Mi piace la proposta di Banchina 63, ci sono svariati motivi per cui potrei frequentare questo locale, scoperto ormai qualche settimana fa, ora possiamo prenderli in esame insieme e capire se quei geniacci ideatori di questo fish bar hanno davvero azzeccato un format che può piacere ai romani.
Punto primo, il posto è importante e Prati è una zona molto fertile per una nuova proposta di ristorazione. Abbandoniamo l’idea che questo quartiere è una zona di avvocati e tribunali che frequentano i ristoranti solo a pranzo, non è così, infatti è sicuramente una zona molto popolata e che richiama anche la sera i romani che preferiscono spostarsi in zone più tranquille rispetto all’affrontare ztl e problemi nel ristretto centro storico.
Banchina 63, è un fish bar dalla proposta abbastanza ambiziosa, quella di portare la cucina di mare in città, approvvigionandosi di buone materie prime e proponendo piatti di mare e ottimi crudi. Mentre locali di sushi e sashimi dilagano, Valentino Marchesani e di Patrich Giannetti hanno deciso di dare una risposta italiana a questo fenomeno perciò qui è possibile trovare: gamberi rosa e rossi di Mazara, ostriche, scampi e anche varie tartare e carpacci.
Sempre riguardo ai crudi non manca un importate “Gran Plateau Banchina 63” servito alla maniera tradizionale con qualche salsa in abbinamento, insieme alle immancabili ostriche che sono rigorosamente selezionate tra quelle di Corrado Tenace, un istituzione a Roma per il commercio di qualità di questi ricercati molluschi. Ancora, la proposta “al coltello” di Banchina 63 si compone di alcune originali specialità: il “ceviche di pescato” o il “Tris di Tartare”, le insalate di mare che pensano già alla stagione estiva con le versioni alla frutta.
Qui veniamo perciò al secondo punto che mi piace, la proposta di crudi di questo fish bar e il bell’abbinamento con una pluralità di cocktail realizzati ad hoc dal giovane e talentuoso barman Edoardo Bottiglieri. Perciò il pesce di cui ho parlo prima può essere gustato comodamente seduti al bancone, abbinandolo ad un bicchiere di champagne o un bel drink appositamente studiato. Non mi dispiacerebbe affatto dopo una giornata di lavoro, adesso che si va incontro al caldo, trovarmi qui a fine giornata per un aperitivo e gustarmi qualche bel crudo, qualche fritto, un buon miscelato e tornare quindi a casa contenta.
Terzo punto a favore di Banchina 63 è sicuramente la proposta cucinata, niente di impegnativo, ma tutto molto ricercato, quello sì. Come direbbero i moderni foodwriters, il locale e la proposta appartengono a quel genere definito: “easy-chic”. Nella sostanza lo spiego meglio con qualche esempio dei piatti che escono dalla cucina e vanno per la maggiore: “Burro e Alici”, uno spaghettone con beurre della Normandia e Alici del Cantabrico proposto con sopra briciole croccanti di taralli home made tostati e salati, e anche il “Pacchero B63”, a base di spatola, pomodorini confit e timo fresco. Oppure qualche classico secondo dal “polpo di scoglio arrostito in padella con crema di legumi piccante e granita di sedano” al “sandwich di alici ripieno di scarola, patate e olive al forno con caramello all’arancia e spuma di finocchi”.
Il locale ha una veste informale e dinamica: tovagliette di carta sui tavoli, bancone con sgabelli e vetrina dei crudi a vista, pochi tavolini nella prima saletta e altri nella seconda per un totale di 50 coperti, sono inseriti in un ambiente che ricorda la pesca e il mare. Decori fatti di reti e pesci immersi nel blu nelle pareti, rendono l’ambiente accogliente e non ingessato.
Mi è stato detto che non appena verrà il caldo alcuni tavolini verranno sistemati anche all’esterno.
La prossima volta ho intenzione di tornare per provare i loro panini di mare, una sorta di fish burger buns all’americana, ho già visto quello con il polpo rosicchiato e il tataki di tonno che potrebbero essere davvero gustosi.
Bella anche l’idea di proporre una formula più semplice per il pranzo, un light menù in cui prendendo solo un primo o un panino con acqua e caffè dolce o frutta si spende meno (12 o 15 euro).
Adesso sono curiosa di sapere voi come lo avete trovato.
Contatti
Banchina 63 – Via Emilio Faà Di Bruno 63
00195 Roma – Tel: 06 6941 2199
Orari di apertura: da martedì a domenica 12.30 – 15; 18 – 1
(lunedì chiuso)