Non ho ancora finito di raccontare dei cibi estivi, prometto che questo è l’ultimo episodio, ma proprio non posso evitare di condividere con voi la mia esperienza con la cucina delle Hawaii e soprattutto, lasciarvi la ricetta dell’Ahi Poke (che si… Quello vale la pena!).
Allora iniziamo, una cosa per volta.
Per tutti coloro che pensano che la cucina delle Hawaii sia una di quelle meravigliose commistioni tra Asia e America, in cui i gusti si mescolano sapientemente tra frutti variopinti, peschi polinesiani e chissà che meravigliose scoperte… mi spiace scoraggiarvi.
La cucina delle Hawaii è fondamentalmente sullo stile americano e la commistione non sempre riesce nel migliore dei modi.
La delusa, per prima, sono stata io, che arrivando a Honululu pensavo di trovare chili di grigliate di pesce e valanghe di frutti tropicali venduti in ogni dove e invece lasciatemi raccontare quali sono state le scoperte gastronomiche fatte qui e poi giudicate voi.
1 – Musubi di Spam
Iniziamo dal primo irripetibile assaggio che si trova solo e soltanto qui e credo che si possa andar fieri di aver avuto il coraggio di assaggiarlo una volta nella vita, lui, si chiama spam musibi.
(Nel frattempo in Giappone per ogni musubi di spam assaggiato, uno chef si suicida!)
Ho scoperto che gli hawaiani sono grandissimi consumatori di carne in scatola spam, si proprio questa qui e dato che nella loro cultura l’influsso Giapponese è senz’altro forte, hanno deciso di creare appositamente un musubi condito con la tanto adorata carne in barattolo.
A Honululu il miglior musubi di spam lo si trova presso il ristorante: Murakame Udon
ottimo per gli udon perchè li fanno loro giornalmente e sono davvero notevoli.
Note di degustazione: la tendenza dolce della spam, si sposa bene con il gusto acidulato del riso glutinoso, la consistenza della fettina di carne lascia abbastanza interdetti e l’odore assomiglia a quella di una scatoletta di cibo per cani ricco di glutammato.
Giudizio finale: 4
Voto creatività: 9
2 – Butter Garlic Shrimps
Non si può andare a North Shore e non fermarsi ai food truck che dispensano i gamberi giganti prodotti nelle grandi coltivazioni dell’Isola di Ohau.
Mi sarebbe piaciuto provare questi gamberi e sentire il sapore del gambero, invece no… Se non sono innaffiati burro, spezie e spanature, sembra che non possono essere dispensati agli avventori 🙂 e badate bene quelli burro e aglio sono ritenuti i più semplici.
A North Shore uno dei migliori truck che vendono questi gamberi è il: North Shore Shirmp Truck.
Note di degustazione: I gamberi sono molto carnosi e succulenti, una volta tolto il carapace il gambero non perde il sapore di burro e sopratutto quello di aglio, che ovviamente nelle frittura spesso è abbondantemente bruciato. I gamberi sono serviti con del riso il bianco di solito, anche quello intriso di burro. Menomale che la maionese sgrassa!
Giudizio finale: 5
Voto creatività: 6
3 – Il gelato alla piantagione della Dole
Il gelato, parliamone. E’ difficile trovarlo buon fuori dall’Italia, è vero, di certo le Hawaii vincono il premio per il più variopinto: lo shaved ice, nel tentativo disperato di salvarmi da tutto ciò, ho capito che ci si può considerare fortunati se passando in visita alla mega piantagione degli ananas Dole si prende il loro gelato al gusto ananas.
Questo gelato è fatto tipo “frozen” ma, strano ma vero, ci sono anche in mezzo veri pezzi di frutta e qui l’ananas è squisito. Probabilmente è il miglior gelato che si può trovare alle Hawaii.
Note di degustazione: Seppur molto dolce l’acidità della salsa all’ananas bilancia il gusto della coppetta. I pezzi di frutta fresca invece sono eccezionali. Hanno ananas dolcissimi e ben maturi. Il gelato a una consistenza gommosa che incute qualche timore.
Giudizio finale: 6
Voto creatività: 3
4 – Butter Glace Macadamia Nuts
Le macadamia delle Hawaii sono sensazionali, buone, fresche, oleosissime. Ma qui la mentalità è sempre quella americana e che ti aspettavi? Di trovare delle semplici noci macadania? Figuriamoci, sono tutte glassate,caramellate, peanutbutter-ate, etc…
Nei supermercati, sono vendute in barattoli oppure in scatola e ce ne sono molti tipi.
