Mi ricordo ancora una cosa, a scuola la maestra di scienze ci fece fare un esperimento insegnandoci come lo zucchero caramellizzava se cotto, io rimasi così meravigliata dall’esperimento che approfittando di un pomeriggio a casa, con una compagna di classe ci balenò l’idea di replicarlo anche noi.
Così, io e la mia fida compagna, approfittammo di un momento che mia madre era uscita, per prendere possesso dei fornelli e maldestramente scaldare un pentolino di acqua e zucchero, pregustando già, bastoncini di caramello, croccanti, e chissà cosa…
L’esperimento, lo mettemmo in pratica più che bene, solo che per sbadatagine, quel pentolino ci si rovesciò e lunghissime strisce di caramello colarono, sulla cucina, segnando lunghe piste sullo sportello del forno fino a terra. In più ci procurammo bruciature sulle nostre mani (che ancora oggi ho tra l’altro!). La cucina rimase irrimediabilmente danneggiata, noi, con bolle d’acqua sulle mani… e senza caramelle!
Il bello poi fu, quando tornò mia madre a casa, che trovò, la mia amica e me, insieme a mia nonna che disperatamente cercavamo di ripulire il più rapidamente possibile il danno, sperando di non essere scoperte!
Il rapporto con il caramello per me non è mai stato buono insomma, anche da esperimenti successivi, ricordo , casa invasa di fumo, dita ingiallite e brutte esperienze.
Ci voleva la saba di Mirco Mariotti, Azienda Vitivinicola Mariotti in collaborazione con il consorzio: “Il gusto di Ferrara” per farmi riconciliare con questa preparazione. Così pensando ad una ricetta per partecipare al contest indetto da Rossella di “Ma che ti sei mangiato?” e Andrea di “Percorsi di Vino“, il “1° saba gastronomic contest” mi sono adoperata per rifare il caramello e invece di “colorarlo” con polverine chimiche, l’ho colorato con questo favoloso mosto cotto, che ha reso il caramello di un bel colore rosso bruno.
Tuttavia ammetto che la saba, o vino cotto da il meglio di se gustato senza essere cotto di nuovo. Semplicemente aggiunto al gelato o a qualche dolce e poi, perché no,tutti gli abbinamenti con il salato con formaggi erborinati e stagionati, è una fonte inesauribile di idee di abbinamento.
MELETTE CARAMELLATE ALLA SABA
5 mele bio piccole e rosse
200 gr di zucchero semolato
1 cucchiaio di saba
Pulire le mele, lavandole sotto acqua corrente. Infilzare ogni meletta in uno stecco, dal lato del picciolo.
Riempire una padella antiaderente con lo zucchero, accendere la fiamma al minimo, con l’induzione io metto a potenza 3 e scordarvi lo zucchero almeno 20 minuti. Non toccato non guardatelo fate finta di niente perché non lo dovete mescolare. Quando tutto lo zucchero da bianco sarà diventato bello dorato rotate la padella per constatare che sia fluido e con molta cautela aggiungete un cucchiaio abbondante di vino cotto (occhio agli schizzi!) Continuare a roteare fino a che le bolle non si saranno un pochino calmate. A questo punto rapidamente tuffateci le mele utilizzando lo stecco per rotearle all’interno dello zucchero, scolate l’eccedenza e lasciate risposare solidificare su carta forno.
E’ difficile aggiungendo la saba ottenere un caramello privo di bollicine d’aria, qualche bollicina però non pregiudicherà di certo la bontà del risultato finale.
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Carolina dice
Sei un genio. Io l’ho sempre detto. Dimmi te se si poteva partecipare con una proposta più geniale… 😀
Elisa dice
@Carolina: Se non ci fossi tu con il tuo appoggio a continuare a incoraggiarmi giuro che non sarei quella che sono! Grazie mille
amaradolcezza dice
tesoro mio come ti capsico..
1 anno fa stavo facendo la casetta di pan di zenzero e mi sono incaponita che dovevo usare il caramello per attaccare i pezzi…
ovviamente il mio essere una zucchina maldestra non aiuta…
infatti cercando di attaccare 2 pezzetti piccoli ho infilato tutto il dito nel caramello, ustionandomi gravemente il dito!
morale della favola sono dovuta correre dal medico, non ho usato la mano destra per 15 giorni e niente più casetta!
-.-
la mia fortuna è che ho la pellaccia da calabrese e a me e cicatrici non rimangono!
un bacione grande
buon fine settimana
Elisa dice
@Giulia: nooo ammazza che dolore non sono immaginare! Povero ditino! :)) Sto caramello proprio non è facile da fare. Buon weekend
Rossella dice
A scuola si imparara sempre qualcosa…di buono 🙂
In bocca al lupo per il contest.
Monica - Un biscotto al giorno dice
io anche non ho un bel rapporto con il caramello… prima o poi mi riuscirà!
herbi dice
Kitty le tue mele sono bellissime! ora io però ho una domanda: ma la saba, o mosto cotto… è sarda? mi riferisco alla denominazione.. noi qua facciamo su ‘pani saba’, il pane di saba.. ma pensavo che il nome ‘saba’ fosse sardo. fammi sapere se ne sai di più, io ora mi metto a scandagliare il web e, chiaramente, mi segno questa ricettina!
chezsbarde dice
Ma che spettacolo!
Tra l’altro nemmeno conoscevo la saba fino a 10 minuti fa e quindi ho anche imparato qualcosa.
Se devo dirla tutta, poi, il caramello con le bollicine è carino lo stesso.
Marta dice
Devono essere davvero buone!!Anch’io non ho un buon rapporto con il caramello, anche se non mi sono fatta mai male, più di una volta non ho ottenuto un bel niente, se non roba troppo liquida o troppo bruciacchiata ed attaccata alla padella!! Magari provo la tua ricetta e mi ricredo!
Gio dice
ottime e belle a vedersi! 🙂
interessante l’uso della saba, brava!
Mirco Mariotti dice
Ottima idea, brava! Mi hai fatto venire in mente gli esperimenti gastronomici di Davide Cassi sugli stati vetrosi! 😉
A presto
Mirco
Verdecardamomo dice
che idea fantastica ..bellissime ..brava Elisa!!! come sempre. baci
andrea petrini dice
Quando ce le cucinate ste cose? 🙂
Marzia dice
belle belle belle.. buone buone buone! cosi rosse sembrano quasi finte.. che bello sapore che non ci sono coloranti ma è solo merito della saba! 🙂