Se maggio è stato un mese in cui davvero ho portato a casa, tante tante cose belle, giugno è iniziato e siamo già a metà del mese senza che me ne rendessi conto,e la corsa continua incontrastata…
Tanto che se ripenso cosa ho fatto in questi primi 15 giorni del mese, neanche me lo ricordo più. Sembrano passati mesi.
Fatemi pensare in questi 15 giorni: c’è stato Torino, per il convegno Efpa (sì, è per lavoro).
C’è stato Milano con una bella cena ad Innocenti evasioni,
c’è stata la settimana scorsa una degustazione memorabile degli champagne 96 e non solo.
Poi… passeggiate Fiumicino e tappa all’ostricheria, ma anche giretti la centro di Roma dovevo fatto la conoscenza di Zia (prometto che ne scriverò).
E matrimoni… Tanti, uno a Trissino in Veneto e uno ieri a Roma! Come è bello condividere la gioia di un matrimonio quando vedi gli amici che si amano!
Basta scorrere le foto del cellulare o dei social, per ricordarmi tutto.
Ci sono anche le foto dei barbecue, la new entry nella Kitty’s Kitchen è stato lui, e abbiamo cucinato la punta di petto e anche il Wagyu, per la prima volta a casa! Esperienza incredibile… Un carne da urlo.
Vestiti belli, capelli pieni di onde, ho perso il conto delle manicure fatte, credo 3 in 2 settimane! 🙂
Tanto lavoro, anche stimolante, il supporto di un coach eccezionale, risultati inaspettati e soddisfazione da parte di nuovi clienti ottenuti.
Sveglia alle 5 tutte le mattine perché ho bisogno di meditare per fermare il flusso di pensieri e soffermarmi sull’essere grata per tutta la vita che mi sta scorrendo davanti alla velocità della luce. Se ripenso a questi 15 giorni di ordinaria follia, ma manco troppo, devo ammettere che questo è l’andazzo degli ultimi due anni e devo ringraziare anche me stessa per le opportunità che ho colto, per non essere tornata indietro. Non aver smesso di credere, in qualcosa che poteva non piacermi ma che poi una volta digerita si è dimostrata la scelta giusta.
Riscopro ogni volta che mi siedo dietro questa tastiera quando mi rigenera potermi permettere il lusso di scrivere un blog, per pura passione e senza guadagno. Solo così riesco a fermare immagini nelle parole, e generare parole che alimentano altri sogni e cassetti da aprire. In un turbinio continuo.
Da Danilo Ciavattini, lo scorso mese a Viterbo, ho imparato a fare il burro di olio extravergine. Lui ci disse che era fatto col burro di cacao… E allora mi sono detta che potevo farlo anche io. Sì, mi sono messa a casa di buona lena e ho provato, ho provato a vedere quale fosse la giusta combinazione di olio e polvere per ottenere la consistenza desiderata e quando ho potuto servirlo come antipasto a casa mia, un po’ come lo serve questo famoso ristorante stellato, bè, devo ammettere che ne sono stata soddisfatta.
Dopo tante chiacchiere più o meno confuse ecco la ricetta che ho messo a punto
Cosa occorre per preparare il burro di olio extravergine
100 ml di olio extravergine d’oliva fruttato medio-intenso
70 gr di burro di cacao il polvere
sale a piacimento (io non l’ho messo)
Come preparare il burro di olio extravergine
Scaldare leggermente l’olio extravergine portandolo circa a 40°C, non eccedere perché scaldando troppo l’olio si corre il rischio di perdere tutti i suoi pregi e suoi profumi, aggiungere la polvere di burro di cacao e scioglierla benissimo nell’olio.
Trasferire l’olio in piccole coppette e mettere in frigorifero a freddare un paio d’ore, fino a che il composto non diventa solido.
A questo punto tirare fuori dal frigo 15-20 minuti prima del servizio perché possa essere della consistenza del burro per poter fare i riccioli perfetti con un arriccia burro.
Perfetto da spalmare sul pane come aperitivo, un po’ come avviene nei ristoranti francesi, ma con un piacevole tocco di aroma di olio extravergine italiano. In questo caso per fare questa ricetta bisogno davvero usare un olio buono quasi un fuoriclasse per goderne a pieno in purezza.
**Appunti: Un ricetta analoga a questa l’ho assaggiata che dalla chef Cristina Bowerman e da Caterina Cerando a Dattilo, ma credo che in quel caso non ci fosse burro di cacao ma l’olio fosse reso solido dal freddo, in quel caso non è possibile fare dei riccioli però. L’olio rimane più in purezza.
Sempre di questa ricetta che usa il freddo invece che il burro di cacao trovai traccia sul libro “in cucina con il metodo kousmine” ma non ho mai trovato a farlo quindi sarà magari il mio prossimo tentativo.
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