Pare che Van Gogh abbia detto: “orange is the color of insanity”, invece Eugene Delacroix scrisse: ”Everyone knows that yellow, orange, and red suggest ideas of joy and plenty”, i R.e.m. parlano di Orange Crush, e arancio è anche il colore del Swadhisthana chakra che si posiziona poco sotto l’ombelico ed è legato al piacere sessuale e il sistema riproduttivo.
Io mi limito solo a arricchire un piatto aggiungendo colore arancione. Si mangia sicuramente, e prima di tutto, con gli occhi, così, mi ritrovo a pensare cosa vuol dire mangiare arancione in autunno, e quali sensazioni mi da? A cosa lo associo questo colore? E se esiste un legame tra gli alimenti che si tingono di questa veste…
Pensandoci, mi sono ritrovata quasi a volerne scrivere un trattato. Diverse sono le sensazioni che mi danno alimenti arancioni nelle diverse stagioni e ancora maggiore è la variabilità se al semplice colore associo una forma.
Difficile trovare un filo conduttore, che sia diverso dall’unire questo colore allo stato di benessere e di sensazione positiva e confortante. Un altra stagione mi suggerirebbe più la parola energizzante, aspro e tonificante. Ma siamo in autunno, il colore di questo mese è senz’altro questo, quindi dopo la zucca ecco i caki:
INSALATA DI RAPERONZOLI, CAKI GRIGLIATI e capperi croccanti
1 caki vaniglia
2 piccoli raperonzoli
olio evo
capperi croccanti
germogli di crescione
Scaldare una griglia o una padella antiaderente e disporre su di essa il caki tagliato a fette e privato dei semi.
Lavare i raperonzoli e tagliare a fettine sottili le radici, lavare bene le foglie e asciugarle.
Condire i caki e i raperonzoli con dell’olio, aggiungere i germogli di crescione. Io li ho fatti in casa con il mio germogliatore.
Infine invece del sale aggiungere dei capperi dissalati croccanti… una vera scoperta, sono uno snack peggio delle noccioline! Se non li conoscete cercateli!
PANE NERO AI CEREALI
500 gr farina per pane nero ai cereali
380 gr di acqua
6 gr di lievito di birra fresco
sale (se mangiate pane salato)
Sciogliere il lievito in poca acqua e mescolare.
Mettere la farina nella planetaria e aggiungere il lievito e tutta l’acqua. Lasciare glutinare l’impasto azionando la planetaria per circa un minuto a distanza di 15 minuti tra un impastata e l’altra.
Quando l’impasto comincerà ad essere elastico e compatto è pronto e può essere messo in frigo a maturare per 12 ore. Lasciato il frigo tutta la notte, al mattino, tirarlo fuori e farlo tornare a temperatura ambiente.
Rovesciare il pane su un piano infarinato. Fare le pieghe del filone (minuto 5:50) e infornare a 200 gr, con forno statico per circa 50 minuti. Controllate la cottura e tagliare una volta intiepidito.