3 zuppe per scaldarsi durante l’inverno

3 zuppe per scaldarsi durante l’inverno

Che sia una vellutata leggera e poco impegnativa o una di quelle zuppe sostanziose e piene di legumi e cereali, forse non è poi così importante alle volte, ciò che conta invece è tornare a casa di questi tempi e avere un piatto fumante in cui affondare il cucchiaio insieme ad una ciotola intono a cui scaldarsi le mani.
E’ la mia del mio cibo preferito di questa stagione.
Vorrei che ci fosse anche qui l’abitudine austriaca, ma in generale nord europea di servire come primo piatto durante i pasti sempre una zuppa. In effetti in questo post dove ho deciso di raccogliere un po’ le ultime preparazioni di questo periodo, ne ho replicata sicuramente una austriaca, che è la frittatensuppe.

Ma andiamo per ordine perché in realtà la prima preparazione di cui vorrei parlare è la vellutata di spinaci e latte di cocco. Il latte di cocco nelle zuppe e nei piatti conferisce cremosità e tendenza dolce, a me piace molto con tutte le verdure a foglia, ne ingentilisce il sapore e dona quel tocco etnico al piatto.
La nota croccante è data dai semi di zucca aggiunti alla fine, ma a scelta si possono mettere crostini di pane o germogli croccantini

VELLUTATA DI SPINACI AL LATTE DI COCCO E SEMI DI ZUCCA

1 litro di brodo vegetale
200 gr di latte di cocco
250 gr di spinaci
1 carota
1 costa di sedano
2 scalogni
olio extravergine d’oliva fruttato medio
semi di zucca

Soffriggere sedano carota e cipolla dopo averli finemente tritati, lasciar andare a fuoco basso in una casseruola con l’olio.
Quando inizia a friggere iniziare ad aggiungere il brodo e a stufare gli odori.
Aggiungere gli spinaci lavati e farli appassire via via aggiungendo il brodo.
Finire con il latte di cocco.
Salate e continuare la cottura fino a che tutto non sarà ben amalgamato.
Frullare la zuppa servire con olio e semi di zucca leggermente tostati.

Ah! Quelle favolose zuppe umbre con l’olio bello intenso e quei legumi, antichi, come le fave cottòre dell’Almerino.
Questo tipo di fave, sono prodotte prevalentemente nel sud dell’Umbria e nel comune di Amelia è anche definita “mazza fava” perché di piccole dimensioni. Particolarmente digeribili e adatte alla cottura, erano perfette in una cremosa zuppa di avena. https://slowfoodumbria.org/chi-siamo/i-presidi/fava-cottora-dellamerino/

ZUPPA DI AVENA, FAVE COTTORE DELL’ALMERINO E ALICI DEL CANTABRICO

200 gr avena decorticata
200 gr fave dell’Almerino secche
1 carota
1 costa di sedano
2 scalogni
olio extravergine d’oliva fruttato intenso
3-4 alici del cantabrico
1 libro di brodo

Dopo aver messo in acqua il giorno prima le fave dell’Almerino ed averle lasciate a mollo per 24 ore, cuocerle per un paio d’ore in pentola a pressione.
Una volta cotte tenerle da parte e in un altro tegame sciogliere un paio di alici dell’olio prima di aggiungere gli odori tritati.
Soffriggere sedano carto a e cipolla e poi aggiungere l’avena decorticata.
Cuocere con il brodo necessario per almeno 40 minuti fino a che non avrà raggiunto una bellissima consistenza cremosa, salare e aggiungere anche le fave. Continuare ancora la cottura, servire con un filo d’olio a crudo e a guarnire con un alice al centro del piatto.

Tornado quindi all’inizio e alla frittansuppe, di austriaca memoria, questo trucchetto per farla la renderà davvero super semplice. Infatti le frittate le ho preparate in un batter d’occhio al microonde, anche se bisogna fare una precisazione in realtà quelle che vengono aggiunte al brodo, più che frittate sono una specie di crespelle e prevedono l’uso di latte e farina.

FRITTATENSUPPE

2 uovo
1 litro di brodo di carne
sale
erba cipollina
2 cucchiai di latte
2 cucchiai di farina

Unire farina latte e sale e sciogliere bene tutti i grumi.
Aggiunger l’uovo e ottenere un impasto omogeneo.
Versare poco di questo impasto su di una padella antiaderente con un goccio d’olio e friggere la frittata da ambo i lati.

In alternativa, versare su di un piatto piano un sottile strato di composto e cuocere la microonde la frittatina fino a che non sarà consistente. Ci vorranno un paio di minuti alla massima potenza. In questo modo si ottengono frittate molto sottili e chiare.

Arrotolare la frittata e tagliala a listarelle molto sottili.
Aggiungere le listerelle al brodo di carne caldo e tagliare l’erba cipollina.

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