Se sei alla ricerca di un’esperienza culinaria che va oltre la classica cena al ristorante, oggi ti porto con me alla scoperta di Kiwami, un progetto firmato dallo chef Koji Nakai, all’interno del suo ristorante Nakai, a due passi dal Vaticano.
Entrando nella sala di Kiwami si ha l’impressione di essere trasportati in un luogo lontano, con pareti scure che evocano l’intimità di un bosco e piante sospese che creano una dimensione rilassante. Un grande tavolo sociale da 14 posti diventa il punto di incontro tra gli ospiti e lo chef, per un’esperienza esclusiva e coinvolgente. Qui lo chef è protagonista, cucinando e impiattando direttamente davanti ai commensali per un percorso degustazione in stile omakase, letteralmente “mi affido a te”.
Il concept Kiwami: equilibrio tra tradizione e creatività
“Kiwami”, che in giapponese richiama l’idea di qualcosa di superiore e speciale, rappresenta perfettamente la filosofia dello chef Nakai, un cuoco dalla lunga esperienza internazionale. Nato a Kobe, ha sviluppato fin da piccolo la passione per la cucina grazie al nonno cuoco. Dopo aver lavorato in Giappone, ha esplorato la cucina italiana, con esperienze in diverse regioni e all’estero come chef dell’ambasciatore italiano a Varsavia. A Roma, ha fuso queste influenze nel suo ristorante Nakai. Lo chef Koji Nakai porta in tavola una cucina fatta di contaminazioni culturali, dove la tradizione giapponese incontra ingredienti e sapori italiani. La sua visione punta all’equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione, con un’attenzione quasi maniacale alla stagionalità e alla freschezza delle materie prime. Il menù degustazione si rinnova mensilmente, proponendo 6-7 portate, al costo di 80 euro. Un aspetto unico dell’esperienza è la possibilità di abbinare ogni portata a diverse tipologie di sakè. La carta propone una selezione di circa 20 etichette, dai sakè junmai dal gusto intenso e complesso, perfetti per esaltare sapori terrosi e umami, ai ginjo più floreali e raffinati, ideali per accompagnare piatti delicati. Inoltre, gli abbinamenti con il sakè, sempre più richiesti dai clienti, aggiungono una dimensione sensoriale unica all’esperienza.
Tra le portate del menù di Kiwami, che ho provato io, troviamo proposte che uniscono tecniche tradizionali a tocchi innovativi.
Open Your Mind: una rivisitazione dei classici takoyaki. Le polpette di polpo, accompagnate da una crema di latte di cocco, sono arricchite da salsa yuzu e note di ispirazione giapponese. Un antipasto che invita subito l’ospite a sperimentare nuovi sapori.
Armonia: fiore di zucca in tempura, farcito con una cremosa crema di caprino. La croccantezza della tempura contrasta perfettamente con la morbidezza del ripieno, creando un equilibrio raffinato.
Japanese Tacos: un’idea che fonde street food e alta cucina. I tacos, farciti con tonno scottato, maionese allo zenzero e avocado, combinano sapori freschi e consistenze diverse. Questo piatto è una vera sorpresa per il palato.
Japanese Carbonara: uno dei piatti più creativi del menù, in cui lo chef Nakai reinterpreta un classico romano, utilizzando tecniche e ingredienti giapponesi.
Robata: la portata principale prevede l’hamachi (ricciola giapponese) grigliata su crema di melanzane affumicate. L’insalata di puntarelle, insieme a una spolverata di bottarga, aggiunge un tocco deciso di sapidità, completando il piatto con un perfetto bilanciamento tra mare e terra.
Il tutto si è concluso con un delizioso tiramisù al tè verde con frutti di bosco, poco dolce, molto piacevole, soprattutto in abbinamento al sakè non filtrato dal gusto leggermente dolce e agrumeto che ci è stato servito in abbianmento
Perché visitare Kiwami?
A rendere l’esperienza unica è la presenza costante dello chef Nakai, che condivide storie e dettagli sui piatti, spiegando le tecniche di preparazione e l’origine degli ingredienti. Questo dialogo diretto permette ai commensali di vivere un viaggio sensoriale completo, capendo appieno ogni sfumatura dei sapori proposti. Ogni dettaglio è studiato per offrire un’esperienza gastronomica che coinvolge tutti i sensi.
Le serate a tema, organizzate tre giovedì al mese, aggiungono ulteriore dinamismo al locale: serate con produttori di vino o gin, incontri con produttori alimentari, e perfino eventi con dj set per abbinare musica e cucina.
Nakai
Via di Santa Maria delle Fornaci, 14 Roma
Kiwami è disponibile per il percorso degustazione il venerdì e il sabato, su prenotazione 06 5133215.
Se sei un amante delle contaminazioni culinarie e delle esperienze immersive, Kiwami è una tappa da non perdere a Roma.
Fammi sapere nei commenti se ti incuriosisce questa proposta e quale piatto vorresti provare!
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