Dovremo essere in grado di scegliere il giusto cereale di cui il nostro organismo ha bisogno in base alla stagione, in base alle necessità del nostro fisico.
L’amaranto è ricco anche di oli polinsaturi che portano benefici al cuore aiutando a ridurre i livelli di colesterolo. Chiaro che non c’è bisogno che ve lo ripeta io che ogni tanto farebbe bene consumarlo.
200 gr di amaranto
olio etravergine d’oliva delicato
1 cucchiaino di sale marino integrale
6 cm di alga kombu
200 gr di tonno
6 pachino
3 pomodori secchi
capperi
cipollotto
Sulla confezione dell’amaranto sono indicate le proporzioni di acqua in cui va cotto di solito sono due parti di acqua per lo stesso volume di amaranto. Lavare l’amaranto sotto l’acqua corrente e cuocerlo per trenta minuti circa in acqua con un cucchiaino di sale e un pezzetto di alga kombu. Quando sarà pronto, all’assaggio deve essere tenero ma ancora croccante sotto i denti. Spegnere il fuoco e lasciarlo riposare dieci minuti ancora perchè i grani assorbano altra acqua, infine scolarlo e lasciarlo raffreddare completamente, togliendo anche l’alga.
luby dice
lo guardo sempre un pò così,allungo la mano e poi la ritraggo,ho sempre paura di non saperlo cucinare una volta tornata a casa.la prossima però lo prendo e provo con questa ricetta…vediamo cosa combino 😛
Babs dice
mi hai letto nel pensiero, cercavo giusto qualche ricetta per l'amaranto che stazione in cucina…. trovata la tua e quella di lenny! mi sa che le faccio entrambe 🙂
Claudia dice
Ciao Elisa, mi stupisci sempre…l'amaranto ?? devo aggiungerlo al mio dizionario culinario non lo conoscevo proprio …che dici Castroni ce l'ha????Bellissima foto……come sempre del resto e deve essere pure buono!!!!
marifra79 dice
Bene,alla prossima l'acquisto! Sono curiosa di scoprire che sapore ha! Bravissima come sempre!
Un abbraccio
Federica dice
Amaranto e quinoa mi hanno sempre incuriosita ma non sapendo come cucinarli non li ho mai acquistati! Ora ho un bel punto di partenza ^_^
Un abbraccio cara, buona giornata
dolci a ...gogo!!! dice
ops ancora una novità per una scimmia curiosa come me che adesso ha il tarlo dell'amaranto!!!prossimo acquisto di sicuro,voglio proprio assaggiare questa novita e questa versione sembra deliziosa!!un bacio e bravissima sai sempre stupirmi!!!imma
Blueberry dice
Cara Elisa, mi sembra venuto benissimo, un bel modo di mangiare l'amaranto d'estate! Io l'ho sempre e solo utilizzato per i dolci o il muesli, proverò a farlo così, grazie per lo spunto!
baci baci
Ely dice
parole vere, ho scoperto i cereali grazie alle mie intolleranze ed ora non potrei più farne a meno, davvero geniale questa ricetta! cerco sempre modi nuovi e appetitosi per cucinare in maniera saltaree gustosa! questa è da provare!
spighetta dice
Questo amaranto mi ispira non poco! Ne avevo comprato un pacco che stazionava in credenza nell'attesa di trovare la ricetta giusta!!! E' arrivata 😉
Saretta dice
Interessantissimo questo post!Sai che sono una paldina dei cereali, magari mi leggerò quei due libri!
Bella anche l'idea dell'amaranto, granaglia che amo molto!
bacione stella
simonetta dice
ciao elisa
ottima ricetta, complimenti!
sto lavorando ad uno speciale dedicato all’amaranto e mi piacerebbe pubblicare la tua ricetta, citando opportunamente la fonte, of course… ed inserendo il link al tuo bel blog… che ne dici? dammi news…gracias…
Elisa dice
Ciao simonetta, grazie!
Nessun problema se vuoi utilizzare la ricetta citandomi, poi fammi sapere dove come è andato il lavoro però! 🙂 Un saluto. Eli