Venezia ti fa sentire principessa. Ti da l’impressione che a passeggiare su Riva degli Schiavoni, ad attraversare il Rialto o a percorre piazza San Marco sia in realtà qualche dama dagli abiti carnevaleschi oppure la compagna di qualche Doge. Venezia ha un aurea fatata che ti prende e ti fa entrare nella sua fiaba.
Quando ho cercato di buttare giù questo post, a lungo ho riflettuto sulle foto da scegliere, perché riuscissero a trasmettere quella Venezia che ho visto io, sicuramente la scelta è stata dura e anche scrivere questo post come lo desideravo.
Premettendo che io ho dovuto aspettare i 31 anni per vedere questa meravigliosa città, e abbondanti 2 settimane per scrivere questo post, mi auguro davvero di riuscire a raccontarvi questa esperienza nel migliore dei modi. Ovviamente, già sapete che non vi racconterò quanto è stato interessante visitare il palazzo Ducale e suggestivo salire sulla torre di San Marco proprio all’imbrubire, ma mi concentrerò sulla Venezia, da mangiare!
Inizierei subito a parlarvi del Met, ristorante dell’hotel Metropole affacciato proprio sul canale alla fermata del vaporetto San Marco.
Ambiente ricercato, ma molto caldo e accogliente, per un menù che si divide a metà tra tradizionale e contemporaneo. Cosa vuol dire? Che per ogni piatto inserito esiste la sua rivisitazione. Qualche esempio? Risotto ai funghi porcini che si trasforma in crema ai porcini con tre differenti tipi di crocchette di riso. Oppure il baccalà alla vicentina, che nella versione rivisitata si trasforma in baccalà cotto nelle barbabietole con olive disidratate e mashmallow di acciughe.
Consigliato prendere un menù tradizionale e uno rivisitato, proprio per apprezzare le differenze.
Nel menù di questo ristorante compaiono molti piatti appartenenti non solo alla cucina Veneta ma un pochino a tutta Italia, infatti in carta fa capolino sia la pasta alla gricia che il brasato al Barolo, unico neo che fa pensare che il ristorante sia, della categoria che definiamo “per turisti”.
Io avrei preferito trovare più prodotti del territorio ma, come esperienza ne vale la pena e nonostante questo appunto non salterei di certo la visita qui. Anche se da romana non mi verrebbe mai in mente di prendere la gricia qui!
Per concludere la cena al Met abbiamo scelto i formaggi invece del dolce e nella versione rivisitata ci hanno servito dei bigne al gorgonzola con composta di pere, erano divini lo ammetto. In abbinamento 2 versioni di Raboso, il primo si combinava perfettamente ai funghi, e il passito di Rebecca, azzeccatissimo con il formaggio. Il prezzo va dai 100, ai 130 euro se si scelgono i menù degustazione.
Meno chic e formale, ma assolutamente da provare è il Corte Sconta. Ristorante tradizionalissimo in questo caso, dove si trovano le mitiche moleche fritte.
Moleche leggi, piccoli granchi fritti che si mangiano tutti interi perché il loro carapace è morbido. Qui davvero, il baccalà mantecato e quello alla vicentina sono ottimi e ben fatti. Inoltre per la prima volta in vita mia ho assaggiato (oltre alle moleche) anche le uova di seppia, prendete il piatto di antipasti misti con cicale di mare, piccoli ma saporitissimi gamberetti freschi, per provare un pochino di tutto.
La cucina è di buona qualità e senz’altro siamo su prezzi inferiori rispetto al Met. Qui una cena va dai 50 ai 70 euro, con ottimo rapporto qualità prezzo.
Sicuramente quello che per una sera non si può proprio perdere è un bel giro alla scoperta dei Bacari Veneziani a caccia di ombre e cicchetti, che poi è il nostro aperitivo insomma. Qui, la qualità del cibo per i vari locali che sono numerosi nella zona Rialto, scende un bel po’ e trovare dei posti in cui servano dei piattini da aperitivo di qualità leggermente migliore è difficile. Due pero’ mi sono sembrati leggermente sopra la media il “bancogiro“, dove ho potuto anche provare il famoso vino prodotto a Venezia: Orto, dell’orto di Venezia a punto. Piccola produzione che viene dall’isola di S. Erasmo da uve Malvasia Istriana. Non è un vino da strapparsi i capelli ma è sicuramente una tipicità da provare.
L’altro consigliabile, tra i locali da aperitivo è il “Ruga Rialto“, un piccolo bar che serve fritti di pesce alici in saor e altri piattini da aperitivo con una discreta scelta di vini al calice. Per una serata da passare a passeggiare e a scaldarsi alzando un pochino il tenore alcolico vi consiglio di fare un salto da tutti e due.
Per un caffè o un tè nel pomeriggio proprio in piazza San Marco non si può non entrare anche a dare solo un occhiata allo storico caffè della città. Il caffè Florian. Giacomo Casanova vi corteggiava le dame ed è sempre stato frequentato da illustri personaggi come Silvio Pellico, Lord Byron, Ugo Foscolo, Charles Dickens, Goethe, Rousseau, Gabriele d’Annunzio. La sera all’esterno del bar c’è sempre una piccola orchestrina che suona musica tradizionale.
Un ultimo suggerimento che vi vorrei lasciare per un pranzo veloce tra una visita e l’altra, nei pressi di Piazza San Marco sempre è un altro ristorante, dove ho rubato l’idea della ricetta che segue, si chiama “l’aciugheta“. Anche qui per antipasto si può scegliere un ricco piatto di cicchetti carico di tutto, dal baccalà fatto in vari modi alle polpette. Il bar ha un bellissimo design tra il moderno e il rustico.
