai caciocavallo, ai salami e affettati di bufala. Io ho provato il salame. Era ottimo.
Le bufale si trovano un pochino lontane dal punto vendita, non sono riuscita a vederle purtroppo.
L’azienda consente di acquistare anche online i loro prodotti e riceverli a casa con delle spese di spedizione che si aggirano intorno a 17 euro.
Per tutte le aziende visitate il costo di un kg di mozzarella di bufala è di 15 €, solo per Il Granato il prezzo è leggermente inferiore 13,5 €. Solo per farvi un idea.
Una volta acquistate le mozzarelle e tornata a casa, si da il via all’assaggio per stabilire quale sarà la regina delle Mozzarelle di Bufala.
Per stabilire il vincitore, si è tenuto in considerazione:
esame visivo – la “maglia” della mozzarella
la consistenza – resistenza al morso, scricchiolio
la sapidità – giusta salatura, caratteristico sapore
la persistenza – durata ed evoluzione del gusto del prodotto al palato.
L’assaggio è stato fatto da 6 persone, con diversi gradi di competenza nell’assaggio.
Preciso solamente che il peso delle mozzarelle non era proprio uguale, il che ha reso l’assaggio più approssimativo, erano tutte da 250 gr circa ma quella di Vannulo più grande.
Questi i risultati del mozzarella di bufala Campana tasting:
VANNULO 3 VOTI
BARLOTTI 2 VOTI
RIVA BIANCA 1 VOTO
IL GRANATO 0 VOTI
Qualche nota:
Il Granato, ultima classificata era la mozzarella più salata di tutte anche se perfetta visivamente.
Rivabianca vince il premio consistenza maggiore “croccantezza” se posso definirla così da profana.
Barlotti visivamente quella dall’aspetto meno compatto, un ottima equilibrio tra sapidità e gusto del latte
Vannulo la meno salata di tutte e una persistenza incredibile, un consistenza diversa, dovuta anche dal diverso peso del prodotto. Vince su tutti i fronti.
Altre foto su la giornata ai caseifici le trovate qui.
[Attenzione, la classifica è basata solo su gusto personale dei 6 assaggiatori e non ha le pretese di dare parere professionale in merito, prende in considerazione solo le 4 aziende selezionate in base a mio personale criterio]. 0
vaniglia dice
Ahhhh (sospiro)… Vannulo (molto esclamativo)!
Tappa obbligatoria quando poco-poco passo in zona Battipaglia… Chissà che entro settembre non riesca a capitarci! 😉
Buongiorno cara, e grazie per questo post degustativo e sempre molto interessante, tipico tuo! :*
Daniela @SenzaPanna dice
da bambina ho vissuto a Persano e in estate eravamo tutti i giorni a Capaccio Scalo a compraremozzarella… pens a che ho fatto pure una brutta indigestione,ma il giorno dopo l’ho rimangiata con gusto contrariamente a quello che succede di solito 😉
Daniela @SenzaPanna dice
pensa che conosco persone che non amano la consistenza, che tu descrivi efficacemente come croccantezza, e la lasciano riposare un paio di giorni prima di mangiarla 😉
Giulietta | Alterkitchen dice
Questo è un colpo al cuore.
Patty dice
Vannulo resta uno dei luoghi da visitare nella mia lista immaginaria, da anni, anni ed anni. Quei posti in cui ti fermeresti solo per devozione, come si fa per un pellegrinaggio. Ed a questa terra promessa io non sono ancora arrivata. Mea culpa, lo so….ma prima o poiiiii!
Adesso scusami, ma devo prendere i sali perché ho avuto un piccolo mancamento.
Ciao tesoro.
Pat
Patty dice
PS Dimenticavo…mangiare una mozzarella di bufala appena tirata fuori dalla vasca, direttamente con le mani, sbrodolandosi si siero senza ritegno, è una esperienza mistica!
Serena dice
Da Barlotti sono stata anch’io, quando andai a visitare l’acropoli… la bufala mi piace sempre, a volte è un tantinello troppo sapida (io la preferisco delicata), ma è un vizio a cui non ho rinunciato nemmeno di fronte ai tanti alert lanciati dai media. E’buonissima e basta!
Ho presente il massaggia-bufale, ce l’hanno anche in un’azienda agricola biodinamica qui vicino, vedere le mucche che si spingono per andare sotto le spazzole è una comica
Daniela @SenzaPanna dice
una collega di Battipaglia mi consiglia anche il Caseificio Jemma, pare meriti molto!!!
http://www.caseificioiemma.com/
quando ci torni lo puoi aggiungere alla lista 😉
Elisa dice
@Daniela: in realtà ce ne son diversi che ho escluso e che varrebbe la pena visitare.
Mi dicono anche “Salati”, comunque Jemma non li avevo mai sentiti. Buono a sapersi!
Hagrid dice
Da Vannulo sono finalmente riuscito ad andarci pochi mesi fa (dopo aver opportunamente prenotato il giorno prima) e confermo il tuo parere. Ma ancor più della mozzarella mi ha entusiasmato lo yoguth, che non è uno yoguth ma un vero e proprio dolce, me ne sono portatoa casa una scorta in uno dei loro contenitori termici predisposti all’uopo (idem per la mozzarella, che viene confezionata in contenitori termici per asporto).
Ahimè, ammetto che io sono uno di quelli che preferisce aspettare 24 ore dalla preparazione, prima di mangiare la mozzarella, Ma non di più.