Questo è un post importate.
Da non sottovalutare.
E’ un post che racconta di un cibo a cui sono molto legata e che ogni volta che lo assaggio si porta con lui una “carrettata” di ricordi legati a parenti, gite a Chieti con famiglia e non, momenti di festa e vita all’aria aperta.
Gli arrosticini sono un pochino il cibo simbolo dell’Abruzzo e mi fa davvero piacere poterne parlare e condividere il mio racconto su: Taste Abruzzo.
Fin da piccola, quando andavano a Chieti con la mia famiglia era quasi un rito, arrivare lì e concederci una cena a base di arrosticini. Io e mio fratello facevamo a gara a chi ne aveva mangiati di più contando quanti bastoncini erano rimasti nel piatto, e poi c’era mio nonno, che li accompagnava con in vino che faceva lui, allungato con la gassosa… Adesso mi verrebbe da rabbrividire, ma quando ero piccola mi sembrava normale. A volte lui, mi “colorava” anche la mia acqua con qualche goccia di quel vino, mi piaceva un sacco perché voleva dire che era davvero un occasione speciale quella lì.
Ecco gli arrosticini, mi riportano alla mente tante e tante di queste storie qui e per me son una cosa seria, anzi, in Abruzzo gli arrosticini sono davvero una cosa sacrosanta.
Ad esempio i migliori sono quelli di pecora, detta “Ciavarra” è una pecora giovane che non ha mai partorito.
Gli arrosticini realizzati artigianalmente hanno una grammatura leggermente superiore a quelli in vendita nelle grandi catene di distribuzione, che sono prevalentemente di castrato e sono tutta un’altra storia…
Vi lascio al post su Taste Abruzzo.
E qui riporto la ricetta:
Gli arrosticini vengono cotti su un apposita griglia o fornacella di forma allungata che consente allo spiedino di legno di rimanere fuori dalla braci e quindi può essere girato agevolmente. E’ sempre bene non mettere la carne in cottura fredda di frigo, quindi una volta estratta asciugarla con carta assorbente e portarla a temperatura ambiente.
Il quantitativo di brace necessaria per questo tipo di griglia è piuttosto ridotto, non eccedere con il calore, altrimenti gli arrosticini si bruciano in un attimo. E’ buona norma lasciare sempre un piccola porzione della griglia senza braci, così che questa diventi una zona di “sicurezza” su cui spostare la carne in caso di eccessive fiammate.
Non ungere e non salare la carne prima della cottura, il sale va messo alla fine. Girare gli arrosticini più volte in cottura in modo che siano ben rosolati da tutti i lati. Una volta cotti vanno salati, io di solito uso sale in fiocchi. Si freddano con molta rapidità quindi o si usa un contenitore di terracotta che li mantiene in caldo o della carta alluminio.
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