Arriva anche la prima ricetta del 2019, ad inizio anno di solito mi piace iniziare con qualcosa che mi riporti alle cose semplici, all’essenziale e a ciò che fa bene, dopo i troppi bagordi delle feste si torna a mangiare più pulito… e sul web impazzano articoli sul “detox” termine brutto e inflazionato in questi ultimi anni al pari di “resilienza” al pari di “piuttosto che”.
Per dimenticare gli abusi e gli eccessi, ricominciamo dalle cose semplici, come la moringa.
La moringa, un erba indiana ma che è anche diffusa in africa, infatti è proprio questa di origine africana che ho trovato quest’anno al Salone del gusto e ne ho comprata una bustina. AL moringa è stata soprannominata “super food” proprio per sue molteplici sobrietà benefiche tra cui soprattutto un ottimo apporto di ferro, di cui si sa, le donne ne hanno sempre molto bisogno. Contiene la vitamina C ed E, che possono essere assorbite dal nostro organismo se usiamo la Moringa in modo continuativo e regolare.
Il suo utilizzo è benefico al pari di curcuma, zenzero e quinoa, insomma, non fa miracoli ma è interessante conosceva a mio parere.
Che sapore ha? Vegetarle, ricorda gli spinaci!
tutta questa storia sulla moringa perché volevo parlarvi di questo pane, un
piuttosto semplice con 25 ore di lievitazione, che mi da sempre soddisfazione.
Cosa occorre per preparare il pane senza impasto alla moringa:
300 gr di farina 0
200 gr di farina forte tipo Manitoba
350 gr di acqua a temperatura ambiente
10 gr di sale (circa 1 cucchiaino)
2 gr di lievito di birra secco
5 gr di miele d’acacia
4 gr di moringa il polvere
semola rimacinata per spolvero
olio extravergine per ungere il contenitore
Come preparare il pane senza impasto alla moringa:
Unire le farine e il lievito, iniziare a mescolare l’impasto aggiungendo tutta l’acqua e il miele e dopo aver mescolato un poco, aggiungere la moringa in polvere e mettere il sale (Bonci dice che è sempre meglio aggiungere il sale “lontano” dal lievito).
Coprire l’impasto e lasciarlo lavorare, far lievitare 24 ore a temperatura ambiente e l’impasto crescerà di volume e compariranno anche le bolle.
Trascorso il tempo di riposo trasferire il pane su una spianatoia infarinata di semola.
Capovolgere l’impasto sul piano e fare le pieghe:
3 pieghe portando i lembi al centro e trasferire il panetto il un cestino di lievitazione infarinato.
Lasciare lievitare il pane ancora un paio d’ore, dopo di che “cappottarlo” di nuovo dentro una pentola in ghisa da 22 cm oppure, un contenitore in pirex, con coperchio. Mi raccomando ungere con un poco di olio extravergine il contenitore, prima di mettere il pane.
Il pane avrà quindi le pieghe fatte in precedenza verso l’alto adesso.
Scaldare il forno a 230° statico e mettete dentro il contenitore chiuso, cuocere per 30 minuti, poi togliere il coperchio e continuare la cottura per 15/20 minuti.
Un volta sfornato farlo freddare sopra una gratella, buonissimo anche tiepido.
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