Dopo questa pausa estiva, mi sono domandata come ripartire con il blog, come programmare le successive uscite e anche cosa fare del materiale raccolto durante queste giornate di agosto in cui di certo non mi sono fatta sfuggire occasioni per immortalare le cose che mi piacciono con qualche scatto. L’intento è quello di organizzare piano piano delle uscite legate ai posti visitati, ma non vorrei trascurare nemmeno la sezione delle ricette, perché sono poi i post che vi piacciono di più e so che settembre è un mese in cui tutti amiamo tornare ad impastare e ritrovare quella cucina casalinga a cui siamo legati, dopo magari qualche stravizio delle ferie.
Oggi però ho pensato prima di tutto che settembre è un mese in cui nell’aria c’è tanta voglia di concedersi ancora qualche giorno di relax, approfittando delle belle giornate e cogliendo qualche weekend ancora non troppo impegnato, si possono organizzare gite fuori porta e belle passeggiate ancora con temperature miti. Quindi oggi vi parlo della Valle del Sagittario, un percorso sia naturalistico che gastronomico ovviamente (che qui non può mancare!).
Si trova nel comune di Anversa degli Abruzzi, in provincia dell’Aquila, la riserva naturale della Valle del Sagittario.
Un’area naturale protetta istituita nel 1997, parte dalla zona più bassa del fiume Sagittario, una valle percorsa dalle sue acque, ed arriva fino a Cocullo.
Appena arrivate in questa valle è evidente il perché sia stata istituita la riserva.
Infatti all’ombra di profonde gole, scorrono le acque del fiume che ha formato le omonime Gole del Sagittario: l’area delle gole inizia dalla diga di San Domenico, nei pressi della quale sorge l’eremo di San Domenico a Villalago. In essa trovano rifugio molti animali selvatici dai lupi ai falchi, dai ghiri, ai gufi, all’orso marsicano. All’interno della riserva si trova un importante giardino botanico, un museo, un’area pic-nic e tanti interessanti sentieri per gli escursionisti.
La Valle del Sagittario è proprio una meta tattica per i weekend perché si trova nel centro Italia, se si arriva fin qui la gita davvero consigliata però, secondo me, è quella da fare a piedi sul “sentiero del cuore”.
Percorso che si fa in maniera agevole, per nulla impegnativo, infatti richiede all’incirca una mattinata, per andare a tornare ci vogliono un paio d’ore, tolte le soste.
Si parte proprio da Scanno paese, in cui il sentiero è segnalato e si prosegue a piedi prima raggiungendo l’Eremo di Sant’Egidio e poi seguendo per il “sentiero del cuore” si arriva al famoso punto panoramico da cui si può ammirare il lago di Scanno nella sua forma <3.
Su dove alloggiare e trascorrere la notte per il weekend non ho dubbi nel consigliare il Bioagriturismo Valle Scannese, portate vestiti pesanti perchè qui la sera fa freddo!
L’agriturismo è la patria di Gregorio Rotolo e i pascoli limitrofi al lago di Scanno sono quelli dove alleva le sue pecore e i suoi animali. Circa i suoi formaggi penso non abbiano bisogno di troppe presentazioni, ma se volete approfondire ne ho già parlato: qui e qui.
La cena nell’agriturismo è l’occasione migliore per assaggiarli tutti ovviamente, sono formaggi a latte crudo prodotti con latte di pecore che mangiano erba oppure vacche Pezzata Rossa allevate in estate al pascolo di alta montagna e in inverno con foraggere biologiche.
Tra miei preferiti c’è sicuramente il caciocavallo, il “gregoriano” e la ricotta scorza nera… Ma non mancate di assaggiare anche il “marcetto” un particolare formaggio dal gusto molto intenso e piccante, per gli stomaci forti perché viene fuori da un processo fermentativo di formaggi attaccati da larve (eh lo so detta così è un po’ estrema!).
I primi piatti sono saporiti e abbondanti e la carne che si trova qui, viene sempre dai suoi allevamenti, è ottima quella di agnello che viene cotta sulla brace, ben visibile nella sala, vicino alla cella di stagionatura dei suoi formaggi a cui è indispensabile buttare un occhio!
L’alloggio è accogliente, ha tutto il neccessario, è tuttavia un agriturismo semplice non c’è da aspettarsi troppo lusso.
Sulla strada delle Gole del Sagittario andando di nuovo verso Anversa c’è un’altra sosta importantissima per gli appassionati di formaggio ed è un secondo agriturismo con ristorante, dove mi sono fermata a pranzo e ho avuto modo di partecipare alla degustazione della loro produzione.
Era in occasione di “Caseifici agricoli” quindi qui c’erano degli eventi speciali e dei laboratori per fare il formaggio.
Questo agriturismo si chiama “La Porta dei Parchi” Nunzio Marcello (sembra il fratello di Gregorio! Giuro!) ha dedicato la sua vita a questa attività, allevamento in montagna e produzione di tanti buoni alimenti che vengono da questa terra.
I formaggi pecorino che producono sono sicuramente interessanti come anche il caciocavallo.
Loro portano avanti questa bella iniziativa di “adotta una pecora” infatti a fronte del pagamento dell’adozione (con tanto di attestato!) si avrà modo di avere i vari prodotti caseari di loro produzione. Aderiscono al WWOFER, ovvero “WorldWide Opportunities on Organic Farms Italia (WWOOF™ Italia)”, questo bio agriturismo quindi fa parte di un movimento mondiale che mette in relazione volontari e progetti rurali naturali promuovendo esperienze educative e culturali basate su uno scambio di fiducia senza scopo di lucro, per contribuire a costruire una comunità globale sostenibile.
Infatti quando sono stata io c’erano dei ragazzi stranieri che erano lì per il programma.
Nel loro agriturismo si mangia a menù fisso, cibo semplice e genuino, anche qui l’agnello è il piatto forte, buono saporito ma dal gusto per nulla forte.
Mi è piaciuto il fatto che non si vendono bottiglie di plastica, c’è l’acqua del rubinetto, se la vuoi! Ottima scelta.
Quindi se volete organizzare un weekend da queste parti, non perdetevi queste belle esperienze, soprattutto prima di lasciare il paesino di Scanno riportatevi come souvenir dal biscottificio in paese i mostaccioli! Il forno lo trovate seguendo il profumino è davvero fantastico!
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