“Non si dice non mi piace prima di aver assaggiato” insegnamento che non hanno mai finito di ripetermi mia madre, ma anche mia nonna, nel tentativo di farmi provare cose nuove. Invece io, imperterrita, peggio di un mulo, se c’era qualcosa che non mi sconfinferava all’aspetto difficilmente riuscivano a farmela mandare giù. Atteggiamento comune a tutti i bambini immagino, soprattutto per i piatti dagli odori forti o un poco elaborati.
Così avviene che negli anni alcune pietanze restano totalmente fuori dalla nostra dieta, perché ci portiamo dietro la convinzione che quella cosa non ci piaccia. Traumi infantili.
Un giorno però, dopo tempo, si assaggia di nuovo quel piatto e si scopre che non è affatto male. Io un bel giorno ho fatto pace con la cipolla… E di certo alcune incursioni in terra Calabra hanno avuto il loro influsso.
Per dirne una, ma voi la cipolla di Tropea al forno con un pochino di pan grattato sopra l’avete mai provata? Ecco, per gli estimatori sapere cosa voglio dire, per chi ancora non avesse provato, dovete rimediare subito!
In stagione le cipolline (non ha caso in inglese sono “spring onion”) sono dolcissime e tenere, ho scoperto che in agrodolce sono incredibili. La ricetta di queste cipolline compare anche nel testo dell’Artusi e qui, assolutamente non si usa il balsamico, cercando ricette in rete invece noto che l’aggiunta di questo condimento spopola, mi domando perché ma non trovo risposta.
Sarà che il mio balsamico lo centellino e non mi verrebbe mai in mente di metterlo a cuocere ulteriormente. Per farla breve insomma la mia ricetta è con aceto comune di vino o di mele, quello che preferite, l’aggiunta del distillato di riso giapponese, non cambia radicalmente il risultato finale visto che l’alcool evapora tutto, dona un gusto più orientaleggiante ma se non lo avete si può omettere.
CIPOLLINE IN AGRODOLCE CON SAKE’
350 gr di cipolline (pesate pulite)
200 ml di sakè
1 cucchiaio di zucchero
2 cucchiai di aceto
20 gr di burro
1 pizzico di sale
In una casseruola fondere il burro con lo zucchero fino a che non comincia leggermente a colorarsi diventando nocciola. Aggiungere l’aceto, mescolare rapidamente e aggiungere tutte le cipolle mescolando.
A questo punto lasciar cuocere a fiamma bassa e con il coperchio, aggiungendo via via sakè quando i liquidi cominciano a scarseggiare.
Serviranno circa 40 minuti di cottura, in questo tempo è necessario di tanto in tanto mescolare e controllare le cipolline, è meglio mescolare muovendo direttamente la casseruola invece che con un cucchiaio perché soprattutto alla fine le cipolline sono molto delicate. Aggiungere il sale quando orami la cottura è quasi ultimata e assaggiare per aggiungere eventualmente altro zucchero o altro aceto in base vostro gusto.
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Rossella dice
Sakè…sakè…bellissimo ingredienti ed invitante ricetta.
Confermo, anche mia madre diceva sempre di assaggiare prima di dire non mi piace. Anche se in fatto di cipolle ed affini ho sempre avuto un gran debole.
Stupende (come il solito) le fotografie.
Carolina dice
Senti Eli rischierò di essere ripetitiva e noiosa, ma qui è sempre tutto splendido. Ogni giorno di più. Complimenti.
Secondo me dovresti iniziare a vederti in chiave professionale, sai? Sul serio…
Buon mercoledì,
Caro
vaniglia dice
Trovi sia scocciante sentirsi ripetere “ogni due per tre” che sei un genio, dalla sottoscritta? ;-P
Perché, ehm, mi trovo costretta a ridirtelo.
Genio. Ma davvero!
Imma dice
Io amo le cipolline tesoro e come te in passato ho detto no a tante cose che adesso adoro e che non potrei farne a meno e questa tua versione come sempre mi incuriosisce moltissimo!!Bacioni,Imma
Verdecardamomo dice
sai che non ho mai usato il sakè in cucina?? Anche a me la mamma diceva la stessa frase!!!!. Queste foto rendono onore alle cipolline stupende 😉
Patty dice
FA VO LO SE…le cipolline in agrodolce o in umido sono l’unico tipo di cipolla che tollero di mangiare. Cruda mi fa male, fritta me se ripropone a vita, stufata mi stufa…ma queste sono da sturbo e la prima foto, con quella in primo piano che sembra caramellata….oddio….
Bravissima come sempre. Un bacione grande, Pat
Giulietta | Alterkitchen dice
BBBBone, le borettane! E con il sakè è decisamente un abbinamento inedito. Me gusta!
Francesca dice
Vero, alcuni cibi li “bolliamo” ma poi quando si dà una seconda possibilità, più in là nel tempo, sembra di scoprire un sapore del tutto nuovo… a me è successo coi peperoni… 😀
Mi piace il tocco orientale che hai dato alle cipolline, di solito le preparo con il viso rosso ma amo seguire nuove strade… 🙂
Claudia dice
Le facciamo spesso.. le adoro.. Non ho mai utilizzato il sake.. baciotti
Serena dice
Pensa che, insieme ai carciofi con noci e pecorino, le cipolline in agrodolce sono il piatto che mi ha permesso di avvicinarmi alle verdure, per me illustri sconosciute fino alla veneranda età di 21 anni…
sonia dice
concordo in tutto e per tutto con Carolina 🙂
un bacione
simona dice
Cara eli le parole della tua mamma mi sono molto familiari:) quante volte non ho mangiato cibi riscoperti anni e anni dopo?… Adesso sembra fatto apposta ma credimi non le è… è proprio il caso del sakè! mi sono sempre rifiutata di assaggiarlo eppure credimi sei riuscita a mettermi voglia di provare … foto da togliere il fiato e ricetta da provare:) complimenti di cuore sei bravissima:*
Ribana dice
Che belle queste cipolline e le foto sono fantastiche, complimenti!
Buona giornata!
Valentina dice
Meraviglia *_*
Quella glassatura lucida fa sbavare.
Not Only Sugar dice
Che bontà…
Not Only Sugar