Voi lo sapevate che esiste il “cioccolismo”?
Cioè, ma che davvero? Il cioccolismo dico io! Lo sapevate?
“Il cioccolismo indica una dipendenza da cioccolato, come alcolismo e tabagismo lo sono rispettivamente per alcol e tabacco.” Da Wikipedia.
So bene che sull’affidabilità di Wikipedia non posso scommetterci ed infatti il termine non esiste cercandolo sul sito dell’Accademia della Crusca, ma la questione mi ha fatto comunque sorridere.
Immaginiamo una persona totalmente dipendente dal cioccolato andare a lavoro e cominciare da dire “no lasciami stare oggi sto malissimo, ho un mal di testa da cioccolismo pazzesco” oppure peggio “no niente palestra oggi, ho un attacco acutissimo di cioccolismo, devo correre in bagno”.
Ora, senza voler sottovalutare il problema di una persona che potrebbe seriamente cadere in questo tipo di dipendenza che potrebbe causare non pochi problemi, ma esiste davvero una assuefazione da questo alimento al limite dell’insano?
…E mi rivolgo a voi cari “cioccolisti”, ebbene avete tutta la mia solidarietà e comprensione, lo sono un po’, un bel po’ pure io, dipendente dalle magici semi di cacao. Potremo ritrovarci un giorno e fare un bel gruppo di ascolto, raccontandoci di quella volta in cui davanti alla tv, sono riuscita a mangiare tutti quei gianduiotti di Guido Castagna, oppure di quell’altra volta che mi sono fatta fuori quasi una tavoletta di quei cioccolati Amedei, eh però, lì ero giustificata, non riuscivo bene a comprendere se preferivo il Chuao al Criollo e ho dovuto ripetere più volte il test!
Che cosa succede quando questi attacchi di cioccolismo si manifestano secondo voi?
Quale è il modo giusto per contrastarli? Io ho un soluzione, io, i miei, li assecondo.
Proprio un freddo pomeriggio di questo ottobre, ho fuso un quantitativo imbarazzante di cioccolato e l’ho mescolato insieme ad un altro imbarazzante quantitativo di burro e ho fatto questa torta, lussuriosa a dir poco.
Nel mondo delle ricette con i “senza” mi sono sentita quasi confortata nell’ammettere che questa è la ricetta dei “tutto”.
Il centro della tarte chocolat noisette in questione, deve rimanere morbido e scioglievole, più che umido! E’ proprio cremoso.
Attenzione quindi alla cottura, perché se tenuta troppo potrebbe asciugarsi e perdere la sua caratteristica di essere quasi un dolce al cucchiaio.
CHOCOLAT NOISETTE TARTE
200 gr di cioccolato
200 gr di burro
200 gr di zucchero
4 uova
100 gr di nocciole tritate
sale
cacao per spolverare la superficie
Accendere il forno a 180°.
Separare i tuorli dagli albumi e montare a neve ben ferma questi ultimi.
Sciogliere a bagno maria il cioccolato tritato con il burro, mescolare fino a che il composto non sara liscio.
Far intiepidire un poco poi aggiungere un tuorlo per volta mescolando rapidamente con una frusta.
Unire anche la farina di nocciole tritate, lo zucchero e il sale.
Aggiungere al composto gli albumi montati con una spatola senza smontarli troppo, con dei movimenti circolari dall’alto verso il basso.
Foderare uno stampo con fondo amovibile da 20 cm di diametro di carta forno e versare il composto.
Cuocere 30-35 minuti a 180° a forno ventilato.
La torta dopo la cottura risulterà molto gonfia per via delle uova, ma freddandosi tenderà ad abbassarsi e ad affossarsi verso il centro.
Quando la torta sarà completamente fredda togliere delicatamente lo stampo.
E’ più buona dopo un giorno di riposo.