Era frequente avere amaretti in casa.
Quando ero piccola spesso erano custoditi della dispensa di nonna e anche da mia mamma. Nelle ricorrenze spesso ci venivano regalati e giravano per diverso tempo senza che nessuno poi desiderasse ardentemente finirli.
Io un debole ce l’avevo, per quegli amaretti grandi incartati come caramelle che apparivano con delle stampe colori pastello. Ma il “debole” non era un fatto di pura golosità per quella tipologia di biscotto. Il mio desiderio era diverso, volevo assaggiare ogni colore di incartamento di biscotto nella speranza di trovarne uno diverso dall’altro ero tentata di aprirli tutti, ma erano sempre tutti uguali, alle mandorle.
Nel tempo poi hanno trovato diffusione gli amaretti al pistacchio o anche quelli di altri colori non meglio associati ad un gusto.
Fare gli amaretti in casa è davvero la cosa più semplice del mondo a patto di reperire almeno delle mandorle amare (armelline) per mescolarle alla farina di quelle dolci, poi basta avere degli albumi, magari avanzati da altre preparazioni,un pochino di zucchero e il gioco è fatto. La ricetta di oggi la trovate su Taste Abruzzo anche se le dosi che ho seguito sono di Montersino, che, lo so, con l’Abruzzo non centra poi molto ma rimane una ricetta molto valida.
Se poi siete alla ricerca di un paio di idee per utilizzare questi biscotti, qualora fosse in esubero, si può preparare:
il pâte di amaretti
le pesche ripiene di amaretti
la torta di pane amaretti ei cioccolato
La ricetta è anche su Taste Abruzzo.
AMARETTI MORBDI
230 gr di mandorle pelate
32 gr di armelline (mandorle amare)
200 gr di zucchero semolato
72 gr di albume d’uovo (circa 2)
zucchero a velo per la copertura
Tritare le mandorle molto finemente e a piccole dosi (io uso un macina spezie elettrico) frullare ad intermittenza per non surriscaldare troppo i frutti secchie ed evitare la fuoriuscita dell’olio.
Unire in una ciotola la farina con l’albume e lo zucchero amalgamare il tutto, risulterà un impasto piuttosto appiccicoso.
Spolverare una spianatoia con lo zucchero a velo trasferire la pasta e formare un panetto.
Dal panetto formare dei cilindri e tagliarli a pezzi grandi quanto una noce.
Formare una pallina rotolarla nello zucchero a velo e cuocere a forno preriscaldato a 180° per 15 minuti.
Non cuocere più del dovuto altrimenti si seccano, meglio qualche minuto in meno che in più.
Si conservano per 2 settimane in una scatola di latta chiusa.