Nuova location, nuovi progetti, entusiasmo a mille a tanta voglia di fare, questo è ciò che si respira passando, per una visita presso l’Hotel The First, dove attualmente ha aperto il nuovo ristorante All’Oro. Riccardo di Giacinto e Ramona Anello sono una nostra vecchia conoscenza, ricordate? Mai visti così in forma come in questa occasione.
E’ il caso di dirlo, la nuova sala, il bar Miscelando, e la terrazza 0-300° sono spazi che valorizzano ancora di più la loro bravura.
Andrei per ordine raccontandovi un pochino la nostra serata, senza pretese di darvi consigli o suggerimenti su cosa scegliere tanto una volta arrivati lì, avrete di sicuro lo staff che saprà indirizzarvi al meglio.
Prima di tutto, il momento dell’aperitivo, si svolge nello spazio del bar Miscelando, al bancone, Patrizio Boschetto che si occupa di preparare i cocktails. Per gli stuzzicchini invece, scordatevi noccioline e pizzette, vengono portati dei piccoli finger food, che variano da mini macaron salati, patatine lime e paprika, mini arancini e un indimenticabile uovo alla carbonara. Ad accompagnare queste mini meraviglie, insoliti cocktails, io sono rimasta colpita da quello a base di pera e rucola, un abbinamento che non scorderò facilmente.
Abbordabile per tutti l’happy hour, proposta il martedì, mercoledì e giovedì, dalle 18 alle 21: due cocktail al prezzo di uno e diversi assaggi, di qualità.
I ragazzi che si occupano del servizio, molto cortese ma anche discreto, ci fanno accomodare al tavolo, una volta seduti, noto che il menù riporta non solo qualche classico intramontabile di All’Oro, ma diverse novità ancora non sperimentate.
Iniziamo subito, dalla degustazione di olio umbro e dal benvenuto della chef, una deliziosa cocotte di burro con alici e lamponi. Una vera chiccheria da accompagnare con i loro diversi tipi di pane, focaccine e grissini, home made.
Come antipasto siamo andati sul classico irrestibile della: “Panna cotta” tiepida di mozzarella di bufala affumicata con crocchette di astice e patate. La parte croccante, quella cremosa, mescolata alla ricchezza del gusto dell’astice, regalano un antipasto che da solo vale la cena insomma. In questo concorderà Stefano (la mia vita tra la carne) è stato lui il buongustaio a fare questa scelta. Ma non mi soffermerò tanto su questo piatto, di nostra conoscenza, perché vorrei parlarvi di una new entry del menù, un primo: Gnocchi di pane e mortadella con emulsione di stracchino, pistacchi e aceto balsamico tradizionale. Scelta di Daniela (Senza Panna), non si smentisce mai, i piatti che seleziona si rivelano sempre i migliori della serata, lei si che ha una marcia in più!
Tornando agli gnocchi quindi, devo dire che è stato un piatto sorprendente.
Ingredienti semplici, rassicuranti direi, che appartengono alla nostra comune dieta mediterranea, ma che combinati in questo modo originale, danno vita ad una piatto quasi emozionante. E’ questa la cucina di Riccardo Di Giacinto, parola chiave semplicità, ma risultato finale? Un tripudio di sapori unici che restano incollati alla nostra memoria.
I Tagliolini all’uovo, speck, gambero rosso e briciole affumicate sono stati l’altro primo provato. In carta il piatto originale prevede l’aggiunta di tartufo nero pregiato ma che ovviamente, varia in base alla disponibilità della stagione. Piatto che si è rivelato altrettanto interessante, soprattutto per il gambero rosso che si cuoce con il calore della pasta lasciando però dei pezzetti crudi e carnosi, la pasta invece, sottile e della giusta cottura.
Il mini hamburger di seppie, torcione di zucchine e maionese di uova affumicate incanta per la consistenza. La seppia, carnosa, morbidissima insieme ad un rolls di zucchine, un soffice panino al nero di seppia e sesamo. Il gusto affumicato della maionese dona a questo hamburger quasi delle note di cottura alla griglia.
Adesso però potrei esprimere una preferenza? Siamo arrivati al piatto della serata:
Scaloppa di fegato grasso e gelato ai datteri: non è sicuramente una novità l’abbinamento del foie gras con gusti dolci, ma il gelato davvero rende ancora più dinamico questo connubio. Il contrasto caldo freddo ancora di più del dolce-salato dona unicità all’incontro tra i vari gusti. A costo di ripetermi, anche in questo caso, è semplicità a farla da padrona, ma anche eccellenza delle materie prime.
