Ricco, calorico, con una ricetta di quelle slow da preparare con calma, non a caso gli inglesi tradizionalmente preparavano questo pudding l’ultima domenica di novembre e lo conservavano al freddo fino a Natale, anche se adesso i tempi sono un po’ cambiati, di certo non è una ricetta last minute. Sulle tavole inglesi non manca mai, io anche ve lo avevo promesso, vi presento quindi il Christamas pudding tradizionale, anche se, con le sue versioni e infinite varianti c’è davvero da sbizzarrirsi.
Senza eccedere però con i tempi di conservazione, la ricetta di questo pudding qui si conserva un paio di settimane in frigo, Nigella consiglia anche modi alternativi per gustarlo: dice che si può, scaldare e mangiare per i giorni successivi friggendolo nel burro, oppure aggiungendolo al gelato, oppure per i suoi spuntini di mezzanotte affogato nell’eggnog… Ma certo, Nigella e Nigella!
Io mi accontenterei di servirlo a Natale, accanto al nostro più tradizionale panettone, al posto della frutta secca, per dare alle feste un tocco British.
Veniamo adesso invece alla crema col brandy che tradizionalmente viene usata per accompagnare il pudding, come minimo la ricetta originale prevedere 10 tuorli, io, anche se ho messo tutta me stessa per eseguire in maniera tradizionale la ricetta, proprio non ho avuto il coraggio di cimentarmi in questa sorta di zabaione, quindi ho guarnito con della panna appena montata. Non me ne vogliate. Vi lascio comunque la ricetta, tratta da Donna Hay.
CHRISTMAS PUDDING
105 gr di raisins (uvetta)
40 gr di sultanas (uvetta più grande e chiara)
80 gr di mirtilli rossi secchi
105 gr di datteri
70 gr di mandorle a filetti
1/2 cucchiaino di mix di spezie (io: cannella)
80 ml di brandy
80 ml di cherry dolce
125 di burro ammorbidito
45 gr di zucchero di canna
55 gr di zucchero semolato fine
2 uova
50 gr di farina 00
10 gr di pangrattato
50 gr di farina per spolvero
La ricetta comincia il giorno prima, lasciando 24 ore ad ammorbidire tutta la frutta secca nel brandy e nello sherry. Mescolare bene e coprire con una pellicola conservando il contenitore al buio e girando qualche volta.
Mettere il burro ed entrambi gli zuccheri nella ciotola del robot da cucina e montare 8-10 minuti fino a che il burro non è diventato chiaro e cremoso, aggiunge un uovo alla volta e montare a a lungo fino a che il composto non è molto spumoso.
Unire la farina e ail pangrattato alla frutta secca e anche al composto di uova, amalgamando delicamente.
Bollire per circa un minuto un canovaccio per sterilizzarlo e poterlo utilizzare in cottura. quindi una volta lavato e strizzato coprire il canovaccio con un velo di farina e mettere al centro l’impasto ottenuto.
Stringere il canovaccio attorno al pudding e chiudere con una spago legato stretto, lasciando almeno 15 cm di filo per lato.
Legare i due capi del filo ai manici della pentola in modo da cuocere il pudding senza che questo tocchi il fondo della pentola piena d’acqua.
Mettere il pudding in acqua fredda, portare a bollore e lasciare bollire 4 ore a fuoco basso, aggiungendo acqua quando necessario.
Trascorso tale tempo, tagliare lo spago, aprire delicatamente e capovolgere il pudding su di un piatto da portata.
Aggiungere sopra altro brandy o la “brandy custard” e servire.
BRANDY CUSTARD
375 gr di latte
1 baccello di vaniglia (i semi)
10 tuorli
50 gr farina
160 gr di zuccchero a velo
160 gr di panna
60 ml di brandy
Scaldare il latte aggiungendo i semi della vaniglia, portare a bollore.
Mescolare a parte le uova, la farina e lo zucchero a velo. Lentamente aggiungere il latte al composto di uova mescolando velocemente.
Spostare sul fuoco il composto e continuare la cottura 12 minuti mescolando sempre a fuoco moderato.
Si conserva 3 giorni in frigo coperta da una pellicola messa a contatto con la crema stessa, per far formare la patina ispessita.
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giulia pignatelli dice
bellissimo il tuo pudding! Io non l’ho mai fatto perchè non ho un contenitore per la cottura a vapore… non avrei mai pensato di cuocere in un canovaccio!!! Grazie e buone feste
Arianna dice
!0 tuorli? Hai fatto benissimo a cambiare la crema!
Serena dice
Io l’ho mangiato nella versione tradizionale, coperto di pasta di mandorle, poi uno strato di glassa, infine uno di panna montata. Una bomba, non ce la faccio.
Lo preferisco in purezza, come il tuo, senza tante moine ad acquietare la frutta.
alem dice
Eli, foto incantevole!
Tantissimi auguri!
Enrica dice
E’ favoloso e non sapevo della cottura nel canovaccio…quella glassa sopra è perfetta e che foto!
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Ciao! mamma che bello questo dolcino e la crema al brandy è una vera chicca! complimenti e tanti auguri di buone feste
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Giulietta | Alterkitchen dice
Ammappa che ricetta! Non conoscevo questo procedimento… e sono certa che quel pudding sarebbe proprio nelle mie corde 🙂
Aber dice
Anni fa, lo avevo realizzato come si faceva una volta: col grasso di rognone,
certamente una preparazione molto calorica…ma indimenticabile!