Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza.
Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo.
Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza.
(da L’Ordine Nuovo, anno I, n. 1, A. Gramsci, 1° maggio 1919)
Ho voglia di parlare anche io questo 25 aprile, perché tra queste pagine, la mia scelta è stata quella di tenere fuori gli argomenti non inerenti alla cucina, argomenti che non siano leggeri, che fanno pensare.
Nessuno ha voglia di farlo.
Soprattutto se si viene qui con l’intento di leggere una ricettina.
Ma io in questo mondo, ci vivo.
E vedo.
Vedo come si evolve la storia intorno a me, vedo i miei amici, seppur qualificati, senza contratti di lavoro, senza tutele e senza possibilità di creasi una famiglia.
Vedo i ragazzi della mia età, che non possono nemmeno pensare di andare a vivere da soli, senza l’aiuto dei genitori, perché con un contratto a progetto nessuno ti da un mutuo.
Vedo mia nonna, che ha lavorato una vita e che ora vive con una pensione, che la nostra generazione, non avrà mai.
Vedo che la crescita non può avvenire, così. A volte mi viene voglia di andarmene in posti in cui la qualità della vita è migliore, in paesi civilizzati. Ma la verità è che io qui, ho le mie radici che mi tengono salda a terra.
Prima ci credevo, speravo di cambiare le cose, ma qui sembra di remare a vuoto, la mentalità radicata nella cultura Italiana non si cambia e, con questo alibi, resto immobile, ferma, cercando di vivere nell’onestà, ma solo stando qui a guardare, coltivando il mio orto. Mi dispiace.
Mi dispiace se penso che invece nella nostra storia c’è stato chi ha combattuto, lottato e portato avanti delle idee, che ricordiamo oggi, 25 aprile. Tutto questo ha portato il nostro paese ad essere migliore, e in cuor mio torna un pochino di speranza.
Oggi non avevo voglia di parlare di una ricetta, quindi ho riportato una preparazione, che non è una novità sicuramente, perché ha fatto il giro del web, in lungo e in largo, ma è una dritta che in casi di emergenza può tornare comoda.
BURRO HOMEMADE
1 litro di panna fresca
Azionare la planetaria a velocità media e lasciar andare per almeno 20 minuti fino a che la parte di panna solida si separa dalla liquida, restando attaccata al gancio.
Prelevare il burro ottenuto e conservarlo in un contenitore in frigo, si conserva una decina di giorni senza problemi.
E IL LATTICELLO?
Il liquido che rimane, dopo aver fatto il burro, NON E’ LATTICELLO, leggo online che molti credono che lo sia, ma il latticello in realtà deriva da una fermentazione, quindi è simile ad uno yogurt.
Pertanto se provate ad utilizzare questo siero nei dolci, sicuramente potrete ottenere degli ottimi risultati, ma non fatelo per le ricette che richiedono buttermilk, perché non è la stessa cosa.
Se volete dei consigli su come realizzare il latticello (vero!) invece, andate qui
Irma dice
Buono il burro fatto in casa! E vederlo comparire dalla panna sembra quasi una magia!
Io però non ho mai pensato a usare la planetaria… -____- lo faccio molto più “alla casalinga” agitandolo in un grosso barattolo di vetro 😀 così mentre si fa il burro si fa anche ginnastica alle braccia!
buona giornata
Irma
imma dice
Tesoro avrà fatto anche il giro del web questo butto homemade ma io nn lo conoscevo quindi adesso mi hai troppo ioncuriosita quindi proverò senz’altro e condivido ogni tua parola scritta in questo post!!baci,Imma
Cristina dice
condivido ogni tua parola, purtoppo le cose stentano a cambiare e la mentalità della maggior parte della gente fa altrettanto.
Anche io ho pensato più volte di scappare da questo paese, ma è qui che voglio stare e contribuire in tutti i modi a migliorarlo! Speriamo di farcela!
Giulietta | Alterkitchen dice
Come capisco e condivido le tue parole.
Per il burro, semplicemente un’ottima idea..
Terry dice
È una vita che voglio provarci! Ben fatto!!!…. Anche per le parole spese prima del burro 😉 …mi trovi d’accordo!
benedetta dice
in realtà non sono amante del burro e non lo uso quasi mai, ma averlo homemade mi sa che mi tenterebbe tantissimo!! :)))
un abbraccio mia cara!
Passiflora dice
ma dai allora è facile! ci proverò!
valentina dice
Sia lodata la capacità di continuare a fare il giusto nonostante lo schifo che ci circonda. Tutto viene dal basso, io ne sono convinta. Ognuno faccia ciò che è giusto è non avrà nulla da temere dalla propria coscienza nè responsabilità di tanta pochezza e miseria!
Cey dice
Ho apprezzato tantissimo la prima parte del post, è stata intensa. Spero che la voglia di fare del nostro meglio riesca a rimanerci, nonostante il periodo e nonostante il pessimo esempio dall’alto.
Serena dice
Cara Elisa… potrei scrivere mille cose in risposta alle tue riflessioni, ma potrebbero solo alimentare la tua delusione per questa Italia sbagliata, di cui si dà la colpa a una politica che siamo stati noi a costruire, dandole fiducia e cogliendo i frutti che la sua mancanza di lungimiranza ci ha dato, senza renderci conto che stavamo solo “cicaleggiando”, senza pensare al futuro. Preferisco dirti che noi il 25 Aprile lo abbiamo festeggiato, come ogni anno, e come ogni anno festeggiamo il I Maggio, in ossequio a chi certi valori, invece, li ha perseguiti e conquistati per tutti noi. Che abbiamo saputo solo sprecarli con superficialità.
vaniglia dice
Questo tuo post é molto bello Elisa. Condivido tutto.