E’ stato il miglior assaggio della serata per quel che mi riguarda, difficilmente è possibile mangiare una scaloppa cotta alla perfezione come questa qui, leggermente brunita fuori morbida dentro. Semplicemente perfetta.
Siamo quasi al termine della nostra esperienza, quando ci viene servito il pre-dessert, e i dolci, insieme ad un Ben Rye Donnafugata.
Con la piccola pasticceria invece arriva uno shottino a base di gin e frutta, appositamente creato dal barman.
Il tiramisù di all’Oro si riconferma uno dei miei dolci preferiti in assoluto, all’interno della meringa croccante la crema e un biscotto leggermente imbevuto di caffè. La prima volta che l’ho assaggiato l’ho trovato geniale e rimangiarlo è sempre una grande soddisfazione.
Buono anche il biscotto al cioccolato bianco, lamponi, gelato allo yogurt, pepe nero e burro all’arancia, una proposta adatta anche per i celiachi. Dolce composto da vari strati che alternano consistenze diverse e gioco caldo freddo, anche questo, ottimo.
Chiudiamo con un giro al roof garden dell’hotel, una vista davvero privilegiata su tutta la città eterna. Qui sopra, Ramona ci spiega che appena il tempo lo consentirà verrà realizzato il ristorante 0-300°. Cosa vuol dire? Verranno serviti esclusivamente cibi crudi: tartare, carpacci, cruditè, e cibi cotti alla griglia, per soddisfare una richiesta di menù più estiva e adatta la caldo.
Ultimo shot, al bancone del bar, salutando tutto lo staff, complimentandoci per il servizio con i camerieri e il sommelier, e ovviamente con Ramona e Riccardo, per tutto l’amore e l’impegno che hanno messo in questa nuova avventura.
La prossima volta? Tornare sicuramente per provare il loro All Day brunch.
Ristorante All’Oro
Via del Vantaggio 14, Rome, IT
Tel. 06 9799 6907
Malica dice
Le tue foto mi hanno convinto in un attimo.
Proverò questo locale non appena riesco a venire a Roma. Bel reportage.
Elisa dice
@Malica: ti ringrazio molto, poi fammi sapere come è andata 🙂 Ciao
squisito dice
Ciao…solo per informati che oggi è partito il mio nuovo contest…ricco premio in palio, un viaggio!
Ti aspetto, se ti va!
http://squisitocooking.blogspot.it/
Sara dice
Come sempre le tue schede di recensione sono degne delle migliori guide Elisa!Mi metterei solo in viaggio per la premessa!Anzi, non vedo l’ora di ritornare a Roma..
bacione e buon we!
sara
Daniela @SenzaPanna dice
mi hai fatto rivivere la cena con il tuo racconto, grazie.
Come ho scritto su Fb riassumerei tutto con la parola “eleganza”! Il posto, il cibo, l’accoglienza, la compagnia… e pure i giapponesini. Li ho trovati deliziosi così silenziosi a volte e poi all’improvviso si rianimavano quando arrivavanoi pitti. Perfetti pure loro. 😉
Io sono un po’ ritrdo con la pubbliczione… certo che dopo le tue foto le mie fanno orrore, ma in fondo il mio non è un blog di fotografia e posso sempre rimandare a te.
A proposito di elegnza, grazi e di aver scritto che ho una marcia in più… io direi che forse ho solo un po’ di anni in più, che a volte per fortuna è anche un vantaggio.
stefano dice
Se l’All’Oro di via duse era una bomboniera, un piccolo scrigno del gusto, qui ragazzi siamo in un mega luna park del divertimento per le papille gustative. Ma non solo perchè anche gli occhi hanno di che gioire, soprattutto quando si sale sulla terrazza 0-300°.
Spero di ritornarci molto presto.
Enrico dice
La solita domanda: il conto?
Elisa dice
@enrico: sui 70/80 a testa escluso vino
Mafaldina dice
Bel post Elisa! Spero di andarci presto, mi hai fatto venire voglia 🙂
Andrea Petrini dice
Hai idea dei prezzi happy hour del bar?