Per trovarne di buone dovete guardare attentamente lungo la strada vicino Waimea Beach Park, qui abbiamo trovato una signora con un chioschetto che le vende abbastanza semplici, il che vuol dire anche solo salate o solo zuccherate.
Note di degustazione: La glassatura al burro è piuttosto collosa e si appiccica non tanto alle dita quanto hai denti. Questa patina vetrosa sopra la noce ha un gusto dolciastro di caramella mou, il sapore della noce è praticamente azzerato.
Giudizio finale: 5
Voto creatività: 8 (per la varietà dei gusti)
5 – I ravioli fritti fritti con il kalua pulled pork
Il pulled pork lo conosciamo, ma per non farci mancare proprio niente, qui viene utilizzato come ripieno di ravioli, o meglio triangolini di pasta fillo farciti, che poi vengono fritti.
Note di degustazione: se il fritto è ben fatto, la sfoglia è bella croccante e il pulled pork all’interno resta bello umido, il piatto regala soddisfazione.
Giudizio finale: 7
Voto creatività: 8
6 – I fish tacos con i bastoncini findus
Pare che sia proprio un piatto tipico delle Hawaii il taco di pesce. Finalmente, nel primo ristorante in cui lo vedo in carta provo a prenderlo. La mia delusione quando mi rendo conto che vengono servite delle fajitas con all’interno dei bastoncini findus su cui è riversata una montagna di cavolo cappuccio su cui è grattugiato del formaggio, tipo cheddar e altra salsa. Per non farci mancare niente, il tutto viene servito su un bel letto di nachos.
Note di degustazione: il taco rimane asciutto, non si riesce a deglutire il boccone se non innaffiandolo con fiumi di Mai Thai (almeno questo di solito lo fanno bene in tutti bar!)
Giudizio finale: 3
Voto creatività: 7
Infine da provare alle Hawaii c’è il poke, che sono bocconcini di pesce crudo marinato, anche se, pure loro, non sono esenti dai condimenti più pittoreschi, fiumi di imprecisate salse fuxia o, alla meno peggio, maionese. Tutto sommato nella grande varietà di scelta, sono disponibili anche versioni semplice.
AHI POKE
150 gr di trancio di tonno fresco
olio di sesamo
salsa di soia
cipolla bianca
erba cipollina o spring onion
cubetti di avocado
Tagliare il tranci di tonno a pezzi della grandezza di piccoli bocconcini. Condire con l’olio e la salsa di soia. Tritare finemente la cipolla bianca e aggiungerla al pesce.
Tagliare l’avocando e l’era cipollina e finire il piatto, aggiungendoli.
AGGIORNAMENTO: Voglio precisare che il tono di questo post vuole essere scherzoso, la cucina delle Hawaii ovviamente non è tutta da buttare via, come è facile leggere tra le righe ci sono tante opportunità per mangiare bene anche qui.
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daniela @senzapanna dice
divertentissimo e la ricetta è da provare!!!
quello in foto l’hai fatto tu?
ElisaKitty dice
@Daniela: Si, il poke è fatto da me.
Emilio dice
Anche noi siamo stati alle Hawaii aspettandoci di trovare la vita selvaggia degli antichi Awaiki… Delusioooooneeee!!!!!
È uno degli Stati Uniti d’America, e in quanto tale sembra di stare su una spiaggia californiana o in Florida… Starbuchs e McDonald’s dappertutto, grattaceli sulla spiaggia, ed in generale il cibo è pesantemente statunitense. Per trovare qualcosa di un po’ originale ci siamo addentrati nelle foreste, oppure nei supermercati per i residenti. Qui l’ahi poke è uno spettacolo, ed è sempre freschissimo, il kalua viene avvolto nelle foglie di banano, abbiamo assaggiato le chips di loto (che buoneeeee…) e quelle specie di patate che devono essere cotte tantissimo per non dare fastidio alla gola… Insomma, non andate alle Hawaii per il mare, ma per addentrarvi nelle foreste, entrare nei vulcani e fare la doccia sotto le cascate… Saranno esperienze indimenticabili e troverete cibi originali!!!
ElisaKitty dice
@Emilio: E’ vero concordo su tutto! Peccato essermi persa le chips di loto! Grazie per essere passato di qui!