Con questo credo che vi ho consigliato calorie sufficienti da ingerire in circa 3 giorni di permanenza a Venezia, no? non mi resta che lasciarvi il souvenier, la ricetta.
TRENETTE ACCIUGHE E CANNELLA (come da Aciugheta)
200 gr di trenette
5 acciughe salate
1 cucchiaino di cannella
50 gr di cipolla rossa
olio evo
Affettare sottilmente le cipolla e farla cuocere in padella con l’olio e poi via via aggiungendo acqua.
Prelevare le acciughe sottosale, pulirle dalle spina centrale e dalle lische e aggiungerle alla cipolla.
Scolare la pasta al dente nella padella con la cipolla e le alici, aggiungere un paio di cucchiai di acqua di cottura, mescolare bene e aggiungere la cannella e poco prezzemolo.
— Riassumendo —
PER CENA
Met
Corte Sconta
PER OMBRE E CICCHETTI
Bancogiro
Ruga Rialto
PER PRANZO E CAFFE’
L’Aciugheta
Cafè Florian
babs dice
ti dirò, Venezia è stata per la mia infanzia una meta costante dell’estate, ora sono anni che non vado più e comincia a mancarmi. leggendoti e guardando queste foto, la nostalgia è aumentata…. credo che organizzerò un paio di giorni di relax…. ciao Elisa!
grazie
imma dice
Che bella Venezia e pur non avendola mai vista di persona riesco a sognare con il tuo post delizioso!!Baci,Imma
Rossella dice
Venezia ha una magia…
Da provare anche un banale cappuccino sulla riva che da sul canale della Giudecca.
E poi le isole, quelle sì che mi mancano da molti e troppi anni.
Alice dice
Le foto sono davvero stupende.
Io a Venezia sono andata due volte e, purtroppo in entrambe, non me la sono potuta godere di notte.
L’ultima è stata quest’estate e, sebbene l’abbia odiata un po’ per il caos davvero invivibile (dai negozi, ai posti dove abbiamo mangiato, ci hanno detto che non è mai stata piena come quel giorno), mi ha davvero “salvato” la vacanza, visto che alloggiavo in una città (non paesino) deserta, che a momenti mi faceva piangere per la desolazione.
Magnifiche le tue trenette!
Elisa dice
*_*
sono stata a Venezia in gita e da anni ormai voglio andarci con mio marito, perché trovo che sia una città incantevole e voglio che lui la conosca!
Le tue foto sono meravigliose, come sempre del resto! :*
Un abbraccio
Carolina dice
C’è quella prima foto. Che. ♡♡♡
Buona settimana tesoro.
Serena dice
Posso confessarti che la parte del tuo post che più mi ha fatta sognare è quella dedicata al caffè Florian? So di essere una foodie degenere, ma mi vedo molto bene in crinolina e parrucca incipriata a cedere alle lusinghe di Giacomo Casanova…
Ma ammetto che il primo ristorante mi colpisce…
La tua pasta con acciughe e cannella è divina, voglio provare a farla anch’io 🙂
Valentina dice
Ma che atmosfera da sogno hai creato in questo post?!
Grazie per il viaggio ;o)
Lucia dice
Ti leggo spesso,amo le tue ricette e le tue foto ma sono troppo spesso una lettrice silenziosa..oggi però apro la tua pagina e cosa trovo: la mia venezia, la mia città fino a 6 anni fà quando me ne sono andata per studiare a Bologna. Ma Venezia è magica, ci torno spesso non solo per la famiglia ma perchè l’aria e la rilassatezza che si respira a venezia non c’è da nessuna altra parte!!
Bello il tuo post e i tuoi racconti, e come scrivi purtroppo molto a venezia è “turistico” ma scovando si trova ancora qualcosa che è vero Veneziano.
Se una prossima volta ti servisse un posto dove soggiornare, mia mamma gestisce un piccolo BeB,nato dopo che tutte e tre le sue figlie hanno lasciato Venezia per altre mete!
Lucia
Elisa dice
@Lucia: anzitutto grazie per avermi scritto, mi fa molto piacere che mi hai lasciato queste righe.
Sono felice che il post ti sia piaciuto e terrò a mente la dritta di questo b&b se dovessi tornarci, ti contatto.
Deve essere bellissimo vivere a Venezia… No magico hai detto proprio bene!
gunther dice
delle gran belle foto sei riuscita a cogliere l’essenza di Venezia
vaniglia dice
Come posso non essere innamorata di questo post che “porta” il mio cognome? 😉
Venezia è una città che conosco abbastanza bene, che mi affascina e che mi ha trascinata a sé fin dai tempi dell’università, con le sue chiese, e le opere di Carlo Scarpa (mio preferito ;)), e la biennale dell’architettura… Diciamo in versione molto sportiva e “studentesca”…
Per quella gourmande, invece, mi riferirò a questo tuo bellissimo post.
La foto con le gondole… Che incanto!
Buona giornata cara (erano 2 giorni che volevo scrivere questo commento… Baci!)
r.
Gianluca dice
Venezia è magica ed ha il vantaggio di essere obbligati a camminare dopo aver mangiato e bevuto un pò pesantemente…
Gian…
Giulio dice
La fotografia finale è super! :)) Brava!
Elisa dice
@Giulio: Maestro detto da lei è unvero onore! 🙂