L’ Hanami (花見 lett. “ammirare i fiori”) è la tradizionale usanza giapponese di godere della bellezza della fioritura primaverile degli alberi, in particolare di quella dei Ciliegi da fiore giapponesi, i Sakura (桜 lett. “Ciliegio”). Questa raffinata tradizione, antica di più di un millennio, è ancora molto sentita in Giappone tanto da provacare vere e proprie migrazioni di milioni di giapponesi dalle loro città verso le 60 località più famose del Paese. Da Wikipedia
Ho ancora il broncio per non essere potuta andare al Vinitaly, concluso con la giornata di ieri. Però ammetto che se fossi andata il tempo per fare l’hanami, preparare il mio bento con cura e calma non l’avrei avuto, quindi mi sono gustata il mio pic nic all’ombra dei ciliegi qui: Roma-Eur dove c’è un parco, con un laghetto artificiale, in cui ancora per questo weekend sicuramente, potrete far un salto per ammirare questi alberi in fiore.
Vi lascio una ricettina al volo, da proporre anche per il vostro brunch Pasquale, visto che è a base di uova. L’unico inconveniente è che per realizzarla c’è una condizione necessaria e sufficente: avere questo padellino.
TAMAGOYAKI
3 uova
salsa di soia
olio di sesamo
1 asparago
Nella versione che ho sperimentato io non ho resistito ad avvolgere un asparago in mezzo! Cosa per nulla giapponese, ma decisamente irresistibile per noi.
Scaldare la padella con olio di sesamo, rompere le uova e sbatterle leggermente con un pochino di soia. Traferire padella un piccolo quantitativo di uovo (diciamo 2 cucchiai) lasciar cuocere. Come la frittata si stacca dai bordi aggiungere l’asparago e arrotolare l’uovo intorno ad esso.
Lasciare nella padella il rotolino di frittata e aggiungere un altro sottile strato di uovo, distribuendolo uniformemente in tutta la padella, appena di staccano i bordi, arrotolare la frittata intono al precedente rotolo e così via fino a che non si è finito l’uovo.
Io l’ho arrotolato 4 volte, mi spiace che non ho una foto del tomagoyaki tagliato per farvi vedere.
Se necessario tra un “arrotolamento” e l’altro spennellare con altro olio di sesamo. Per chiarirvi le idee ecco un video
Piccolo ringraziamento: Grazie a Caroline, che è stata immortalata e postata a sua insaputa!
Grazie a lui… Che si emoziona come me per la riuscita di un tamagoyaki! 🙂 E quando ti capita questo… Bè chissenefrega del Vinitaly.