40 anni di Elodia

40 anni di Elodia

Elodia nel Parco, festeggia 40 anni. Lunedì sfidando il traffico del GRA abbiamo abbandonato la capitale per raggiungere Camarda, piccolo paesino in provincia dell’Aquila, per festeggiare l’evento e brindare al ristorante che ha fatto la storia di un territorio al quale io sono legatissima, e lo sapete. L’Abruzzo, terra di origine di mia mamma, più volte, da queste parti, è stato decantato… Quindi quale occasione migliore di questa, per tornare in questa regione? Rispondo con grande calore all’invito di Nadia Moscardi per festeggiare insieme il loro compleanno.

40 anni fa, mamma Elodia apriva qui una piccola rosticceria, dove sorge adesso una nuova struttura. Negli anni grazie alla passione, e la voglia di continuare ad investire qui dei suoi figli, Elodia è diventato un ristorante gourmet e un relais, immerso del verde del parco Nazionale del Gran Sasso, quindi “Elodia nel Parco”.

Data la ricorrenza all’appello diversi chef, del medesimo territorio e non, che si sono alternati in cucina e hanno portato le loro proposte da assaggiare insieme ad alcuni piatti del ristorante ospitante.

Oltre il nutrito aperitivo a base di tanti prodotti locali, come di formaggi del Caseificio Campo Felice, i salumi di Ugo De Paulis e fantastici crackers allo zafferano dell’Aquila, hanno aperto la serata tanti finger food caldi che continuamente uscivano dalla cucina. Notevole la crema di zucca con farro, porcini e tartufo, e le olive farcite.

Ma veniamo ai piatti proposti dagli chef, nell’ordine in cui li ho degustati.
Maurizio e Sandro Serra de La Trota ci hanno fatto assaggiare: “Come dire panzanella…” un piatto fresco e leggero abbinato al gusto di anguria, fili di olio, pomodoro e pane croccante.
Roy Caseres di Metamorfosi: “Uovo 65° carbonara”, un uovo cotto a bassa temperatura con del guanciale croccante e le mezzemaniche fritte per accompagnamento, un piatto di cui ho già decantato più volte la bontà.
Nicola Fossaceca di Al Metrò ha preparato “zuppa fredda di ricotta, ostrica e sedano” piatto fresco con sedano ghiacciato servito sotto forma di granatina, abbinato con un ostrica e con della ricotta cremosa.

Iside de Cesare de La Parolina ha realizzato dei piccolissimi cappelletti in brodo di funghi porcini molto saporiti anche perché la farcitura era di cinta senese.

Arrivato a seguire il piatto di Nadia Moscardi, “Consistenze di pasta e dell’orto”: pasta tradizionale e vari tipi di legumi si alternano a vegetali essiccati e freschi, croccanti, bel gioco di consistenze, confortante nel gusto che mi ha portato a pensare ad alcuni piatti casalinghi a abruzzesi, si le “sagne e fagioli” che mangiavo quando ero bambina…

Niko Romito, Casadonna e il suo “baccalà, patate, olive e basilico” ammetto che è davvero un piatto riuscitissimo nella sua semplicità, geniale. Il baccalà è avvolto da una spuma morbida e cremosa di patata, l’olio e il profumo delle olive valorizzano il tutto dando quella sferzata di sapidità, che chiama subito il secondo boccone.

La torta realizzata da Salvo Leanza, era un millefoglie con crema pasticciera e al cioccolato coperto da meringhe croccanti, molto ricco, molto scenografico.
Al momento del taglio, vedere tutta la famiglia di Elodia riunita, notare i loro sguardi complici e affettuosi, sentirli parlare di tanta passione, sforzo e determinazione mi ha fatto emozionare. Come anche, vedere ormai la terza generazione di questa famiglia, iniziare anche a muovere i primi passi tra queste mura, i nipoti hanno dato una mano durante la serata partecipando attivamente senza tirarsi indietro.
A loro va il mio in bocca al lupo più grande, di proseguire così, per altri 40 anni e per altri 40 ancora…

Si chiude in bellezza con la piccola pasticceria, nella sala del ristorante al piano superiore, ancora qualche chiacchiera con gli chef, sorrisi e tanto calore dato dalla grande ospitalità che ci hanno fatto respirare. Grazie.

Per vedere tutte le foto che ho scattato durante la serata cliccate sulla mia fanpage di facebook: qui.

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