Il gusto delle patate mescolate all’aneto mi riporta subito a viaggiare verso nord, verso gusti più danesi, svedesi, ma anche russi. Sono stata catturata dai profumi di questa semplice preparazione appena l’ho vista riportata sulla pagina di questo libro, The green kitchen, ultimo acquisto a tema ricette vegetariane.
Potermi ancora godere il gusto degli ultimi ortaggi estivi mi tentava molto e appena ho avuto modo l’ho riproposta per cena rimanendo sorpresa di come, poche spezie diverse da quelle utilizzate comunemente, cambino faccia a un grande classico che è l’insalata di fagiolini e patate.
Continuando a sfogliare il libro in questione, ho trovato tante idee molto interessanti e foto incantevoli, il libro è davvero da consigliare. Gli autori di questa pubblicazione sono vegetariani e hanno una figlia piccolina, che segue la loro medesima alimentazione, hanno deciso di farla crescere vegetariana, come spiegano tra le pagine. Vorrei sapere cosa ne pensate voi: secondo voi è giusto crescere una bambina scegliendo per lei il vegetarianismo?
INSALATA DI PATATE CON RAFANO E ANETO
250 gr patate novelle
150 gr fagiolini bianchi e verdi
6 pachino rossi e gialli
olio extravergine d’oliva fruttato medio
1 cucchiaio di aneto
1 cucchiaio di rafano grattugiato
pepe
sale
Bollire le patate e fagiolini spuntati, per circa 15 minuti, fino a che le patate non saranno morbide.
Tener da parte e lasciar freddare.
Lavare i tagliare i pachino e aggiungerli alle patate e ai fagiolini, condire con olio, sale, pepe e aneto, mescolare bene con le mani grattuggiare sopra del rafano fresco.
Se trovate l’aneto fresco va benissimo, io purtroppo avevo a disposizione sono quello secco.
Servire l’insalata fredda o tiepida.
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Serena dice
L’insalata è molto carina e penso che la preparerò stasera, anche se ho solo delle patate dolci, ma, magari, la condisco un po’ di più.
Passo subito alla questione che hai posto, perché è un tema che mi interessa molto.
Da un punto di vista nutrizionale, credo che, con un po’ di attenzione, seguire una dieta vegetariana non comporti alcun problema di salute nemmeno a un bambino piccolo. Chiaro che la carne dev’essere sostituita da altre fonti proteiche, non da un esubero di carboidrati.
Da un punto di vista etico, il quesito potrebbe essere posto in altri termini: paradossalmente, è giusto crescere un figlio trasmettendogli tradizioni alimentari spesso sbagliate o sbilanciate, a prescindere dalla presenza o meno di carne?
In fondo ognuno di noi si porta dietro dall’infanzia e dalla cultura familiare tutta una serie di gusti, preferenze e abitudini (mi sto attenendo strettamente al tema culinario) che incidono sul suo comportamento alimentare, sulla sua salute fisica e sul suo aspetto.
E’giusto crescere un figlio trasmettendogli l’idea che il pic nic sulla spiaggia cominci alle 10.30 del mattino con i taralli, prosegua con pasta imbottita, impepata di cozze, parmigiana di melanzane, anguria e per merenda gelato confezionato? E che questa sia la normalità?
O che l’unica verdura presente ai pasti sia della lattuga condita con ore di anticipo e relegata in un angolo della tavola, casomai qualcuno, dopo aver mangiato pasta con le polpettine, arrosto e patate ne volesse una foglia, prima di passare al tiramisù?
O che il vino rosso si tiene in frigo, perché è più dissetante, come se parlassimo di qualcosa da bere per rinfrescarsi?
Non c’è polemica, attenzione, sto solo dicendo che ognuno trasmette ai figli i propri costumi alimentari e che l’escludere dalla dieta la carne non dovrebbe suscitare maggiori perplessità di un regime che esclude la verdura o ignora l’esistenza dei legumi.
Eppure, al di là di cerchie ristrette, nessuno si interroga su questo.
daniela @senzapanna dice
Condivido il ragionamento di Serena. Sia che siamo carnivori o vegetariani o vegan o amanti del cibo spazzatura in ogni caso trasmettiamo ai nostri figli le nostre abitudini. Forse la cosa giusta è comunque chiedersi sempre come possiamo migliorare quello che già facciamo ed essere aperti e disponibili al cambiamento.
Elisa dice
Buongiorno ragazze,
prima di porre questa domanda sul post mi sono documentata e ho trovato online che non esistono studi che dimostrano che uno svezzamento senza carne causa problemi al bambino. I bambini vegetariani vivono bene (fondazione Veronesi)anche se ci sono non poche polemiche a riguardo e i pediati sono divisi sulla questione.
Nel mio piccolo, non posso che dar ragione Serena, le abitudini alimentari sbagliate che trasmettiamo possono essere molto più dannose alla salute dei bambini che una dieta senza carne probabilmente.
Claudia dice
Ah che tema hai toccato!!! Io credo che non sia giusto imporre un tipo di alimentazione anzichè un’altra a un bimbo.. Sarà lui crescendo.. e dopo aver mangiato di tutto in maniera sana.. a decidere! Ovvio che ripeto…l’alimentazione deve essere sana..consapevole.. Non è giusto privarlo della carne.. E’ giusto secondo me.. fargli mangiare carne bianca magari alternandola ad altri tipi di proteine date appunto da legumi.. E’ giusto fargli mangiare anche quella rossa.. magari 1 volta al mese.. E’ giusto fargli mangiare verdure di stagione.. E’ giusto fargli mangiare pasta.. come cereali.. Non so se mi son spiegata bene.. Poi il bambino crescendo.. con i principi base per una sana alimentazione.. potrà fare le sue scelte.. :-D.. Ok.. ora passiamo alla tua insalata.. mi piace.. adoro l’aneto.. ma non conosco il rafano.. dovrò documentarmi.. smack e buon w.e. .-)
Elisa dice
@Claudia: rafano o Armoracia rusticana, conosciuto anche come cren, è questa radice qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Rafano_rusticano
Capisco quello che dici e i bambini come gli adulti dovrebbero mangiare tutto, tu sei del partito che ogni tanto la carne non si dovrebbe trascurare nella loro alimentazione, secondo me sopratutto il pesce non si dovrebbe eliminare.