Gennaio è un mese blu, come alcuni lo definiscono, un mese lungo, dove ci sono pochi soldi in circolazione (si spende tutto a Natale), il clima è più freddo, le giornate ancora sono corte, tutti questi fattori contribuiscono a renderlo un mese particolarmente pesante.
Come è stato il vostro gennaio? Diciamo che molti potrebbero essere contenti che sia finito per poter affrontare un febbraio con qualche ricorrenza in più, tra carnevale e san Valentino si possono trovare più occasioni per divertirsi.
Di questo gennaio 2020 ci ricorderemo del coronavirus, ci ricorderemo della Brexit messa in opera, ma come ogni mese ci si ricorderà delle nostre personali sfide e cose fatte.
Al di là della vita del blog dove vi ho già raccontato un paio di belle cose, anche a livello lavorativo mi sto dando da fare con nuove idee, ma con vecchie problematiche da risolvere, con la voglia di aprire le ali davvero.
Bene, se questa è la sintesi del mese più duro dell’anno, ci sono grandi aspettative per il resto.
Intanto i momenti di riposo e relax sono sempre legati ad una pausa mangereccia qui da me.
Si stappa una birra si mette in tavola qualche sfizio e ci si concede il tempo di respirare lentamente.
Le polpette sono sempre un jolly, sia per terminare magari qualche avanzo, di certo non vado a comprare una bella orata di mare per farci un trito di pesce, quella la mangio così, ma se fosse avanzata per qualche ragione, ecco che questa preparazione torna utile e si può fare anche con qualsiasi tipo di pesce anche in conserva (tonno, sgombro, etc…).
Cosa occorre per preparare le polpettine di orata
250 gr di orata
100 gr di pane raffermo
1 bicchiere di latte
2 uova
80 gr di parmigiano
pangrattato
sale
olio di semi per friggere
maionese
lime
Come preparare le polpettine di orata
Cuocere l’orata togliere tutto scarto e ottenere dei filetti. Schiacciare con una forchetta il tutto.
Fare a pezzettini la mollica di qualche fetta di pane raffermo e lasciare nel latte ad ammorbidire (se necessario aggiungere anche pochino di acqua.
Lasciar riposare anche un paio d’ore e poi schiacciare il tutto eliminando l’eccesso di latte.
Mescolare il pesce il pane, unire 1 uovo e mescolare tutto. Mescolare con il parmigiano e regolare di sale. Se c’è tempo qualche ora di riposo in frigo migliora la consistenza, altrimenti di può procedere subito a formare le palline, passarle nell’uovo e nel pangrattato e poi friggerle in olio, questa volta di semi.
Si procede quindi friggendo qualche polpetta per volta, scolandola su carta paglia e servendola subito con una birra bella fredda e una maionese che può essere allungata con un po’ di lime per accentuare il gusto acidulo che rinfresca dopo il fritto.
Quale birra abbinare? Quella che viene da una fermentazione spontanea fatta con l’acqua di mare ci può stare tutta! Sto pensando ad una Margose.