Siamo a Prati, vicino Piazza Mazzini. Sono certa che molti di voi qui in zona già conoscono Settembrini, un locale punto di riferimento di questo quartiere. Poco lontano da qui, dal locale “madre”, in via Giuseppe Avezzana sorge Settemari o, come alcuni lo hanno definito, “la spiaggia di Settembrini”.
Settemari è un ristorante che si caratterizza per la sua cucina a base di pesce e la gestione di Settembrini è la garanzia della qualità di questa.
La particolarità del nuovo locale sta nel fatto che sarà caratterizzato dall’alternanza ai fornelli di chef che meglio sapranno interpretare la cucina di mare, tanto che già si parla di cucina-laboratorio in continuo mutamento.
Per iniziare, alla guida del ristorante ci sarà Libera Iovinie.
Per chi non la conoscesse, la chef è nata a Procida, cresciuta nel ristorante di famiglia del marito Giovanni e dopo diverse esperienze, in lungo e in largo nella Penisola, apre ad Ischia, nel 1996, il “Melograno”, prima stella Michelin dell’isola.
“Ho accettato con molto piacere – afferma chef Libera Iovine – l’invito per “varare” questo interessantissimo progetto. Roma è una piazza ricca di suggestioni e Settemari una sfida assolutamente stimolante. Mi sono inoltre da subito trovata in piena sintonia con il mood Settembrini”.
Il pesce qui servito arriva quotidianamente dalle aste di Fiumicino, Terracina e Anzio, il tipo di cucina che viene proposta punta soprattutto a valorizzare la materia prima e il territorio, poi però a seconda delle ora della giornata la proposta è leggermente diversa.
Ad esempio per pranzo ci sarà la possibilità di mangiare sushi, e piatti leggeri. Al momento dell’aperitivo sarà possibile assaggiare i vari cocktail al bancone del bar e infine scegliere la cena alla carta o con menù degustazione.
Sono stata da Settemari qualche giorno fa, proprio per l’apertura, la serata è iniziata con un aperitivo in piedi al bancone, ho adorato il “Balena Bianca Mule“, composto da liquore ai fiori di sambuco, succo di lime e soda allo zenzero, profumato e freschissimo, accompagnato da del sushi un pochino fusion ossia accompagnato da frutta tropicale e gusti agrodolci (le foto qui).
A seguire ho assaggiato anche qualche piatto del menù, posso affermare che la parola d’ordine della cucina di Libera Iovine è la semplicità, piatti come: le “Mazzancolle, verdure in agrodolce, erbe amare e maionese di gamberi” e le “Mezzemaniche al ristretto di zuppa e briciole agliate” sicuramente vanno a valorizzare il pesce senza inutili complicazioni.
Le portate più d’impatto cromatico e creative sono state le “Seppie, carciofi, patate viola e mentuccia” e la “ricciola ricoperta con pan brioche alle bucce di agrumi e caponata siciliana” questi ultimi due sono i piatti che ho preferito.
Infine più partenopeo il dessert, pastiera napoletana versione mini servita con crema pasticciera.
E’ stata scelta un poesia di Gianni Rodari per lanciare il Settemari (fa rima e c’è!)
Mi fa piacere riportarla qui, perché l’ho trovata molto azzeccata:
Tre pescatori di Livorno
disputarono un anno e un giorno
per stabilire e sentenziare
quanti pesci ci sono nel mare.
Disse il primo: “Ce n’è più di sette,
senza contare le acciughette”.
Disse il secondo: ” Ce n’è più di mille,
senza contare scampi ed anguille”.
Il terzo disse:”Più di un milione!”
E tutti e tre avevano ragione.
SETTEMARI
Via Giuseppe Avezzana 19/21, 00195 Roma Tel. 06 32111583
Aperto tutti i giorni dalle ore 12.30 alle 24.00 Chiuso domenica sera e lunedì a pranzo