“In ogni campo trova la cosa più strana, quindi esplorala.”
(John Archibald Wheeler)
Wheeler era un fisico, morto ormai una decina di anni fa e in una vita dedicata alla ricerca disse esattamente la frase che ho riportato in alto.
E’ una frase che mi è rimasta impressa quando qualche tempo fa mi capitò sotto agli occhi mentre cercavo altro. Queste parole sollevano la questione della curiosità dell’individuo e della voglia di esplorare, dote comune a chi fa ricerca di solito, ma anche a molte persone che non la fanno ma sono curiosi di natura.
Per quello che mi riguarda io in alcuni ambiti ho una curiosità incredibile, in altri, che non toccano il mio interesse la mia curiosità è pari allo zero.
Più di una volta mi è capitato di desiderare che la curiosità che ho riguardo al mondo dell’enogastronomia fosse anche concentrata in almeno altri 2 o 3 ambiti, che sceglierei molto accuratamente. Se fosse possibile farlo a comando, mi riferisco a sviluppare la curiosità di un appassionato, bè questo sarebbe meraviglioso e spingerebbe ognuno a trovare in altri settori “la cosa più strana, quindi ad esplorarla”.
In piccolo, e per una cosa assai banale rispetto agli studi di Wheeler, questo mi è capitato con i nervetti. Per chi non li conoscesse i nervetti sono i piedini di vitello, qualcuno rabbrividirà nel leggerlo, ma fanno parte di quella cucina del quinto quarto che molti adorano e che senz’altro nella gastronomia suscita gran curiosità e sono preparazioni che trovano nell’ultimo periodo un’importante riscoperta anche in ristoranti di alto livello.
Quindi torniamo ai nervetti, la ricetta tradizionale è d’origine lombarda, si accompagnano di solito cipolla e sott’aceti, io odio quei preparati del supermercato perché ci mettono sempre i peperoni che odio, perciò ho fatto semplicemente cipolle e carote in agrodolce in casa e li ho aggiunte all’insalata, seguendo una mia idea che sicuramente non ha nulla a che vedere con la tradizione.
INSALATA DI NERVETTI
400 gr di nervetti
2 scalogno
3 carote
1 gambo di sedano
alloro
olio extravergine d’oliva fruttato medio
prezzemolo
I nervetti possono essere trovati in commercio in 2 modi: precotti o non.
In entrambi i casi mettere in acqua fredda con una carota, un gambo di sedano e qualche foglia di alloro e lasciare cuocere. Per i nervetti precotti bastano circa 20 minuti, per quelli non preparati servono almeno 3 ore, fino a che la carne non si stacca dall’osso e sono morbidi da tagliare al coltello.
Un volta scolati i nervetti devono essere tagliati a cubetti piccoli condito con olio e sale.
Per le verdure in agrodolce è necessario muoversi la sera invece, sbollentare i petali di scalogno e le carote grattugiate e filetti, scolarli e metterli in vasetti. Coprire le verdure con una con 40% di aceto e un cucchiaio di zucchero disciolto.
Si possono conservare così in frigo tappati per qualche giorno, quando l’insalata di nervetti è pronta basta scolare le verdure e aggiungerle.
Aggiungere all’insalata prezzemolo tritato, io ho trovato che anche qualche fogliolina di menta ci stesse bene (… e non urlate subito al sacrilegio!!).
6
Ely dice
Oh un piatto della nostra tradizione che ho sempre ammirato e comperato già fatto ma che vorrei provare a fare. Il mio papà e mio figlio maggione impazziscono, di solito li prendo per Natale e Pasqua e loro danno fondo a tutta la marmitta…. Mi piace lessere curiosa e lo sono sempre stata, per l’informatica quando ancora i pc erano i commodore ricordi? Mip piace nella lettura, cerco gli autuori più disparati e le storie e i libri poco conosciuti, nella cucina mi piace cercare e sperimentare e non sempre viene tutto bene ma la curiosità poi porta al cercare di migliorarsi 🙂 Proverò con questo piatto meraviglioso! Buon pomeriggio!