Penso di essere stata una delle pochissime foodblogger che non si è lasciata tentare dal famoso tè matcha, polverina verdina dal gusto erbaceo, dal profumo di fieno greco, famoso per la cerimonia del tè in Giappone.
Oggi ho deciso di rifarmi e ho iniziato con un cake semplice e con una farina di eccezione, quella di Enkir, una vecchia conoscenza!
L’utilizzo di farina che nasce da un cereale antico con un tè molto antico creano in questo cake un gusto rustico ma estremamente delicato, il matcha ha un odore e un sapore molto persistente che sicuramente riesce a tenere testa anche ad un tè nero, per la colazione. Altro abbinamento provato e approvato è questo cake con il tè verde Darjeeling, che ne accentua il gusto erbaceo ad ogni sorso. Così il momento del tè diventa un viaggio tra Italia, Giappone e India che passa per una pigro pomeriggio di novembre.
Con queste dosi si ottengono 2 plumcake da 20 cm oppure 12 piccoli
ENKIR & MATCHA MINICAKE
200 gr di farina di enkir (quella del Marino!)
100 gr di farina 00
200 gr di zucchero di canna
100 gr di latte
4 uova
1 bicchiere di olio evo
1 cucchiaio di te matcha
7 gr di cremor tartaro
1 pizzico di sale
Si parte unendo gli ingredienti solidi, quindi setacciare le farine e il lievit,o aggiungere lo zucchero e il tè. Utilizzando delle fruste elettriche e aggiungere gli ingredienti liquidi: le uova, l’olio, il sale e alla fine il latte per regolare la consistenza. Mescolare fino a che non sarà tutto amalgamato e della consistenza liquida come quella di una crema.
Foderare due stampi da plumcake e riempirli per metà, infornare subito a 200 gradi poi dopo 10 minuti abbassare a 180° continuando la cottura per 30 minuti (forno ventilato).
Prima di togliere i dolci dal forno controllare la cottura infilandoci dentro la lama di un coltello e assicurandovi che sia ben asciutta.
Lasciar raffreddare su una graticola mentre si prepara il tè.