I fiori gialli sono i primi a fare capolino tra i prati e sui rami.
Le mimose sono fiorite già da qualche tempo e con loro, le prime violette si affacciano timide nelle aiuole creando un tappetino di foglie basse che vanno ad annidarsi sotto arbusti più grandi che gli fanno ombra.
Io impazzisco per il profumo di violette, quello delicato che si respira all’aria aperta e trovo invece quasi nauseabondo quell’odore all’ennesima potenza, quando viene riprodotto artificialmente ad esempio o quando si raccoglie un mazzetto composto solamente da questi fiori e tutto il profumo arriva al naso troppo intensamente.
E’ la sottile sfumatura che distingue ciò che è elegante, da ciò che non lo è. Riflettendoci, non sempre melius est abundare quam deficere appartiene alla delicatezza e all’armonia, che sono invece caratteristiche di bilanciamento perfetto nel né troppo né troppo poco. Invidio molto chi sa padroneggiare di questi equilibri in molti ambiti e quando non so come comportarmi, penso a quello che mi diceva mia nonna: “pulito e ordinato” un modo per sbagliarsi il meno possibile a mio avviso.
Ho raccolto una manciata di violette che avevo in giardino e ho deciso di essiccarle per realizzare dei biscotti di cui avevo letto sul libro di Tessa Kiros, ho respirato a pieni polmoni il loro profumo durante l’essiccazione e cercato di imprimerlo bene, creando un’ancora, per tornarci con la mente quando la fioritura sarà passata.
La scorza di limone ha aggiunto un altro profumo incredibile all’impasto e in forno, l’odore dello zucchero e del burro hanno fatto la magia e ho capito che quello era esattamente il sentore che avrei voluto sigillare per sempre nella mia cucina, perché mi rappresenta, perché è l’odore che dovrebbe avere il mio blog, se poteste respiralo.
Come mio solito non sono riuscita ad eseguire la ricetta esattamente come è stata scritta da Tessa Kiros, ma mi sono permessa di mescolare una farina diversa, una piccola percentuale di quella preziosa farina di patate dolci viola, che ha conferito ai biscotti il colore che vedete. In alternativa si può usare tutta farina 00 o integrale.
BISCOTTI AL LIMONE E VIOLETTE DI TESSA KIROS
Dosi per 20 biscotti
75gr di burro
75 gr zucchero
1 uovo
la scorza di mezzo limone
170 gr di farina 00
40 gr di farina di patate dolci viola
20 violette essiccate
gomma arabica (io: acqua e zucchero a velo)
Accendere il forno a 170°.
Unire il burro morbido con lo zucchero, aggiungere l’uovo e la scorza di limone.
Unire le farine setacciate e mescolare il tutto.
L’impasto non necesita di riposo in frigo, ma se non si ha intenzione di fare subito i biscotti può essere conservato al freddo.
Formare i biscotti realizzando della palline un poco schiacciate da 18 gr l’una.
Cuocere il forno per per 10 minuti.
Una volta freddi applicare le violette secche unendo zucchero a velo e poche gocce d’acqua in modo da formare una glassa che mantenga il fiore sopra il biscotto.
VIOLETTE ESSICCATE
Secondo Tessa Kiors una volta raccolti i fiori devono essere lasciti qualche giorni ad asciugare su un vassoio, durante questo tempo vanno girati e vanno riaperti i petali fino a che non saranno secchi.
Io ho velocizzato il processo usando l’essicatore.
Se avete un modello come il mio un cui non è possibile regolare il calore è meglio usare l’ultimo ripiano del macchinario in modo che le violette prendano meno calore possibile.
Distribuiti i fiori sulla griglia con i petali ben aperti azionare l’essiccatore e lasciar in funzione per circa mezz’ora.
Una volta essiccati io le ho spruzzati subito con un pochino di acqua e zucchero in modo da non correre il rischio che si sbriciolassero troppo quando sarei andata ad applicarle sui biscotti.
0
Simo dice
Che meraviglia, dei biscotti favolosi, ed un post che sa d’altri tempi, mi piace!!
Bellissima atmosfera ❤