Prima di innamorarmi di “loro” mi sono innamorata del loro nome: l-a-m-p-a-s-c-i-o-n-i non vi fa venire in mente qualcosa di grosso o meglio di ciccione, che ne ne sta beato e pasciuto a panza all’aria? Bè, un pochino panciuti lo sono questi bulbi in effetti. A “panza” all’aria però, ci stanno ben poco, visto che passano la loro vita sotto terra per poi fiorire in primavera-estate, dando origine a bellissimi fiorellini viola.
I lampascioni, diffusi nell’Italia meridionale, qui a Roma, non sempre disponibili infatti appena arrivati dal pusher-verduraio-gioielliere non ho resistito a prenderne una vaschetta. Siccome anche questi bulbi sono una primizia ad inizio primavera, sorvolo sul prezzo quasi folle!
Piccola parentesi sul verduraio -chi mi segue lo sa che lo amo- Ragazzi! Ho scoperto stamani che quel matto si è tagliato tutti i capelli, SIGH! Lo preferivo molto di più capellone! :((
Chiusa parentesi e tornando a noi, al di là del prezzo, ma volete mettere la soddisfazione di tuffare i lampascioni nell’olio caldo e guardare come si aprono in meravigliosi fiori teneri e croccanti? Bè questo non ha prezzo – E manco il verduraio con i capelli lunghi. Ecco –
Per la ricetta, non ho avuto dubbi sul “dove” andarla a cercare, sono poche le esperte di cucina Pugliese e della Basilicata, tra queste c’è Angela che cura il blog e il negozio di Sapori dei Sassi chi meglio di lei poteva fornirmi una ricetta affidabile per i lampascioni fritti?
LAMPASCIONI FRITTI
500 gr di lampascioni
olio per friggere
sale
vino cotto a piacere per condirli
L’unica accortezza da seguire per i lampascioni è tenerli a lingo a bagno dopo averli puliti dalla scorza terrosa esterna. Una volta tagliati, questi bulbi rilasciano un siero lattiginoso molto amaro che devono perdere.
Puliti e lasciati due ore in acqua, è consigliabile sbollentarli un attimo in acqua bollente e asciugarli. Fatte tutte queste operazioni sono pronti per essere tagliati in 6 parti sulla sommità ed essere fritti.
Friggere i lampascioni a testa in giù e lasciarli aprire bene, scolarli su carta assorbente e salarli.
Potete condirla con del vin cotto oppure mangiarli nature. I lampascioni saranno croccantissimi fuori ma tenerissimi nel cuore e si scioglieranno in bocca… Se vi state chiedendo se sanno di cipolla, vi dico, niente affatto! Hanno un gusto delicatissimo, detto da una che le cipolle non le ama eh!
Carolina dice
Domanda: ma i lampascioni di cosa sanno? Tipo cipolle?
Per quanto riguarda il nome, pure io l’ho sempre pensata come te trovandolo molto buffo… 😉
Buon weekend,
Caro
Elisa dice
@Caro: Considera che io mangio con difficoltà la cipolla e non le amo fritte, i lampascioni hanno un sapore delicato, si, sicuramente un pochino di cipolla ma anche molto dolce, sono riuscita a mangiarli volentieri anche io. Buon weekend stella!
Giulia dice
Fritti?? Stupendi! Il mio fruttivendolo ce l’ha, magari proverò a fare la tua ricetta
giulia dice
Sei una fonte inesaurabile di novità, difficile starti dietro!!!!! 🙂
Serena dice
Mia cara Eli… le tue poetiche riflessioni sull’evocatività del nome “lampascioni” mi hanno fatto sorridere: sai da cosa deriva il termine? E’ un’espressione dialettale per “Lampi e tuoni”. Riferito al loro effetto, diciamo, ecco… hai presente una giornata molto ventosa??? 😉
A me piacciono tanto, ma, purtroppo, per i suddetti effetti collaterali, non posso mangiarli (ogni volta sto male)…
imma dice
Adoro le tue foto in primis ma anche come riescia sorprendermi con le tue ricette sempre appetitose come questi lampascioni meravigliosi!!Bacioni,Imma
Alessandra dice
Complimenti per il blog…è la prima volta che ci capito…ma mi piace tantissimo, soprattutto pe rle foto! Buon w.e.
Elisa dice
@Serena: tu si che sei una fonte inesauribile di sapere culinario! Questo non lo sapevo proprio :))
@ Giulia, giulia e Imma: Grazie ragazze felice che vi piaccia
@alessandra: Grazie per il tuo commento e benvenuta
gaia dice
I lampascioni li vidi un paio di anni fa al mercato e non riuscii a trattenermi…
questi fiori sono bellissimi!!!
Angela dice
Che dire Eli!M’hai reso troppo felice stamattina! Effettivamente Serena ha descritto perfettamente (ed anche in maniera molto elegante ;)) gli effetti collaterali di un abuso di lampascioni. Ma se si assaggiano, senza abbuffarsi…son deliziosi! E poi…sono anche afrodisiaci….;)
Tery dice
Ma che belli i lampascioni presentati così!!
Lo scorso anno ci avevo fatto anche un post per Petronilla… sono un ingrediente che mi sanno di passato e mi ricordano la mia nonnina 😀
Sara dice
Io li scoprii in Pugia anni fa ma..essendo affini ad aglio e cipolla dvo star loro alla larga!!!:(
Bellissima la tua idea, bacione!
Claudia dice
I lampascioni.. quando andavo in Puglia mi facevo certe corpacciate!! A Roma non è che li trovo al sueprmercato ahimè.. Ma che bella ricetta è mai questa.. si rpesentano benissimo dopo la frittura!!! baci e buon w.e. .-)
magafornella dice
Ma daiiii! Con questi stupirò tutti i miei parenti-amici….mai visti dal mio fruttivendoloAnch’EssoGioielliere???? Strano!
ps Il mio ha la pancia ed è calvo! Ed ha pure il coraggio di essere carooooo?!?!?!?!
Rossella dice
Quanto vorrei avere il tuo stesso gioielliere 🙂
Giorgiana dice
LAMPASCIONI … sembra il nome di uno dei fiori di Alice nel paese delle meraviglie :)) …
Giulietta | Alterkitchen dice
Li ho assaggiati anni fa e non mi avevano convinto.. troppo amari.. ma potrei dar loro una seconda opportunità, vedendoli così a mo’ di fiore 🙂
Baci, bella.. e buon fine settimana!
valentina dice
Mai provati, mi hai incuriosita tantissimo.